Carrettino

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17 Settembre 2013

Sono passati un po' di giorni dalla festa in maschera, non ho notizie di Luca da quando mi ha portata a casa e l'ho visto correre via con la sua macchina della viuzza buia di casa mia, illuminata solo dai fari della sua macchina.

"Ehi! Su con la vita Ines!" esclama Clary vedendomi arrivare per l'ennesima volta in questi giorni in ritardo a lezione, "Non so Cla, non mi aspettavo che sparisse così" devo dire che un po' mi ha delusa, la sua assenza la giustifico con il fatto che non vuole vedermi, ma é solo una mia teoria, "Magari sta male, che ne sai?" dice Clary cercando di rassicurarmi, e pensandoci bene ha ragione, per quello che ne so potrebbe anche essere ammalato, o magari non ha voglia di venire a scuola, mi giro verso Clary e sbuffo, giro la testa verso il banco dietro di me, nonché di Luca, vuoto, da ormai 4 giorni.

e dillo che ti manca
e vabene, mi manca
è stato più facile del previsto fartelo ammettere...

"Volete anche il the e i biscottini laggiù in fondo?" ci indica la prof con fare autoritario, bhe in realtá più che un the vorrei una tisana, guardo Clary ridaccchiando, e strappo un pezzo di carta dalla pagina in cui sto scrivendo appunti, ci scrivo sopra, "hai notizie di Luca te?" e lo lancio oltre il banco di Clary, dove Elia, stranamente attento alla lezione di matematica sta seguendo la spiegazione, che noia, Elia si gira e mi guarda, sapendo che il mittente del biglietto ero io vista la richiesta, scarabocchia con la penna rossa sul biglietto e con una mossa rapida lo lancia nel mio banco, per poco e la prof ci vedeva, visto che siamo in seconda fila, "il tuo ranocchio s'è preso l'influenza" leggo velocemente il bigliettino e accartocciandolo lo metto dentro l'astuccio, guardo Elia che mi fa le spallucce, "ha l'influenza" bisbiglio a Clary, con la scusa di prendere la calcolatrice dallo zaino, "Ora sei più tranquilla?" mi prende in giro lei, ridendo per tutti i film mentali che mi sono fatta in questi giorni sul conto del moro.
La lezioni finiscono, e al contrario di Elia e Clary io devo rimanere a scuola a scontare la mia pena, pulire, spolverare e riordinare la polverosa biblioteca al secondo piano, e per di più dovró farlo da sola, visto che di Luca non c'è traccia. Saluto Elia e Clary con un veloce cenno della mano, mentre sistemo i libro nel mio armadietto e salgo le scale per il secondo piano, il preside ha deciso che ogni giorno dopo la scuola per due settimane io e Luca dobbiamo fermarci a scuola per sistemare sta benedetta biblioteca, se ti assenti ovviamente devi recuperare il giorno.
Percorro il lungo corridoio vedendo le aule vuote, visto che le lezioni sono finite, entro nella biblioteca, e vengo accolta da una signora di mezza età che sistema i libri in un carrettino, chiudo la porta e vado verso di lei, "Emh, mi scusi" dico con un leggero tono di voce, la signora non si gira, ma..."Mi scusi" ritento richiamandola, "Mi scusi!" urlo dinuovo, finalmente la signora si gira verso di me, si abbassa gli occhiali stretti e color oro verso il naso e mi scruta da testa a piedi, "Sei tu la seconda studente che deve riordinare il macello che c'è qui?" dice la signora mentre si rimette gli occhiali a posto, "Emh, si, anche l'unica visto che dell'altro studente nemmeno l'ombra" commento io, "Veramente no, visto che il primo studente è giá al lavoro" dice la signora, aggrotto le sopracciglia guardandomi attorno, fin quando vedo Luca sbucare dalla corsia dei fumetti, ma non aveva l'influenza!?
"Ciao Ines!" mi saluta da lontano, non lo capiró mai, ma perché non è venuto alle lezioni? Mistero. "Hei Lu!" lo saluto andando verso di lui, "Ma non avevi l'influenza?" gli chiedo sperando in una risposta sensata, "Veramente il preside mi ha sospeso, e siccome oggi è il primo giorno della punizione, eccomi qua" dice mentre prende un libro  e lo sistema nello scaffale corrispondente, "Ma siamo usciti dalla presidenza assieme, non ha parlato di sospensione!" dico iniziandomi ad arrabbiare, anche io sono colpevole e non vedo il motivo percui lui debba essere sospeso, "Lo so, ma ha deciso così, non ci posso fare nulla" dice esasperato lui, "dai aiutami con sti libri, prima finiamo prima possiamo andarcene via" continua spronandomi a mettere a posto tutti i libri.

Circa un'ora dopo

"Stai fermo con 'sto carrettino Lu! dico ridendo, abbiamo trovato un modo più veloce e divertente per mettere via i libri, in sostanza, io sono seduta sul carrettino dei libri, lui spinge da dietro il carretto mentre io metto a posto i libri, "Dai più vado veloce prima finiamo" dice lui con ovvietá, "Ma che fretta hai? Non dovrai mica uscire con una ragazza?" dico io guardandolo divertita, "In veritá si, anche se lei ancora non lo sa, quindi..." dice lui riiniziando a spingere il carretto, "E chi è la fortunata?" ribatto, tenendomi un po' di gelosia per me e non facendogliela notare, lo metterebbe solo in imbarazzo, "Beh, a questo punto...vuoi pranzare con me?" chiede speranzoso smettendo di fare quello che stava facendo, non mi aspettavo questa richiesta in verità, un po' sono sollevata dal fatto che 'la fortunata' non sia Gloria, mi giro mettendo il libro che stavo per mettere nello scaffale in un tavolo dietro di me e finalmente scendo dal carrettino per i libri, non credo che quel coso si usi nel modo in cui l'abbiamo usato noi, ma fa nulla, "Mi farebbe piacere, insomma, siamo amici e gli amici escono a pranzo assieme no?" dico, non riuscendo a nascondere un filo di imbarazzo, Luca sorride soddisfatto della mia risposta positiva, visto che l'ultima volta che mi ha chiesto di fare qualcosa non ho fatto esattamente quello che mi aveva chiesto.
Finiamo di riordinare gli ultimi libri rimasti nel reparto dei romanzi storici e, finalmente usciamo da scuola, certo, non tutte le persone pranzano alle tre e mezza di pomeriggio, ma sono solo dettagli, la scuola è deserta, c'è solo quella strana signora alla biblioteca, scendiamo i gradini e andiamo nel parcheggio interno, lì vediamo il BMW di Luca, ancora non mi spiego come faccia a guidare a 16 anni, e probabilmente non lo sapró mai, scaccio il pensiero, improvviso una corsetta verso la macchina e aspetto che il moro la apra con il telecomandino a distanza, le luci si accendono per qualche secondo et voilá, apro la portiera del passeggero sedendomi nei sedili in pelle, amo questa macchina.

"Quindi ti va bene il Mc?" chiede per l'ennesima volta Luca, non gli piace il fatto che voglio mangiare al Mc, ma non abbiamo molte alternative visto che ormai è tardi per trovare qualsiasi altro ristorante aperto.
Il pomeriggio passa tranquillo tra una risata e l'altra con Luca, ribadisco, credo che sia molto più di 'carino', adoro stare con lui, è divertente, sta iniziando a piacermi.

SPAZIO MIO
Buongiorno!
Perdonatemi se non ho aggiornato in sti giorni ma avevo troppe verifiche e non ho avuto tempo, e poi siamo quasi arrivati a 200, grazie❤️

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