"Vorrei averlo capito prima"

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Io che prometto che farò uscire i capitoli prima, sempre io che ci metto sempre più di tre mesi
Scusate
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Brasile pov
" Quindi dicevi la verità quando mi hai detto che saresti potuta essere mia amica se avessi lasciato i bulli?" dissi ad Argentina speranzoso mentre le si arrampicava e saltava da un sasso all'altro." Certamente, io non mento mai". Io la guardai negli occhi e lei arrossii lievemente." É vero". Io ridacchiai e lei sembrava essere abbastanza irritata. Lei sapeva badare a se stessa, non aveva bisogno di nessuno che le facesse da cavaliere e questa cosa di lei mi faceva impazzire." Beh, il club si é sciolto, non esiste più... quindi ora.... possiamo essere amici...?". Lei scese giù da uno dei sassi e mi si avvicinò a passo svelto, quasi correndo, mi afferrò per la maglietta e mi tirò vicino a sé. Così vicini, lei mi stava fissando negli occhi con un sguardo di chi non si fidava troppo mentre io guardavo i suoi occhi verde smeraldo. Dopo un po' lei allentò la presa sulla mia maglietta ed indietreggiò continuando a guardarmi. Io gli sorrisi imbarazzato e tutto rosso, forse ero un caso perso, ero molto imbranato e non facevo mai nulla di buono ma almeno mi impegnavo ad essere migliore. Lei sogghignò e mi tirò di nuovo verso di sé questa volta però le nostre labbra si toccarono. Io ero lì immobile non avendo la forza mentale per ricambiare mentre lei interruppe quel bacio dopo pochi secondi. Io mi toccavo le labbra sperando che non fosse solo uno dei miei soliti sogni. Le sentivo, doveva essere successo assolutamente. Argentina mi stava sorridendo e per la prima volta le vidi fare il più dolce sorriso che avessi mai visto, credevo di non averla mai vista sorridere, tranne quei suoi soliti sogghigni, ma quello era diverso, era anche molto rossa in viso. Io ricambiai il sorriso, non volevo rovinare quel momento di pace che si era venuto a creare. Sentimmo un urlo di disperazione che ci fece sobbalzare all'instante. Io ero interdetto, ma Argentina non esitò a dirigersi proprio verso quella direzione e non ebbi altra scelta che seguirla.

Vietnam pov
" LASCIALO STARE, NOOOO" urlai piangendo mentre Canada premeva con il suo piede Cina contro il terreno. Perché lo stava facendo?, a lui non gli avevamo mai fatto niente e non sembrava che stesse vendicando suo fratello. Nei suoi occhi si poteva scorgere qualcosa e quel qualcosa era pura gioia nel farci del male, nel vederci soffrire. Non potevo accettarlo, ma non potevo negare che anche noi lo abbiamo fatto, anche noi ci siamo divertiti facendo del male agli altri paesi, forse ce lo meritiamo ma non riuscivo a guardare Cina. Un urlo di dolore emesso da Cina mi fece tornare alla realtà e alzai gli occhi, se lo avessi saputo prima non lo avrei mai fatto. Canada lo aveva schiacciato contro il terreno con il gomito, come nel wrestling, e Canada era molto forte, poi lo aveva sollevato e lo aveva lanciato contro un tronco. Le urla di Cina ed i miei pianti di disperazione riecheggiavano per tutta la foresta intorno a noi e dubitavo che nessuno ci stesse sentendo. Canada diede un pugno nello stomaco di Cina che non aveva neanche più la forza di urlare. Volevo aiutarlo ma come avrei potuto fare?!. Non ero forte, ero basso, magro e debole, tutto quello che potevo fare era correre il più lontano possibile ed andare a chiamare qualcuno, ma non potevo lasciare lì Cina e soprattutto ero troppo spaventato per muovermi.
" V-Vietnam...". Alzai gli occhi e vidi Cina che era stato sbattuto contro un altro albero e mi stava guardando con gli occhi gonfi di lacrime e del sangue che gli stava fuoriuscendo dalla bocca. Non riusciva più neanche a reggersi in piedi da quanto erano stati potenti e dolorosi i colpi di Canada che non accennavano a fermarsi.
" S-scappa... v-veloce". Io lo guardai dritto negli occhi, Canada era vicino ad ucciderlo ed io non lo avrei permesso. Mi fiondai davanti al corpo di Cina che quasi esanime si era lasciato cadere per terra. Lo presi e lo strinsi al mio petto abbracciandolo il più forte possibile, in modo che Canada non avrebbe potuto fargli più niente. Lui mi guardò cercando di capire cosa stessi facendo, ma io gli risposi prima che potesse domandarmi.
" Tranquillo... andrà tutto bene, non lascerò che lui ti infligga altri colpi". Cina scosse la testa." No... d-devi andartene... farà del male anche a te... ed io non voglio... io ti amo e voglio che tu esca illeso da questa situazione". Io lo guardai mentre lui piangeva e sempre più sangue gli usciva dalla bocca. Io gli presi la testa e lo baciai sulla fronte, le lacrime pronte ad uscire come un fiume in piena mentre Canada era ormai dietro di me." Ti amo anch'io Cina... vorrei averlo capito prima... non volevo che succedesse tutto questo"." Piccolini, tanto nessuno vi avrebbe accettato qui, quindi se vi uccido almeno potrete stare insieme nel aldilà, haha" disse Canada ridendo come un pazzo nell'ultima parte. Io strizzai gli occhi e strinsi Cina a me, pronto a ricevere il colpo che però non arrivò.

-5 giorni insieme- countryhumans Rusame e molto altroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora