capitolo 15

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"Perchè sei gelosa?" Le chiesi tenendola stretta per il braccio.
I suoi occhi, che prima erano fissi sui miei, si abbassarono.
"Lasciami" sussurrò.
La tirai più vicina a me.
"Martina, dimmi la verità, so che c'è qualcosa che non va, so che il motivo non è solo perchè ti ho tenuto nascosto di Melissa"
"Se lo sai allora perchè me lo chiedi?" disse fredda liberandosi dalla mia stretta e andando via.

Meli pov's
"Hey, Giulia, sai per caso dov'e Gian? È da un pò che non lo vedo" le chiesi.
"Prima lo visto andare laggiù con Martina" mi indicò un punto.
La ringraziai per poi andare in quella direzione.
Vidi Matina venire nella mia direzione, stava piangendo, mi passo affianco e mi lanciò un'occhiataccia, mi voltai e la vidi andare via dalla festa.
Mi voltai di nuovo, vidi Gianmarco e mi diressi da lui.
"Che seccede?" Gli chiesi.
"Nulla" disse distosciendo lo sguardo da me.
"La tua amica è andata via piangendo, che succede? Avete litigato?"
Lui annuì.
"Come mai?" Chiesi ancora.
"Stupidaggini, non pensiamoci ora, la festa non è ancora finita, balliamo?" Cambiò argomento.
Annuii dubitante, c'è qualcosa che mi nascondeva, ma me lo avrebbe detto qualcunque cosa fosse, mi fido di lui.

Il giorno dopo
Mi alzai e andai in bagno.
Sembravo uno zombie, avevo delle occhiaie che potevano esser viste da kilometri e i capelli, non ne parliamo.
Mi feci una doccia veloce poi uscii di casa.
In macchiana chiamai Gian.
"Pronto?" Disse con voce assonnata.
"Ti ho svegliato?" Chiesi.
"Oh, Melissa, n-no ero gia sveglio da ore"
Accennai un sorriso.
"Si, certo"
"Perche mi hai chiamato a quest'ora?"
"Gian sono le 10, comuqnue perchè volevo dirti che dopo passo da te, ok?"
"Si, va benissimo, ma sei in macchina?" Chiese.
"Si, sto andato ad un colloquio di lavoro"
"Davvero? Perchè non me ne hai parlato?"
"L'ho trovato ieri"
"E cosa riguarda?"
"Ricordi quel bar dove ci incontrammo la prima volta?"
"Certo che lo ricordo" rispose ovvio.
"Sono a corto di personale"
Nel frattempo avevo appena parcheggiato.
"Allora buona fortuna, ti amo"
"Ti amo anch'io, grazie" chiusi la chiamata e uscii dall'auto.

Il colloquio andò benissimo e gia da domani ero pronto per iniziare. Prima di andare da Gian, mi presi qualcosa per pranzo.

"Ciao tesoro" mi saluto lui lasciandomi un dolce bacio.
"Ciao" risposi mostrando uno dei miei sorrisi migliori.
"Sono venuta per parlarti di una cosa" ammisi mentri lui mi lasciava entrare.
"Cosa?" chiese chiudento la porta.
"Andimo di la?"
Lui annuì.
Ci sedemmo comodi sul divano.
"Allora?" Chiese con fare interrogativo.
"Mi dici cosa non va con la tua amica?"
Lui mi guardò con fare ancora piu interrogativo.
"Gian, la ragazza con cuoi ieri hai litigato, però mi devi spiegare, perchè ho visto che sei giù e io ti voglio aiutare"
"Ok. Lei è la mia migliore amica, o per lo meno lo era"
Feci gesto di continuare.
"Ieri mi ignorava e io ho provato a parlare, perchè ne sapevo il motivo, forse è colpa mia" ammise.
"Per cosa e colpa tua? Cosa hai fatto?" Chiesi.
"Il fatto è che... sono sicuro che lei sia innamorata di me da un bel pò e credo si sia arrabiata perchè gli ho tenuto nascosto di te"
"È gelosa di me?"
"Credo di si"
"Ma non è colpa tua... vuoi che io provi a parlaci?"
"No, sarebbe peggio, non ci pensare ok? Ti va di uscire questo pomeriggi?"
"Sicuro?"
"Sicurissimo, allora?" Disse cambiando argomento e alzandosi.
Accennai un sorriso e lo seguii.
"Film?"
"A quest'ora?" Obbiettai io.
"Certo, preferisci Azione, Drammatico, Romantico..."
"Horror" lo bloccai.
"Che horror sia".

SOLO PER CASO*gianmarco zagato*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora