Resta

869 9 0
                                    

Era giunto l'ultimo giorno d'autunno, ormai tutti gli alberi erano privi delle loro foglie che ora giacevano sul terreno , creando sfumature di vario colore.
I venti gelidi del nord annunciarono la loro presenza portando l'inizio dell'inverno, e ben presto la prima neve iniziò a cadere , rivestendo tutto il paesaggio di un soffice velo bianco.
Isabella , indaffarata a rammendare un paio di pantaloni del suo padrone , sedeva nel grande salone, vicino al caminetto di pietra che illuminava fievolmente la stanza.
Ad un tratto qualcuno bussò violentemente al portone d'ingresso facendo sobbalzare la ragazza , che dopo aver afferrato un candelabro per farsi luce , si diresse con passo svelto nell'atrio.
Quando aprì la porta il suo cuore si gelò , dall'altra parte c'era Kaito , il suo volto tumefatto e violaceo fece accapponare la pelle a Isabella , incredula a ciò che stava vedendo.
Il suo padrone era appoggiato allo stipite della porta , i suoi vestiti erano lacerati e sporchi di sangue , si reggeva con la mano la spalla sinistra , aveva le nocche rosse e spellare , segno che si era difeso dai suoi aggressori , ma con poco successo.
- Mi hanno r-rifatto il look..eh - si rivolse scherzoso Kaito prima di cadere a terra privo di sensi.

KAITO POV.
Quando riaprì gli occhi , si ritrovò nella sua stanza , disteso sul letto a baldacchino , subito il dolore lancinante ricordò a Kaito cose gli era successo ,
ovvero l'incontro poco amichevole con gli uomini in nero , avvenuto nel tardo pomeriggio.
Si sentiva ancora il viso gonfio e dolorante per non parlare della sua spalla sinistra , calciata più e più volte con violenza .
Con fatica riuscì ad alzarsi , sistemandosi poi sulla sponda del letto , dando una rapida occhiata al suo riflesso nello specchio , con sorpresa notò che le
ferite erano state medicate accuratamente e i vestiti stracciati sostituiti con un completo da notte di lino.
Barcollando si diresse verso il bagno , sfilò con delicatezza la giacca e lascio che l'aria fredda si posasse sulla pelle rovente , concedendogli un po' di sollievo.
Rimase così per un po' , ogni tanto il suo corpo scolpito era scosso da spasmi di dolore , che lo facevano tremare bruscamente , fin quando non udì bussare .
Immediatamente si risistemò sul letto e con voce ferma disse :
- Avanti -
dopo poco la porta si aprì lentamente e da dietro di essa appare la sagoma minuta di Isabella che reggeva un immenso vassoio con del cibo e da bere.
Alla vista della giovane gli occhi di Kaito si riempirono di dolcezza , ogni volta che incrociava il suo sguardo il suo cuore tremava di passione e desiderio.
La giovane orami si trovava vicino a lui , la guardò poggiare il pesante vassoio su un tavolo e sistemarsi sulla poltrona di velluto rosso.
- Le ho portato la cena signore , come si sente ? - cinguetto Isabella tenendo lo sguardo fisso a terra , torturandosi le mani.
- Meglio grazie , sei stata tu a medicarmi ? - Kaito allungo il braccio e prese la ciotola colma di minestra ancora calda iniziando a ingerirne un poco alla volta.
- Si signore , dopo che è caduto a terra senza sensi Silvia ed io l'abbiamo portata qui e poi mi sono dedicata alla sue ferite..- il pensiero che le dolci mani di Isabella lo avessero toccato gli fece venire la pelle d'oca , facendo accrescere la sua voglia di averla ancora di più.
Dopo aver finito il pasto la giovane si affrettò a prendere il vassoio ed andarsene ma Kaito le affetto svelto il polso , trattenendola , con delicatezza la tirò verso di se e con un filo di voce le disse
- Ti prego..... resta con me questa notte - .

Libertà rubata Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora