E.T.

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Mi sono subito girata a pancia in su per respirare meglio. Troppo pericoloso, aggiungiamolo alla lista delle cose da non ripetere più, però... <<Ehi men!!! Ahahah I've riden a missile! WTF, AHHAHAHAHAHAHHA>> dico esultante alla faccia della fisica e del missile che avevano cercato di uccidermi.

Maledizione, mi fanno male tutte le ossa e gli organi interni, però riesco a muovere le dita di mani e piedi, bene, motricità e sensibilità sono conservate, cerco di alzarmi in piedi, i muscoli rispondono in modo approssimativo, sono tutti indolenziti. Le orecchie mi fischiano, sto barcollando, mi sento leggermente disorientata, ma il mio esoscheletro ha retto, il mondo gira un pochino, ma credo sia normale dopo una caduta del genere, forse sono pure la prima persona che può raccontarlo!!! Aspetta, ma c'è qualcuno! Noto alcune persone che mi guardano pietrificate, non dirmi che mi stanno scambiando per E.T.! Ci sono alcuni ragazzi che presumibilmente hanno la mia età, poi c'è un tizio striminzito con i capelli biondi e gli occhi azzurri, un po' infossati. C'è una sorta di tuta spaziale con scritto n.13, e poi.... <<Fratelloooonnneeeee>> urlo... Lo avrei riconosciuto tra mille, sono 5 anni che non lo sento più, praticamente dall'inizio della mia prima missione, finalmente. Gli corro incontro, ha la solita carnagione pallida, forse non ha dormito perché ha due occhiaie gigantesche, sembra un panda, ha una nuova cicatrice sotto l'occhio. <<(T/n) sei davvero tu? Che ci fai qui sorellina?>> dice Aizawa, mi fermo e rimango in piedi con le braccia conserte davanti a lui <<Dopo 5 fottuti lunghissimi anni mi accogli con un "che ci fai qui?" Beh, abbiamo assaltato un arsenale nemico, per salvare delle persone, ho cavalcato un missile, percorso circa 6000km e precipitata per altri 10, poi sono atterrata, qui. Ma, alzo i tacchi se non sono ben accetta>> Attivo il quirk e inizio ad alzarmi in volo, voglio fare un po' il broncio, beh, è normale che sia sbalordito, le sorelline non cadono tutti i giorni dal cielo <<Torno in Afghanistan, comunque sto bene, grazie della tua preoccupazione>> però sono incazzatissima, per poco quello non mi ha nemmeno riconosciuto, ma le forze mi abbandonano e crollo di nuovo a terra. <<Maledizione, ho finito le energie, mi toccherà prendere un aereo>> penso a voce alta, giusto per farlo sentire in colpa.

In quel momento Ai-chan mi abbraccia, lo chiamavo così quando ero piccolina, ha le lacrime agli occhi, sta piangendo <<Non vedevo l'ora di riabbracciarti, sorellina. Ma ora... Bakugou dammi la tua felpa, e voialtri pervertiti giratevi che avete visto abbastanza, se vi azzardate a toccare mia sorella, pregate che non vi trovi>>, <<Ehm, grazie fratellone per il momento di super imbarazzo, me la cavo da sola, sono in grado di difendermi se serve>> dico sicura di me.

Solo in quel momento, mi rendo conto che i miei vestiti sono stati completamente inceneriti e ho addosso solo l'esoscheletro di ferro e della polvere, alllèèèèè, la prima figura di merda è stata fatta! <<Fratellone devo chiamare Jiki (Campo Magnetico), devo fargli sapere che sono viva>>. Un ragazzo biondo si avvicina a me, ha gli occhi rossi rubino, cerco di incrociare il suo sguardo, ma lui lo distoglie, mi passa la felpa senza dire niente e io la indosso chiudendo la zip, buono questo odore, sembra quello della polvere da sparo, mi fa sentire un po' a casa. <<Grazie Biondino>>, vedo tutti quanti girarsi e sbiancare, stanno guardando il ragazzo biondo, ma che ho detto? Il tizio che ho ringraziato si gira con una faccia irata, inizia a emanare un'aura nera <<Come mi hai chiamato E.T.?>> dice rivolto verso di me, i palmi delle sue mani iniziano a scoppiettare. Mi s'illuminano gli occhi, corro verso di lui, che quirk mozzafiato <<Ma che figata! Questo è il tuo quirk, come funziona?>> chiedo piena di entusiasmo, mentre prendendo la sua mano tra le mie per studiarla, voglio osservarlo da vicino, deve essere una bomba, un quirk davvero potente e micidiale. Evidentemente lo devo aver scocciato parecchio, perché in questo momento sta cercando di farmi esplodere la testa, ma è troppo lento, ho tutto il tempo di abbassarmi. Poi con la stessa mano cerca di colpirmi in basso, ma chi gli ha insegnato a combattere a questo? Fa mosse troppo lente, banali e prevedibili, salto e atterro in punta di piedi sulla sua testa, questo Peperino si deve calmare. Ora tutti gli altri ragazzi iniziano a indietreggiare e tremano come foglie.

Io sono una guerriera {Bakugou x Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora