Non so bene perché avessi chiesto a Mary se volesse venire con me e papà, ma quando avevo capito che il motivo di tanta sua tristezza fossi io, mi sono sentito in dovere di rimediare e poi comunque io e papà avevamo bisogno di una guida gli ultimi due giorni di questa 'vacanza'.
"Insomma hai capito?" mi riscosse dai pensieri Mary che era seduta accanto a me sulla metro.
"No scusa non ti stavo ascoltando" le abbozzai un sorriso.
"Oh, non preoccuparti ti ho solo domandato in quale albergo alloggiate tu e tuo padre per questi due giorni"
"Se non mi sbaglio, dovrebbe essere il Grand Hotel"
" Oh sisi, ce l'ho presente" sorrise e tornò a guardare il telefono.
"Benvenuta nella nostra stanza d'albergo, fai come se fosse casa tua" le disse papà
Mary lo ringraziò, ormai non sembrava più a disagio.L'avevo notato da come si comportava alla reception durante il suo check-in e devo dire che non mi dispiaceva affatto vederla sorridere, anzi, l'avrei fatto per ore. E' proprio una bella ragazza.
Dato che era stata una giornata molto dura scendemmo al ristorante dell'albergo, mangiammo qualcosa al volo parlando di quanto fosse bizzarro il vestito di una signora che sedeva dall'altra parte della stanza e poi risalimmo in camera. Il letto di Mary, che era più un divano, si trovata ai piedi del mio letto attaccato al muro.
Non ho mai avuto un sonno tranquillo, tutte le notti mi sveglio perchè ho sete e ovviamente successe anche stanotte ma quando entrai nella cucina della mia camera d'albergo trovai Mary appoggiata al tavolino con un bicchiere in mano;
"Anche tu hai sete?" le dissi avvicinandomi al frigo
"Forse ho condito l'insalata con troppo sale" e sorrise
"Beh sono le 3 di notte, domani mattina si va in giro perchè non torni a letto e dormi un po' ?"
"Si hai ragione, buonanotte Matti" si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia, dovette alzarsi sulle punte perchè io sono abbastanza più alto di lei, non so perchè ma questo suo gesto mi scaldò il cuore e mi fece dormire tranquillo fino alla mattina.
Quando mi svegliai trovai Mary seduta a gambe incrociate sul suo letto che leggeva un libro.
"Eiei buongiorno!" disse con un sorriso a trentaduè denti
"Buongiorno a te, ma perchè sei già sveglia? E soprattutto, come fai ad essere già pronta? Io ho il sonno leggerissimo ti avrei sicuramente sentita se ti fossi alzata."
"Sono un ninja, ti ricordo che anche stanotte quando mi sono alzata perchè avevo sete non mi hai sentita" e mi fece l'occhiolino alzandosi dal letto.
"Tuo papà ha detto che devio sbrigarti a prepararti altrimenti ti lasciamo quà" continuò mentre infilava il libro nel suo zainetto e usciva dalla porta per lasciarmi preparare.
Una volta aver fatto colazione in un bar vicino al nostro albergo camminammo davvero tanto, girammo musei, negozi e devo dire di aver fatto anche parecchi acquisti. Al contrario, Mary ha comprato solo una t-shirt con la frase ' C'ho l'ansia ' non dimenticherò mai la faccia che ha fatto quando l'ha vista, era così buffa.
La giornata si mostrò davvero tranquilla, è siccome non faceva tanto freddo, e dato che era la nostra ultima sera lì perchè domani pomeriggio saremmo partiti abbiamo deciso di cenare in un pizzeria che sembrava molto accogliente.
"A quanto pare la pizza ti piace molto" disse mio papà a Mary che da quando era arrivato il suo ordine non aveva più parlato e si era dedicata interamente alla sua pizza.
"Beh, diciamo che non mi è indifferente" scoppiammo a ridere.
Era piacevole stare con lei, mi ero reso conto che non era come tutte le altre, sono abbastanza sicuro che se fosse capitata la stessa situazione ad una delle ragazze che ho incontrato al raduno avrebbe passato tutto il giorno a fare storie sui social e a vantarsi con le sue amiche, al contrario fino ad ora Mary l'ha usato davvero poco il cellulare e questa cosa mi rende davvero felice, perchè significa che si sta godendo tutti i momenti che sta vivendo.
A dire la verità non era mia intenzione spopolare sui social, sono sempre stato un tipo riservato ma un giorno con Ale e Kairi avevamo deciso di provare a fare quello che andava di moda e ognuno di noi aveva trovato la sua 'specializzazione': Kairi ha imparato a ballare, o perlomeno si muove a tempo; Ale ha deciso di sfoderare il suo sorriso migliore nel vero senso della parola perchè dopo qualche tempo aveva scoperto che a molte delle ragazze che lo seguivano piaceva il suo sorriso così ha deciso di farne il suo punto di forza; io invece mi sono buttato sul comico, come fare gli slow-motionn leccando il water ma ognuno ha i suoi trucchi.
Finito di cenare, tornammo in albergo. Decisi di gustarmela quella camminata, chissà quando ci sarei tornato.
SPAZIO AUTRICE:
Hey amici, come state? Io spero bene. Mi dispiace non aver rispettato i tempi, ma ho avuto dei problemi con scuola e ultimamente mi sono dedicata a capire come diamine funzionano le piattaforme per le lezioni online. Però, vi prometto che in questo mese di quarantena scriverò il più possibile in modo da darvi un passatempo. A proposito, come vi procede questa quarantena? Mi raccomando rimanete a casa!
Come al solito, mi scuso per eventuali errori e sarò lieta di accettare qualsiasi vostro consiglio.
Vi abbraccio forte, un bacio <3
MC
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Seimilanovecento km
FanfictionNon vi spoilero niente. Vi posso solo dire che questa è la storia a distanza che non ho mai avuto e che avrei desiderato. Buona lettura amici! <3