Capitolo 5 - "Perché non me ne va bene una?"

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Quando aprii gli occhi, sentii la testa pulsare violentemente, avevo la vista offuscata e mi sentivo fragile. Strizzai gli occhi e riuscii a mettere a fuoco visuale: il soffitto della mia camera. Mi misi a sedere
"Jennie!" esclamò Lisa preoccupata, appena notò che ero sveglia.
"C-cosa è successo?" chiesi debolmente.
"Sei svenuta: hai avuto un forte calo di pressione."
Pressione? Non avevo mai avuto problemi di questo tipo.
Un'altra figura si avvicinò al letto.
"Perché vaffanculo?" era Chaeyoung. Merda.
"Io..."
"Sicuramente pensava fosse Jisoo." suppose Lisa.
"È così...scusa Chaeyoung."
Mi guardò con quello sguardo che solo lei aveva e uscì dalla camera, non prima di aver fatto cenno a Lisa di seguirla.
Ascoltai attentamente, ma non riuscivo a percepire quasi nulla da quella posizione, mi alzai in piedi lentamente e andai ad origliare alla porta chiusa.
"...anche da sola."
"Ma è appena svenuta!"
"È il primo vero incidente che succede! Non devi sprecare tutto il tuo tempo per lei."
"Ma Rosé..."
"Non è una bambina, sa badare a sé stessa!"
"È venuta al bar in intimo!"
"È stato giorni fa, Lisa, non può continuare a farsi coccolare."
"Ma io voglio aiutarla!"
"Ce l'ha già una madre, okay!?!" quest'ultima frase la urlò, poi a passi pensanti capii che raggiunse la porta, perché sentii quest'ultima aprirsi di scatto.
"Vieni o no?!" disse nervosa.
Lisa entrò nella mia camera, mi vide davanti alla porta e capì che avevo sentito tutto; mi guardò preoccupata, prese lo zaino e si voltò per andarsene. "Scusami." disse, e poi lasciò la stanza.
La porta di casa sbatté e io rimasi sola, di nuovo.

Mi sentivo davvero male.
Ero arrabbiata e ferita. Chaeyoung mi aveva portato via l'unica persona che mi stava accanto in quel periodo. Non poteva comportarsi così, non con me, non ora! Ero una sua dipendente, e allora? Non poteva comandarmi a macchinetta, come non poteva comandare la mia Lisa.
Lanciai contro il vetro della finestra la prima cosa che mi capitò tra le mani: la borsa. Ci fu un tonfo e poi il rumore di vetri rotti: avevo spaccato un vaso.
Si trovava sul davanzale interno e la borsa ci era caduta sopra, facendolo scivolare a terra per frantumarsi in chissà quanti pezzi.
Mi munii di scopa e paletta e cominciai a pulire nervosamente, tanto che qualche vetro uscì dal mucchio. Ero scalza e camminai accidentalmente sopra a uno di questi.
"Aah...cazzo!" mi sedetti sul letto e guardai la ferita: era un taglio profondo sulla pianta del piede e usciva parecchio sangue.
Zoppicando andai in bagno e feci scorrere l'acqua fredda dal rubinetto della vasca, poi presi un respiro e ci misi sotto il piede.
Dopo una dozzina di secondi chiusi l'acqua e con un piede saltellai fino al mobiletto delle medicine, presi un disinfettante, mi sedetti di nuovo sul bordo della vasca e mi medicai al meglio il taglio: bruciava da morire, ma sapevo che dovevo disinfettarlo, o sarebbe stato peggio.
Presi anche una garza e una fascia, sempre dal "mobiletto delle meraviglie", e mi fasciai per bene. Saltellai in camera, indossai le ciabatte e finii di pulire a terra, poi mi stesi sul letto stanca, fissando il soffitto.
"Perché non me ne va bene una?"

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Spazio autore
Heey
Tutto bene in quarantena? Io abbastanza, però mi manca vedere la gente ;(
Cosa ne pensate della reazione di Chae?
-cec

Non mi importa delle lacrime || JensooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora