Mi fa male ammetterlo, perché è una cosa che nessuno vorrebbe mai dire, ma ho paura di te.
Ho paura non dello schiaffo o del pugno o del calcio a cui ormai sono abituata, ma di come parli con le persone. Non sei così. Non eri così. Mi andava bene finché minacciavi me, mi andava bene, me ne facevo anche una colpa, ma ora lo fai con tutti, e a differenza di prima, quando mi dici che vorresti uccidermi, io ti rispondo sempre alla stessa maniera anche se so che ne saresti capace.Ho paura, ho paura perché senti ma non ascolti, perché ogni cosa che dico, la dico perché la penso e perché voglio proteggerti, per quanto tu mi abbia sempre abbandonata sotto una pioggia di scheggie tenendoti l'ombrello.
Ti odio, ma odio più me per metterti sempre davanti a me.