Tensione.

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Tornate a casa, le sorelle andarono nuovamente a turno a farsi la doccia e poi ognuna entrò nella propria stanza.
"Ehi... Sono sparite tutte! Dove sono??" Chiese Andrea.
"Saranno nelle loro stanze ad allenarsi..."
L'attenzione delle ragazze fu per Anne "Che?? Si allenano ancora? Sono appena tornate da una corsa..."
"Lonny mi diceva sempre che si allenavano molto, al fronte."
Le sorelle arrivarono in cucina solo con l'avvicinarsi del mezzogiorno, tranne Alex e Laurel "Andreste a chiamarle, per favore?" Chiese Eliza.
Andrea non se lo fece ripetere due volte e salí le scale per entrare nella sua stanza ma, aperta la porta, rimase a bocca aperta "A... A... A..."
Alex si voltó e vide Andrea "Ehi... Ti senti bene?"
L'Omega non rispose, così la rossa le prese la mano e la condusse verso il letto per farla sedere "Andrea!" Chiamò Lena, arrivando sul ciglio della porta "Santo cielo!"
"Si sente bene?" Tentò Alex, preoccupata "Io m'intendo di Medicina, se serve..."
"U-Un medico... È una dottoressa..."
"No, non proprio..."
"Capirai presto che si perde piuttosto facilmente!" Disse Lena.
Alex non capí "Ok... Ma avete bisogno di me?"
"È pronto il pranzo."
"Ok, grazie... E resta pure, finché non le passa!"
Lena annuì e sorrise alla rossa, che lasciò la stanza, così la mora si avvicinò all'amica e la guardò in modo ovvio "Dimmi che era nuda, altrimenti sei davvero un caso perso!"
"Lei... Stava facendo stretching e... E tutti quei muscoli in tensione..."
"Ti lascio qui!" Ribadí Lena, andando via, scioccata dalle parole di Andrea.
Uscita dalla stanza, però, andò a sbattere contro qualcuno "Mi dispiace..."
Kara si era messa in ginocchio e le tese le mani, sulle quali Lena posò le proprie "Tranquilla, tutto bene!" Sorrise l'Omega e la bionda con lei.
"Bene. Scusa ancora!" Disse nuovamente l'Alpha ed anche Lena rimase vittima del bel fisico dell'altra, purtroppo nascosto dalla canottiera.
Invece, nella taverna di sotto, Dinah era rimasta a guardare Laurel quasi incantata dai suoi movimenti "Hai intenzione di restare lì tutto il giorno?"
La castana parve cadere dalle nuvole "Ehm... No... Ecco... Il pranzo è pronto."
"Ok, arrivo. Grazie."
"E... Quelle lenzuola..."
"Sono quelle su cui stavi col tuo amichetto. L'hai eccitato e... Visto che non voglio dormire sui suoi fluidi, ho deciso di bruciarle!"
Dinah chinó il capo "Mi dispiace..."
"Tranquilla, tra un po' potrai farci tutto ciò che vuoi qui."
La castana non capí "In che senso?"
"Vedrai. Non ti devo spiegazioni!"
Laurel la passó e le due ragazze si rividero in cucina, sedute l'una di fronte all'altra e la bionda parlava con le sue sorelle, o meglio, sussurrava.
Finito di pranzare, le sorelle aiutarono a sparecchiare, poi tutte uscirono in giardino, tranne Alex, che si era avvicinata ad Andrea "Ciao!"
"E-E-Ehi..."
"Ecco... Volevo invitarti a mangiare un gelato. Ehm... Se ti va..."
Andrea arrossí molto e non credette alle sue orecchie "Io... Accetto!"
"Bene!" Sorrise la rossa "Allora vado a prepararmi!"
"Va bene." Rispose la castana.
Alex salì di sopra, mentre Andrea fissava le altre Omega "Io... Non credo di sopravvivere! Non posso farcela."
"Questo è sicuro!" Disse Lena.
"Datemi un consiglio! Anche più di uno." Farfuglió la ragazza.
"Sei molto, molto intelligente. Non ti servono consigli!" Avanzó Ava.
"Concordo." Sorrise Amaya.
"Ma... Ma io sto per uscire con... Con quella meraviglia..."
"Allora devi fare solo una cosa."
"Cioè?"
"Prepararti!"

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