Discorsi...

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Jeremiah portò le sue figlie nella dependance e si sedettero tutti per terra, davanti al caminetto.
"Ehm... Perché ci hai portate qui?"
L'uomo le fissò severo, tenendo lo sguardo su Kara "Papà, se dobbiamo essere punite per qualcosa che ha fatto Kara..." Tentò Sara.
"No, anzi... Kara è l'unica esente dal sentire ciò che devo dirvi."
"E perché??"
"Perché lei tratta bene la sua Omega!"
Le ragazze fissarono a turno il padre e la sorella "Resto per solidarietà..." Se ne uscì Kara.
Jeremiah annuì "Allora... Cercherò di essere breve... Dovete trattare bene la vostra compagna!"
"Ma... Noi le trattiamo bene..."
"Non troppo." Rispose lui, indicando poi il letto, ancora sfatto "Cosa vi dice quel letto?"
"Che Laurel e Dinah ci hanno dato dentro!" Disse Zari.
Laurel era piuttosto imbarazzata e Sara incroció le braccia "Il mio è conciato peggio di così!"
"Invece a me dice che Dinah non verrà aiutata a sistemarlo e che non è stata coccolata, diciamo, al risveglio..."
Laurel guardò il padre "Io mi sono presa cura di lei..."
"Facendola arrivare tutta stanca!"
La bionda fulminó Sara con lo sguardo "Non è vero!"
"Ditemi... Avete mai pensato a portare loro la colazione a letto? O almeno una spremuta?"
Le ragazze si guardarono in faccia "No..." Sussurró Zari.
"Kara, tu stamattina prima di tornare, cos'hai fatto con Lena?"
"Ho fatto..." Si bloccó, arrossendo "Si, ehm... Avete capito. E poi ho diviso con lei l'ultimo sandwich rimasto..."
"Visto?" Chiese Jeremiah, aprendo le braccia "Era così difficile?"
"No." Risposero le ragazze, tutte insieme.
"Allora fate di meglio e prendetevi cura delle vostre compagne!" Concluse, lasciandole poi andare.
Tornate in casa, le Alpha capirono che anche Eliza e le Omega avevano parlato, ma Laurel prese e andò di sotto da Dinah.
Una volta lì, si sedette sul letto e le carezzó i capelli "Scusa... Non volevo svegliarti..."
Dinah le sorrise e si mise seduta "Non preoccuparti..."
"Io sono stata una pessima compagna... Ti prometto che farò meglio. Mi prenderò cura di te al massimo delle mie possibilità!"
"Già lo fai..." Tentó, ma Laurel scosse il capo, sfiorandole poi il viso.
"No, non è così. E io non voglio che il nostro rapporto sia solo carnale... Io voglio che funzioni anche per il futuro, perché voglio sposarti."
Dinah sgranó gli occhi a quelle parole e si sedette in braccio a Laurel "Tu... Tu vuoi sposarmi?"
"Assolutamente! E farò di tutto, per renderti felice."
Dinah le sorrise "Allora dammi un bacio! E non smettere mai, di baciarmi e amarmi."
Laurel sorrise a sua volta e le diede un bacio molto dolce "Dopo andiamo a passeggiare... Ti va?"
"Certo che mi va!"
Anche le altre ebbero delle conversazioni con la rispettiva compagna, tranne Kara e Lena, le quali si fidavano l'una dell'altra, perché si erano scelte.
"E così Jeremiah vi ha fatto il discorsetto..."
"Già!" Sorrise Kara "Per un attimo ho temuto... Io sono rimasta per solidarietà, ma alla fine è stato utile."
Lena sorrise e Kara le fece le fusa "È stato bello, da parte tua, restare come sostegno per le tue sorelle."
Anche Kara sorrise "Sai... Io credo che il loro problema sia la naturalezza. Io, quando sono con te, sto bene ed è come se sapessi già cosa fare... È strano, ma è così."
"Io credo che tu sia semplicemente un'Alpha meravigliosa e io sono fiera, di essere la tua compagna!"
"Questo anch'io! E non vedo l'ora di avere dei cuccioli con te."

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