"Proprio come il mio disegno..."

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Scusate per l'assenza così lunga ma come ho già detto io non scrivo se non ho motivazione, perché voglio che i capitoli escano bene.
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Terza persona pov
Ogni paese era all'ingresso aspettando la prof ed eventuali paesi che si stavano ancora preparando. Tutti indossavano l'abbigliamento per fare passeggiate, ovvero scarpe da ginnastica o scarponcini, una maglietta e un pantaloncino. America e Russia stavano parlando delle loro canzoni preferite, ma Russia non era molto attento al discorso, aveva deciso di dichiararsi ad America. Aveva pensato che se avesse trovato un buon posto nel bosco, come nei film o libri con principi e principesse, sarebbe potuto essere un luogo abbastanza romantico per dichiararsi. Non vedeva l'ora di dirglielo per togliersi quel macigno dallo stomaco." Ok ragazzi in fila e usciamo" disse la professoressa correndo davanti a tutti i ragazzi e sistemandosi. I ragazzi erano pronti ad andare quando sentirono una voce provenire dal fondo del gruppo." Fermi, manca Cina!".

Vietnam pov
Ero rimasto tutto il tempo a guardare gli altri parlare e divertirsi, le uniche persone con cui interagivo erano soltanto Russia e Cina, é visto che il primo stava parlando con il suo fidanzatino e il secondo non era ancora arrivato, rimasi in disparte a fissare gli altri.  Chissà quanto ci sarebbe voluto per rimarginare le ferite provocate dal nostro comportamento, ovviamente non sarebbe bastato qualche scusa e qualche sorriso, sarebbe dovuto passare del tempo. Quando la prof intimò a tutti di uscire, ovviamente feci notare a tutti che Cina mancava e non solo lui, anche Canada e Sud Corea. Tutti si girarono a guardarmi ed io arrossii per l'imbarazzo." Oh, non mi ero accorta che mancasse qualcuno, comunque adesso state buoni mentre io li vado a chiamare" e detto questo si avviò verso la parte dell'albergo dove si trovavano le camere. Non mi convinceva questa faccenda, avevo visto Canada avvicinarsi a Cina questa mattina a colazione e dirgli qualcosa con un ghigno sul volto. Cina aveva annuito con uno sguardo di terrore negli occhi, e se Canada e Sud Corea gli avessero fatto del male?. I miei pensieri vennero interrotti da una vocina molto noiosa che si trovava vicino a me." Pensi sempre solo a Cina tu, non sarai mica gay?! Hahaha"." Sta zitto America" dissi diventando tutto rosso, poi sogghignai." Tu non pensi a Russia 24 h su 24?". Questa volta fu il suo turno di arrossire e di guardare in basso mentre Russia lo guardava ridendo, chissà cosa avrebbe pensato suo padre se lo avesse visto insieme ad America, molto probabilmente lo avrebbe castigato a vita." Ok ragazzi siamo pronti" urlò la prof mentre tornava seguita dai paesi mancanti all'appello. Guardai Cina e vidi la paura nei suoi occhi, che passò non appena incrociò il mio sguardo, tutta la paura sparì e lui mi sorrise correndo verso di me, mentre io cercavo di nascondere le mie guance rosse con le maniche della mia felpa.
Sentii America dietro di me fare un verso tipo "AWWW". E divenni ancora più rosso e irritato di prima.

Terza persona pov
" Allora ascoltatemi bene, la zona che potrete esplorare sarà contornata da una corda sospesa tra gli alberi, non superatela oppure troverete morte certa, tenete anche a portata di mano i vostri cellulari perché potrei mandarvi un messaggio urgente e voi dovrete tornare subito all'albergo, mi avete capita?". Tutti urlarono si e si sparpagliarono a gruppi di più o meno due o tre persone. Il più euforico di tutti era Russia che non aspettava altro che dire ad America quello che provava. Prese la sua mano e cominciò esplorare il bosco cercando di trovare un luogo romantico mentre America continuava a chiedergli dove stessero andando e perché stavano correndo. Alla fine Russia si fermo, a parer suo aveva trovato un posto perfetto.

Russia pov
Dopo aver vagato in lungo e in largo per la foresta di pini, ero riuscito a trovare un posto. C'era questo pino più grande e più isolato dagli altri. Essendoci spazio tra i suoi rami e quelli degli altri, si potevano ammirare i raggi del sole che sembravano quasi contornare quell'albero, sembrava una tenda dove il pino era il bastone centrale ed i raggi il rivestimento della tenda, era perfetto per dichiararsi." Wow" esclamò America meravigliato dietro di me.
" Andiamo a sederci lì" dissi indicando la base del tronco del pino e andandoci mentre America mi seguiva. Mi sedetti con le spalle appoggiate al tronco e America si sedette vicino a me. Poggiò la sua testa sulla mia spalla ed io appoggiai la mia sulla sua. Non sentivo più le voci degli altri, solo il suo respiro calmo e i tipici rumori del boschi come le fronde dei pini o il cinguettio di qualche uccellino. Eravamo solo io e lui, senza nessuno a disturbarci, quasi mi dispiaceva interrompere quella quiete, ma dovevo, nessuno sapeva se avrei avuto un'altra occasione. Presi un bel respiro e cercai di comporre delle frasi sensate.
" Ascoltami Ame... c'è una cosa che dovrei dirti". Lui inclinò la testa in modo da potermi guardare negli occhi ed io deglutii." Mi dispiace per tutto quello che ti ho fatto, non sapevo neanch'io cosa stessi facendo, il fatto e che avevo paura di loro, sembravano conoscere mio padre e avevo paura che gli potessero dire che ero tuo amico... so che delle scuse non bastano ma-". Venni interrotto dalla risata di America, perché e così dannatamente melodiosa?, come fa una sola risata ad innondarmi di gioia e amore?." Russia, tu non potevi neanche essere definito un bullo, non mi hai mai picchiato e i tuoi insulti erano da quattro soldi, e comunque... ti ho già perdonato..."." Grazie... c'è un'altra cosa, non so se avrò un'altra occasione per dirtelo, ho dovuto nascondere questi sentimenti per troppo tempo ormai e devo liberarmene... so che di sicuro andrò in contro a molto odio da parte degli altri ma... non mi importa". Adesso America era davvero attratto dal discorso del suo amico, si mise inginocchio e guardò Russia aspettando il seguito, mentre senza saperlo le sue guance diventavano sempre più rosse ed il suo cuore batteva sempre più velocemente.
" Con questo voglio dirti che... che io...".
Perché non riuscivo a dirglielo?!, bastava semplicemente far uscire queste due parole dalla mia bocca 'ti amo', perché?!.
"Che tu?" Incalzò America che intanto stava venendo mangiato dall'ansia e dalla curiosità. "Che io... beh... io ti...

-5 giorni insieme- countryhumans Rusame e molto altroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora