TOD: Atto I - Shadow may come.

CAPITOLO IX: Heros.

- No, vi prego, abbiate pietà! - urla maschili si udirono dalla altura.

- Buttatelo di sotto. - un uomo vestito con un'uniforme nera si ergeva come una massiccia colonna dinanzi a un gruppo di miseri soldati.

Aveva una corporatura grassoccia e non era molto alto: puzzava di pesce tremendamente ed i suoi capelli sembravano sporchi di olio; insomma, non era certo l'esemplare di guerriero che ci saremmo mai potuti aspettare, eppure i suoi uomini gli prestavano ascolto ed eseguivano ogni ordine alla lettera.

Tutto ciò potrebbe sembrare surreale: un individuo di quella costituzione che riusciva ad incutere tanto timore a suoi sottoposti, che cosa bizzarra!

Ma questo luogo non era quello che finora avevate avuto modo di conoscere, no, era una realtà molto differente.

- Vede, i risultati dei recenti esperimenti hanno confermato le nostre ipotesi: la genetica umana puoò essere manipolata e controllata: il DNA ha la possibilità di essere modificato mediante l'utilizzo di determinati criteri: abbiamo studiato a lungo i processi evolutivi mentali ed alla fine siamo giunti alla conclusione che tanto speravamo: siamo solo un tassello di una realtà molto più grande che ci aspetta. La crescita psicofisica del singolo può essere accelerata attraverso composti organici, sintetizzabili in forma liquida; il punto è che non stiamo parlando di una bevanda comune: il fluido necessario per la creazione è un elemento fuori dal comune e la sua assunzione potrebbe arrecare la morte a chiunque. È qui che entrate in gioco voi! In qualità di nostre personali cavie, effettuiamo i diversi test sul vostro corpo, in modo da avere una visione diretta della reazione dell'organismo verso sostanze esterne. Sono una serie di ricerche volte a testimoniare quanto ancora ci sia da sapere sui processi formativi. -

Davanti a lui si trovava un uomo seduto in ginocchio, con le mani ed i piedi legati a dei paletti, così che non si muovesse.

Aveva un'espressione facciale di disprezzo nei confronti del tenente che aveva mandato a repentaglio così tante vite come se nulla fossero.

- Quindi, mi sta dicendo che ci state utilizzando come ratti da laboratorio semplicemente perché volete conoscere i risultati delle vostre insulse ricerche? Ma lo avete un cuore? Oppure è nascosto sotto milioni e milioni di formule matematiche? - prese la parola con coraggio.

- Penso che lei abbia sentito parlare almeno una volta nella sua vita del subconscio. Saprebbe dirmi di cosa si tratti? -

Alla domanda posta dal soldato non vi fu alcuna risposta; dunque, il ricercatore si avvicinò all'orecchio del suo interlocutore, pronunciò poche parole per controbattere al suo silenzio.

- Siccome, sono i suoi ultimi istanti di vita, è meglio per Lei sfruttarli al meglio, finché ne può essere in grado. Comunque, data la mancanza di una replica, direi che non ne conosce una vera definizione. Il subconscio va trattato come se fosse semplicemente un bambino, ed addestrato dalla mente cosciente a collaborare allo sviluppo del singolo nel suo insieme. Parliamo di una creatura vivente dentro noi stessi, di una concezione vitale che può essere controllata ed addomesticata. Se riuscissimo a venirne a capo, avremmo miglioramenti sbalorditivi nell'utilizzo di corpo, memoria, emozioni, logica, percezioni extrasensoriali. Stiamo parlando di un ideale psicologico che rappresenta la pura perfezione terrena. Ma per raggiungere questo livello, c'è bisogno che certi si immolino a favore di una causa superiore. Stiamo solo costruendo un futuro degno di essere ricordato. - 

Il viso dell'individuo legato rimase pietrificato dal discorso tenuto dall'ufficiale; paura mista a rabbia.

Come si poteva usufruire così liberamente di vite umane per uno scopo così ignobile?