Capitolo Trentadue

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Ci mettemmo in volo e il che era molto bello perché il freddo che c'era all'esterno non riusciva ad entrare fino a questa valle sotterranea ma comunque sembrava che fosse comunque all'aria aperta.

Il palazzo più vicino fu quello fatto d'oro e di oro nero, atterrammo all'inizio del ponte e camminammo verso le porte ma fummo fermati da due donne vestite come le statue che si ergevano poco distanti da noi.

<<Chi siete e come siete arrivati qui>> ci puntarono le armi addosso.

<<Io sono Raziel, lui è Ithuriel abbiamo bisogno di parlare con il vostro capo.>>

<<La Regina delle Dominazioni non parla con gli uomini.>> mi rispose quella alla mia sinistra.

<<Forse dovresti presentarti meglio.>> mi consigliò Ithuriel.

<<Forse hai ragione, io sono il principe Raziel erede al trono di Alicante.>> mostrai il marchio reale sul mio braccio e le due donne rimasero scioccate per un breve periodo.

<<Antiope stai qui con gli uomini io vado a parlare con la Regina.>>

<<D'accordo Venelia>>.

Rimanemmo molto tempo fermi a in silenzio poi per curiosità chiesi <<Credi che ci vorrà ancora tanto tempo.>>

<<Ci vuole il tempo che ci vuole, se non sai aspettare te ne puoi anche andare.>> non replicai e aspettammo ancora un po' prima che l'altra Amazzone tornò con altre quattro donne, sussurrò qualcosa all'altra e poi l'Amazzone che ci aveva tenuto d'occhio disse un po' restia <<La Regina ha accettato di incontrarvi seguite le mie sorelle e vi condurranno dalla nostra Regina.>>

Fummo letteralmente scortati verso la sala del trono perché avevamo un'Amazzone davanti, due ai lati e una dietro, c'è proprio fiducia zero.

Arrivammo di fronte a un gran portone con due donne a presiederlo ma appena videro l'Amazzone in testa ci fecero entrare e appena dentro alla sala del trono tutte le donne ci guardavano malissimo ma feci finta di non vederle e guardai la donna seduta sul trono che era vestita come le altre: pelliccia di leone credo addosso, gonnellino e armatura a busto solita ma in più delle altre aveva un corona e una cintura bella grossa.

Appena fummo di fronte al trono tutta la nostra scorta si inginocchiò e lo facemmo anche noi,

<<Regina Ippolita come richiesto ecco gli uomini.>>

<<Grazie Lampado.>> e congedò la nostra scorta con un gesto.

Poi prima di rivolgerci la parola ci squadrò e poi disse <<Benvenuti a Dominos reggia di tutte le Dominazioni, ho saputo che uno di voi due è l'erede, si faccia avanti.>> io feci un passo avanti e mostrai il marchio.

<<Sono Raziel figlio del re Taharial e la regina Uriel erede del trono di Alicante e sono venuto qui per chiedervi vostra Maestà di unirmi al mio esercito per liberarci dei demoni e dei caduti.>>

<<Sono a conoscenza di ciò che è successo e di cosa abbiate fatto e trovo straordinaria la tua impresa ma ormai non è più compito nostro aiutarti, abbiamo rinunciato al giuramento di lealtà alla corona e comunque non è un nostro problema visto che a parte gli eredi nessuno può attraversare i Monti Sibillini.>>

<<Quindi rinunciate ad aiutarmi?>>

<<Assolutamente.>>

<<Se me ne dareste la possibilità vi dimostrerò che sono degno del vostro rispetto.>> <<Noi abbiamo avuto rispetto della corona da quando il tuo antenato ha eretto Idris e siamo state fedeli ma secolo dopo secolo i re hanno avuto idee stupide e insensate che noi abbiamo sempre appoggiato e siamo sempre state fedeli ma su certe cose non si va avanti, prima di tutto il veleno dei demoni per punire gli angeli è un'oscenità e noi ci siamo opposte ma sappiamo come è andata a finire. Poi una volta una Dominazione è stata ingiustamente trasformata in uno di quei cosi e la Regina ha deciso che mai più avremmo seguito un altro Re.>>

<<Meglio stare qui protette a fare la guerra con le Virtù mentre donne, uomini e bambini innocenti vengo uccisi, imprigionati e fatti schiavi>> dissi io in preda alla furia.

<<Come osi stare nel mio palazzo e mancarmi di rispetto.>> lei si alzò di scatto.

<<Non le sto mancando di rispetto ma sto solo dicendo quello che è vero.>> gli risposi a tono.

<<Portare Raziel e il suo amico fuori di qui.>> disse lei voltandosi verso le sue guardie.

<<Per lei Ippolita sono il Principe Raziel, potrà aver voltato le spalle alla corona ma state comunque su Idris di cui io sono l'erede.>> mi inchinai e uscimmo.

Appena usciti Ithuriel mi chiese <<Adesso cosa facciamo?>>

<<Speriamo che con le Virtù avremmo più fortuna... Dici che ho esagerato?>>

<<Chi? TU? No assolutamente no ma cosa te lo fa pensare? Il fatto che per poco non ci ammazzava con le sue mani?>>

<<Sei molto simpatico quando fai così.>>

<<Sei stato un po' eccessivo con la Regina ma hai fatto bene, però ora andiamo.>> ci dirigemmo alla seconda fortezza nella speranza nel che potesse andare meglio.

L'ultimo eredeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora