54. Threat

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Jamal non riusciva a credere alle sue orecchie. Avevano passato settimane di relativa pace, Thomas e Janet erano riusciti a fare imparare loro le basi, ma sicuramente non erano al livello degli agenti sotto il controllo di Scott...Mark e sicuramente molti di loro non potevano competere con i ragazzi influenzati dalle capacità di Susan.

Eppure dovevano farlo, il tempo era alle strette e la resa dei conti era arrivata. La notizia era arrivata soltanto poche ore prima, ma si era diffusa in fretta a giudicare dal panico che si era scatenato tra i presenti.

Jamal aveva visto tutto. Era arrivata una delle spie che William aveva piazzato a scuola, che tra l'altro si scoprì essere la professoressa di letteratura di Chelsea e Thomas, e dall'espressione che aveva e dalla pelle cadaverica sembrava dovesse svenire da un momento all'altro.

William l'aveva fatta calmare e si era fatto raccontare ciò che era successo. La donna con il respiro affannato riuscì a dire tra un sorso e l'altro d'acqua che Mark e Susan l'avevano scoperta, avevano chiuso tutti i ragazzi rimasti all'istituto all'interno della grande sala da ballo senza dar loro la possibilità di uscire e avevano intimato la donna a raggiungerli per dire loro che avevano un solo giorno per consegnare Michael, altrimenti avrebbero sparato a tutti gli studenti della Saint Lauren.

La tensione era ormai palpabile William non aveva idea di cosa fare, così Jamal tentò di aiutare prendendo la situazione in mano.

Aveva suggerito di parlarne direttamente con Michael, dato che era il diretto interessato, non potevano sicuramente prendere una decisione senza essersi confrontati, sarebbe stato irrispettoso.

Così, adesso si trovava di fronte all'amico e aveva appena finito di spiegargli la situazione.

Michael li stava guardando palesemente spaventato e prima di parlare di umettò le labbra.

<<Q-quindi...Se non vado, uccideranno tutte quelle persone?>>, sussurrò con un filo di voce, mentre William annuiva passandosi una mano sui capelli.

Ci furono alcuni minuti di silenzio, dove Michael camminò avanti e indietro lungo la stanza.

<<Dunque - esclamò all'improvviso facendo sobbalzare li altri due - Ora vi dirò una cosa che dovrete assolutamente tenere per voi e che potrebbe aiutarci...Almeno, all'inizio.>>, quando finì alzò gli occhi su William e poi su Jamal, sembrava essersi ripreso presto, anche se vedeva ancora le sue mani tremare.

<<La cura sta facendo effetto. Ho ancora qualche abilità, ma stanno svanendo e sto guarendo molto più lentamente. Possiamo usare a nostro favore il fatto che nessuno lo sa e se non diremo nulla eviteremo la diffusione della notizia...>>, iniziò per poi fare una pausa.

William gli lanciò un'occhiata confusa.

<<Non capisco, Michael. Dove vuoi arrivare?>>, sussurrò. Jamal sì, aveva capito benissimo e non gli piaceva per nulla l'idea dell'amico. Tuttavia, era effettivamente l'unica alternativa che avevano per poter avere almeno una possibilità di vittoria.

<<Vuole che facciamo finta di consegnarlo.>>, spiegò Jamal senza distogliere lo sguardo dall'amico.

Michael annuì energicamente.

<<Esattamente...Ma non ci sarò solo io, ci sarete tutti quanti e al momento giusto attaccheremo.>>, continuò a spiegare.

William intanto scuoteva la testa incredulo.

<<No...Non se ne parla, è troppo pericoloso. Non siamo abbastanza preparati, ci faranno fuori prima che possiamo anche solo pensare di attaccare!>>, esclamò allarmato, con il risultato di irritare anche Michael, che intanto aveva stretto i pugni.

<<Credi che a me piaccia questa alternativa? Credi che non veda l'ora di farmi massacrare? - aveva alzato la voce e a Jamal non piaceva la piega che stava prendendo quella conversazione, così lanciò un'occhiata ammonitrice a entrambi che sembrarono calmarsi almeno un po' - Preferisci stare qui a far niente e avere sulla coscienza la morte di quei ragazzi? Loro non sanno nemmeno come si combatte.>>, concluse la frase con un tono di voce più basso, che fortunatamente rilassò anche William.

<<D'accordo. Preparati, si parte fra un'ora.>>, detto questo il moro uscì dalla stanza senza più dire una parola, forse per avvisare gli altri.

Jamal si avvicinò a Michael e gli poggiò una mano sulla spalla.

<<Sicuro di sentirtela Mike?>>, sussurrò guardandolo dritto negli occhi chiari.

Il ragazzo lo osservò per qualche secondo in silenzio, dopodiché scosse la testa.

<<No, ma quale altra alternativa abbiamo?>>, mormorò con un sospiro.

Jamal annuì. Aveva ragione, non avevano altra scelta.

Strinse la spalla del ragazzo, in una presa d'amicizia, poi lo lasciò allontanandosi verso la porta.

<<Vieni, devi prepararti anche tu.>>, gli disse poi aprendola e puntando gli occhi su di lui.

Michael aspettò qualche secondo, guardandosi intorno, dopodiché seguì l'amico in silenzio chiudendosi la porta alle spalle.

Era cominciata.

𝗕𝗹𝗼𝗼𝗱 𝗧𝘆𝗽𝗲: 𝗡𝗲𝘄 𝗚𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝘁𝗶𝗼𝗻Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora