Capitolo 14

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30 Marzo, ore 10:30, monti di Gucha

Erano arrivati ai monti di Gucha mettendoci più tempo del previsto: avevano sbagliato strada durante il tragitto, attraversando una fitta foresta che pareva non finire più, avevano saltato sui ciottoli di un lungo fiume per quasi un giorno intero e, finalmente erano giunti nella valle di Gucha, alle sue montagne e colline che dovevano attraversare per arrivare al loro obiettivo; tuttavia i soldati erano sfiniti: Tennessee e Garcia si erano presi la colite per colpa del cibo avariato che avevano rubato dal carro armato nemico, gli altri invece avevano sopportato quel lerciume. Si erano riposati, in tutto, poco più di cinque ore in tre giorni. Smith si reggeva a fatica in piedi e si augurava vivamente che il Capitano decidesse di farli riposare per una notte intera. 

Scott non vedeva l'ora di mangiare qualcosa, perché dalla sera prima non aveva toccato cibo, soprattutto, cibo decente. Aveva mangiato una mela raccolta da un albero e bevuto l'acqua del fiume. Inoltre gli veniva da vomitare, ma si tratteneva perché si sarebbe indebolito sempre di più. Barley osservò la sua squadra camminare, in cima alla fila. Erano sfiniti, dimagriti e affamati. Doveva farli riposare o sarebbero morti di stenti. Anna respirava a fatica perché le era venuto il raffreddore: il giorno prima era scivolata nel fiume e si era completamente infradiciata. Scott le aveva detto, ironicamente, “Beh...Almeno ti sei lavata un po' quella faccia che fino a qualche secondo fa era piena di polvere e fuliggine!” Nessuno aveva riso, poiché avevano appena la forza di continuare a camminare. Anche il Capitano era stanco, meno degli altri però, perché era determinato a finire quella maledetta missione. Si fermarono ai piedi di una gigantesca montagna, che dovevano scalare e discendere dall'altro lato, per risparmiare tempo. I soldati alzarono la testa di fronte alla vista di quel gigante e rimasero pietrificati. Scott si mise a ridere istericamente, mentre fissava e indicava quella montagna: “Questa è la peggiore missione che mi sia mai toccata in vita mia! Capitano, se permetti, non scalerò mai questa montagna se prima non mi 

rimetto in forze! E questo maledetto pensiero non redo di averlo solamente io!”

Anna annuì guardando negli occhi il Capitano: occhi spenti, stanchi e allucinati per tutte le cose che aveva visto e vissuto. Tutta la squadra si sedette a terra, facendo capire al Capitano che non avrebbero fatto un passo in più. Il sergente si appoggiò un albero per riprendere le forze, restando comunque fedele al suo capitano. Barley sospirò, si voltò a guardare ancora una volta la montagna e abbassò lo sguardo a terra: “E va bene. Avete vinto voi: ci riposiamo per cinque ore, poi inizieremo a scalare la montagna, ma prima di sera dobbiamo essere ad un' altezza adatta per discenderla. Intesi?”

“Sissignore!” urlarono i soldati, in un coro che sembrava quello di tanti anziani che recitavano le preghiere in chiesa. Tennessee si sdraiò sul suo zaino, tirando un forte e sentito respiro di sollievo, teneva il fucile sempre stretto al petto, come se lo confortasse. Anna appoggiò la testa sul ventre di Samuel e chiuse gli occhi, mentre Davis fece lo stesso su Anna e Scott su Davis. Garcia si limitò ad appoggiarsi ad un albero accanto a Martinez che era rimasto immobile di fianco a lui, a guardare l'erba. Il sergente e il Capitano osservarono per pochi minuti i loro uomini. Improvvisamente ebbero una stretta al cuore, al pensiero che tutti quei giovani ragazzi sarebbero potuti morire, da un momento all'altro, con uno sparo, un coltello conficcato chissà dove, una mina, le schegge trapiantate sul corpo. “Sono giovani, ma vecchi” sussurrò il Capitano, nell'orecchio di Smith. “Già...”

“Non riesco a vederli morti.”

“Non è che non riesci, non vuoi vederli morti.”

“Forse mi ci sto affezionando troppo”, mormorò con una risatina il Capitano.

“Forse...Ma probabilmente è meglio così. Capitano...Ho calcolato i tempi, non riusciremo a tornare indietro vivi, se anche riuscissimo a far scoppiare quella maledetta base, non avremo cibo a disposizione se non si trova durante il tragitto. Fino ad ora lo abbiamo trovato ben poco e guarda come sono 

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