DAY 28 - UN NUOVO INIZIO

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Oggi è il grande giorno, il dottore passerà alle 10:00, sento il mio corpo fremere, andrà bene, ne sono sicura, lo sento, io voglio continuare a realizzare il mio sogno, voglio il MIO quirk.

Mi siedo accanto alla finestra ad ammirare le scie di passanti che si riversano nelle strade. Entra il dottore e appoggia sopra al letto una monetina di ferro.

DOTTORE: <<Bene signorina, facciamo qualcosa di semplice, alzi questa monetina>>. Questo mi prende per i fondelli? Io faro molto, molto di più, il mio ritorno deve essere trionfante, tutti devono sapere che sto bene. Mi alzo, chiudo gli occhi, faccio un respiro profondo, o la va, o la spacca. In meno di un secondo, mi libro in aria, creo l'esoscheletro e alzo tutti gli oggetti di ferro nella stanza e in quelle adiacenti, compreso il dottore. Mi sento bene, mi sento forte, (T/n) è tornata, tremate Villain, perché sono tornata dall'inferno più forte di prima. Disattivo il quirk, e adagio il dottore a terra, l'esoscheletro si soglie. <<Per fortuna avevamo detto con moderazione! Bene, allora, vorremmo tenerla ancora oggi in osservazione, domani potrà tornare a casa, può utilizzare il suo quirk, non le dirò che deve andarci piano perché tanto lo farà, spero di non rivederla qui tanto presto>>. 

IO: <<Non si preoccupi doct. non commetto due volte lo stesso errore.>>

Esco dalla mia stanza e corro in quella di Akira, non è ancora arrivato, aspetterò. Mi addormento sul suo letto, abbracciando l'orsacchiotto, usare il quirk mi ha davvero messo KO. 

Mi sveglia qualcuno, accarezzandomi la guancia, è Akira, lo abbraccio. 

IO: <<Ciao Piccolo Guerriero>>. 

AKIRA: <<Così mi soffochi, poi mi devi fare vedere il tuo quirk>>. 

IO: <<Che impazienza!>>

Faccio uscire il ferro dal mio corpo, i suoi occhi iniziano a brillare cerca di prendere quella polverina, giocandoci con le dita. Gli faccio mettere le mani a ciotola, e creo una piastrina militare con inciso il suo nome e sul retro una dedica AL MIO INVINCIBILE RE DELLE EMOZIONI. 

IO: <<Per te>>, si mette a piangere, che tenero! 

AKIRA: <<Grazie>>. 

IO: <<Non è finita qui piccolo, vieni con me sul tetto, ma prima ci copriamo un pochino>>, gli infilo una giacca e andiamo sul tetto, prendo il controllo del mio e del suo flusso <<Aki adesso voleremo>>. 

Lo sollevo, e iniziamo a volare insieme. Mi mancava questa sensazione di libertà, il vento pungere il viso, librarmi a mezz'aria, non pensare a nulla, lasciarmi coccolare dal nulla. Esploriamo dall'alto tutta la città, Akira si diverte a fare le discese in picchiata e le giravolte, insieme giochiamo volando. Lo porto nel pub dove lavora sua madre, non potete immaginare la sua espressione quando vede suo figlio, lo abbraccia, lo bacia, mi ringrazia. 

AKIRA: <<Mamma, mamma, ho appena volato, è il quirk di (T/n)>>. 

HARUKO-SAN: <<Mi raccomando ringraziala!>> Ci offre la colazione.

IO: <<Aki, è meglio che torniamo, o penseranno che siamo evasi>>.

Torniamo in ospedale. 

AKIRA: <<(T/n), ma Bakugou è il tuo fidanzato?>>, mi sento andare a fuoco quando mi fa questa domanda. 

IO: <<Ehm... No, è un mio caro amico!>> sul serio?

AKIRA: <<Peccato, mi sembravate una bella coppia, allora vuoi essere la mia fidanzata? Mi piacerebbe avere una morosina come te, forte e gentile!>> gli prendo la mano e la bacio, inchinandomi come un cavaliere. 

Io sono una guerriera {Bakugou x Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora