Capitolo 5

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13 Marzo, ore 9:45, anno 1970, campagne di Ferhan

Erano giorni che percorrevano, quasi senza sosta, i lunghi muri di siepi delle campagne di Ferhan: c'erano grandissimi campi, dove i contadini coltivavano grano, legumi, lattughe, frutti e carote. Il sole c'era per la maggior parte del 

giorno ed iniziava a fare buio dalle sei del pomeriggio. Gli alberi erano sparsi qua e là e, ogni tanto, incontravano lungo il tragitto, qualche pastore che portava le sue pecore e bovini nella stalla, lontana  chilometri dal suo pezzo di terra. Le siepi erano un modo per non farsi vedere troppo in giro: quei pastori bastavano e avanzavano, dopotutto era una missione segreta e preferivano rimanere nascosti anche in territorio amico. Stavano camminando tranquillamente accanto alla lunga e alta siepe che copriva i loro corpi dagli sguardi indiscreti, quando arrivarono davanti ad un campo circondato da un muretto di pietre rosse e bianche. Si guardarono intorno: i fucili imbracciati, pronti a colpire in caso di pericolo. Anna e Tennessee guardarono attraverso il loro fucile di precisione in lontananza, per assicurarsi che non ci fosse nessun nemico nei paraggi, ma un carro armato spuntò da dietro una casa di campagna abbandonata a duecento metri da loro. “Un M60! Verso sinistra, verso sinistra!” Urlò a squarciagola il Capitano, tuffandosi dietro alle siepi ed iniziando a correre con il fucile imbracciato. Gli altri soldati corsero dietro di lui, mentre il carro armato nemico sparava vicino alla siepe, sollevando una nube di terra che non faceva altro che nascondere i soldati che fuggivano. Deborah era dietro ad Anna che correva a più non posso, ma improvvisamente, Turner, che si trovava accanto a lei, cadde a terra inciampando su di un sasso e Deborah si fermò per aiutarlo: una cannonata esplose accanto a loro, facendoli volare a pochi metri di distanza. Martinez e Cates si bloccarono per andarli ad aiutare: il carro armato sparava ancora alla siepe, ma provocava solo polvere, fumo e buchi alla pianta, mentre i due soldati raccattavano i caduti. Deborah tossiva e si rimise a correre insieme ad Anna, non riusciva a sentire più niente, il cuore le batteva forte e si sentiva spaesata. L'istinto le diceva soltanto di scappare. Turner e Martinez erano dietro di loro che si sostenevano a vicenda: Turner era stato ferito alla gamba destra, da dove usciva un flotto di sangue, ma non poteva farci caso in quel momento: si limitò a scappare, sostenuto dal compagno. Tennessee e Scott si voltarono per vedere dove i ragazzi erano finiti, ma 

appena videro la scena, un altro sparo del carro armato fece una nube di terra e polvere e non riuscirono più a vedere nulla per qualche secondo. Anna e Deborah continuarono senza sosta a correre, passando con le braccia davanti al volto, all'interno della nube di polvere, raggiungendo Scott e Tennessee. Il sergente Richard Smith, Garcia, Barley , Davis e Williams erano arrivato alla fine della lunga siepe. Davis montò l'RPG, un anticarro. Tennessee, Cates, Scott e Ross si misero in posizione di difesa, mirando, attraverso la siepe, ai nemici che si trovavano sopra o vicino al carro. Martinez e Turner raggiunsero, con molta fatica, Dennis Williams che si precipitò a curare il ferito, nascondendosi dietro la siepe. Tolse lo stivale al soldato ferito e gli tirò su i pantaloni fino all'altezza del ginocchio: la scheggia aveva raggiunto la parte superiore della rotula ed il sangue stava colorando tutta la gamba di Turner. “Ragazzo, prendi la benda e slegala, mentre ti disinfetto la ferita!” urlò il medico, in mezzo al frastuono dei colpi e delle bombe. Mark Davis stava sparando alcuni colpi con l'RPG, riuscendo a danneggiarlo pesantemente, ma i soldati ebbero il tempo di uscire dal carro, prima che esso scoppiasse in una nube di fuoco. Si misero a sparare, riparandosi dietro al muretto di pietra che riusciva a riparare i soldati. 

Williams avvolse la ferita con la benda, la strinse forte mentre Turner stava imprecando ad alta voce: stringeva gli occhi e sudava freddo, tirava qualche pugno all'elmetto del compagno, ma Dennis ci era abituato e non ci faceva quasi più caso. “Sta' tranquillo, è bendata! Adesso ti passa!”

“Oh mio Dio che dolore! Fa male!”, urlava di dolore e Williams decise di dargli una pasticca antidolorifica per placare il dolore. Anna stava sparando ai soldati nemici con il suo fucile di precisione, grazie all'aiuto del suo istinto e della sua meravigliosa vista, ma la sua mente era invasa dall'orrore: sangue, morte, grida e bombe. Deborah stava recuperando l'udito, ma era talmente impegnata a sparare a vista, che non diede importanza alla scheggia che le si era conficcata dietro all'orecchio. Scott e Tennesse erano 

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