Anna's pov
Amin è da dei giorni che è strano e spesso sta in disparte o a guardare il cellulare o la televisione.
So che non dovrei stare male ed anche lui mi dovrebbe stare affianco in momenti come questi quando c'è una gravidanza in atto...
Ed ecco che oggi torna dagli allenamenti e mi saluta con il solito bacio a stampo per poi salire in camera. Oggi hanno pranzato al centro di allenamenti ed io non sono andata ad assistere dato che dovevo sistemare la casa. So che non dovrei sforzarmi molto dato che sono incinta ma non sopporto vedere la casa in disordine e non riesco a rimanere ferma per troppo tempo.
Amin scende dopo dei minuti ed io non capisco proprio il perchè del suo sguardo cupo ed immerso nel vuoto.
"Amin come mai sei così?" Gli chiedo per poi guardarlo.
Da lui non ricevo nessuna risposta e mi guarda come pentito di non so cosa.
"Mi rispondi? Come mai sei turbato? E da cosa?" Gli richiedo.
"Anna perfavore non mi stressare..." Dice e lo vorrei solo riempire di schiaffi.
"Amin giuro che mi sto incazzando... E sai che nella gravidanza dovresti starmi vicino e non allontanarti come stai facendo..."
"Anna so che sei nel periodo della gravidanza e non ti dovresti incazzare per una cosa del genere"
"Amin giuro che se dai un altra risposta del genere me ne vado: che cosa ti prende oggi? E come mai stai così?"
"Niente di che" dice solo e salgo in velocità le scale dove preparo la valigia per andare da Ale. In questo momento sono furiosa con lui, dato che ci eravamo giurati di dirci tutto, e non ne voglio più sapere di lui.
Esco di corsa di casa per poi andare a casa di Alessandra dove busso ed entro appena Arek mi apre la porta e scoppio in un pianto.
"Anna, come mai stai così?"
"Beh Amin è stato freddo per tutta la mattina ed abbiamo litigato poco fa..." Dico asciugandomi le lacrime.
"Anna ora non ti stressare e non ci pensare..." Questa volta a parlare è mia sorella che sta bevendo un bicchiere d'acqua."Dopo mi dici dettagliatamente cosa è successo, okay?" Continua dicendo ed annuisco per poi andare nella camera degli ospiti che mi ha mostrato Arek ed inizio a disfare la valigia.
Torno da mia sorella e da Arek ma mi sembra strano che oggi stanno insieme e si sono abbracciati anche...
"Ma poi avete chiarito voi due? Siete incollati come due cozze" dico per poi ridere.
"Beh, si che abbiamo chiarito..." Dice per poi voltarsi verso Arek e lui le stampa dei ripetuti baci a stampo.
Ci sediamo a tavola ed incominciamo a mangiare e, tra risate e sfottò vari, finiamo dopo poco. Io ed Ale ci prepariamo per scendere di casa e ci facciamo dei giri per napoli e ci fermiamo in piazza dove ci sediamo e parliamo di ciò che ci era successo.
"Beh allora, Amin come mai è stato freddo per tutta la mattina? Gli devo spezzare le ossa?" Dice Alessandra guardandomi più calma che mai e questa sua estrema calma mi fa quasi ridere dato che so che sta esplodendo dentro.
"Ale, uno, so che stai esplodendo dentro e, due, questa mattina mi ha detto che non lo dovevo stressare e quando gli feci un'ultima domanda sul come mai si sente così mi ha risposto:'niente di che' e ciò mi ha fatto incazzare un sacco..." Dico triste e lei mi stringe la mano.
"Anna guarda che riusciremo a passare questo insieme come mi hai aiutato a passare la rottura con Arek ma poi siamo tornati insieme e credo proprio che riuscirai a chiarire con lui con calma, capito?" Dice e sorride per poi aprire le braccia in segno di abbraccio ed io la stringo a me.
Decidiamo di tornare a casa e, appena arriviamo, troviamo Arek mentre tenta di smanettare ai fornelli.
"Stasera hai preparato tu, quindi..." Dice Alessandra per poi allacciarsi alla schiena di Arek e, successivamente, si stacca per poi lasciargli un bacio a stampo dopo avergli preso le guance tra le dita.
"Com'è andata con la passeggiata?" Ci chiede dopo aver messo un braccio sulle spalle di ale ed averla stretta a sè.
"Tutto bene" diciamo all'unisono io e mia sorella.
"Domani si va allo stadio" dico guardandola mentre annuisce ed Arek la guarda in modo strano.
"Anche con la pancia ci supportate?" Chiede ed Alessandra annuisce un si con il capo.
Dopo che ha finito di preparare ci sediamo a tavola ed incominciamo a mangiare per poi andare in camera. Appena mi stendo sul letto, dopo aver messo il pigiama, incomincio a pensare a lui, all'unico uomo e padre di mio/a figlio/a. Incomincia sempre più a mancarmi e senza di lui mi sento come vuota: senza di lui sento il cuore farsi il mille pezzi, senza di lui non trovo quei momenti di risate che abbiamo fatto insieme, senza di lui non riesco a trovare una bolla d'aria per continuare, senza di lui, forse avrete capito, non riesco a vivere. Lui è una parte di me e vorrei corrergli ora dietro per poi abbracciarlo e dargli un bacio. Beh che dire, mi manca...
Ora, però, lascio stare ciò e mi addormento incominciando a pensare a come fare per poter tornare quelli di prima. Forse dovrei chiedere un aiuto ai miei migliori amici ed uno tra questi due è il connazionale dell'uomo che amo e che sto continuando ad amare tutt'ora. Questa litigata di oggi mi ha fatto stare male, si, ma penso che tramite questa, oggi, ci abbia riflettuto e pensato e spero anche che un po' ci abbia pensato a me.
Decido di spegnere la luce e mi stendo completamente per poi addormentarmi con un sorriso amaro stampato sulle labbra.

STAI LEGGENDO
Colpo di fulmine
FanfictionDue ragazze, sorelle gemelle e sorelle minori di Lorenzo Insigne, noto calciatore del quartiere di Posillipo e l'unico nato a Napoli della squadra partenopea, incontrano l'amore della loro vita ma, il fratello accetterà ciò o, per la sua troppa gelo...