Girls And Girls.

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Era una bellissima giornata, a Los Angeles e Jeremiah Danvers era all'aeroporto ad aspettare le sue figlie una naturale e cinque adottate, due delle quali erano veramente sorelle.
Finalmente il volo proveniente da Baghdad era atterrato e l'uomo sorrise subito, quando le vide uscire dal terminal, in divisa, col rispettivo borsone in spalla.
"Papà!" Disse Kara, la prima ad abbracciarlo, la più giovane delle sue figlie, così come Laurel.
Fu poi il turno di Alex, Lonny, Sara e Zari, mentre Laurel rimase indietro e Jeremiah capí, limitandosi ad avvicinarsi e sorriderle "Bentornata, tesoro. Andiamo tutti a casa!"
La ragazza dai corti capelli biondi annuì con un piccolo sorriso ed uscirono tutte dall'aeroporto, salendo sul pullmino anni 80 e l'uomo si mise al volante.
Il viaggio verso casa fu piuttosto piacevole e tranquillo e, nel mentre, proprio a casa, Eliza aveva appena portato in tavola due vassoi di dolcetti da poco sfornati "Servitevi pure... Tra poco arriveranno le ragazze e Jeremiah... Sono sicura che andrete d'accordo!"
Con lei vi erano Anne Buijk, la fidanzata di Lonny e le sue amiche Dinah Drake, Lena Luthor, Andrea Rojas, Amaya Jiwe e Ava Sharpe, le quali vivevano dai Danvers da un paio di mesi ed aiutavano come meglio potevano, oltre che studiare.
Sentirono poi il rumore del motore del pullmino e, pochi minuti dopo, la porta si aprí, rivelando Jeremiah e, dietro di lui, le figlie.
E le sei sorelle impressionarono non poco le altre giovani, a parte Anne, che le conosceva e che si alzò per abbracciare e baciare la sua Lonny "Bentornata... Mi sei mancata tanto!"
La castana Alpha la strinse a sé e corrispose la tenera effusione "Anche tu mi sei mancata!"
Eliza abbracciò e bació sulle guance tutte le sue figlie "Ma... Loro parlano o sono dei bellissimi oggetti d'arredamento?" Chiese Sara.
La domanda era lecita, visto che Dinah e Andrea sembravano aver scordato come masticare il pezzo di dolce che avevano in bocca e le altre tre guardavano con molto interesse.
"Loro sono Dinah Drake, Lena Luthor, Andrea Rojas, Amaya Jiwe e Ava Sharpe!" Disse Anne, indicandole.
Anche le soldatesse si presentarono "Ma... Non dovreste essere in sei?" Chiese Ava.
Le sorelle notarono che Laurel si era defilata, probabilmente approfittando delle presentazioni o di un attimo di distrazione "Si... Manca Laurel..."
"Mia sorella ha... Riportato diverse cicatrici..." Spiegò Sara.
"Stress post-traumatico?"
"Crediamo... Dopotutto lei è stata nell'occhio del ciclone più di noi."
Le altre giovani erano dispiaciute di sentire tutto ciò "Sentite, perché non andate a fare un bel giro in città e intanto mi fate la spesa? Così vi conoscete..."
Tutte accettarono, così le soldatesse andarono nella rispettiva stanza e scoprirono che le altre ragazze vi si erano stanziate, in loro assenza.
Quando Dinah scese nella stanza di sotto, che era il seminterrato, trovó Laurel in accappatoio che si guardava intorno "Il... Il tuo armadio è ancora libero..." Tentò la castana.
La bionda si limitò ad aprire il borsone e prendere intimo, maglietta, calzoncini e ciabatte per andare di sopra a farsi una bella doccia.
Passó prima in cucina per bere un po' d'acqua ed Eliza le si avvicinò, carezzandole i capelli "Vuoi un dolcetto, tesoro?"
"Ok." Rispose solo la bionda.
Eliza le diede un muffin e la ragazza lo mangiò con gusto "Ti piace?"
"Si."
"Vai con le tue sorelle e le ragazze a fare un giro, così ti distrai..."
"Va bene." Rispose, riprendendo i vestiti per andare al bagno del piano superiore per fare la doccia.

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