Non faccio in tempo ad aprire la porta di casa che mi viene incontro zia Clara tutta indaffarata "Claudia, eccoti! Dai appoggia il vassoio in cucina, e dammi una mano a preparare la cena, stasera abbiamo ospiti!"
"Lo so, mi avevi già detto che viene Corrado a cena... ma calmati zia, cos'è tutto questo trambusto?" Le chiedo un po' confusa, non l'ho mai vista tanto agitata.
"Tuo fratello ci farà conoscere la sua ragazza! Non è emozionante? E tu? Quand'è che mi porterai a casa un bel giovanotto?"
Alzo gli occhi, sempre la stessa storia, ma ho imparato a tacere e far finta di niente, lasciando le sue domande scivolarmi addosso -non capiterà mai zia-...
Clara non è una vera zia per noi, io e Corrado siamo stati abbandonati da piccoli dai nostri veri genitori e siamo stati affidati a lei, la donna più dolce del mondo, ma anche severa e con una forte integrità morale... anche per questo, non credo che le confesserò mai che sono gay; penso che per una cattolica come lei sarebbe duro da digerire.
***
Mi sto vestendo in camera mia quando sento il campanello suonare... aspetto qualche secondo ma nessuno sta andando alla porta ad aprire "Ziaaaaaa, il campanello!" Urlo, ma ancora nulla... cavolo sempre così! Mi tiro su in fretta i jeans, ai piedi solo i calzini e addosso solo la canotta, mi butto sulla spalla la t-shirt -la metterò dopo- e corro ad aprire.
Ecco il mio fratellino! Corrado ha un paio d'anni meno di me, ma non lo diresti guardandolo, con tutti i muscoli nei punti giusti... è un personal trainer nella palestra che gestisce, quindi ha tutto il tempo e le attrezzature per scolpire e mantenere il suo corpo allenato.
Si avvicina e mi abbraccia "ciao topo, tutto bene?"
Perché si ostina a chiamarmi topo? Va bene, da piccola avevo un po' di peluria sopra il labbro, facendoli sembrare baffi, da qui il soprannome genialmente ideato da lui, ma adesso per favore basta! Ero stanca di dirglielo e di dover spiegare agli altri il motivo... faccio finta di nulla, il mio tono piatto "Ciao Corrado, si bene... e vedo anche tu, sempre in forma"
"Si, non mi lamento...possiamo entrare?"
Distolgo gli occhi da mio fratello per posarli sull'altra persona che ora si è sporta da dietro di lui, e mi congelo sul posto!
"Claudia, questa è Diana, la mia ragazza! Diana, mia sorella Claudia"
Ci guardiamo un attimo, lei mi tende la mano "piacere" dice ma i suoi occhi sono seri; io mi avvicino un po', tendendo la mia mano per afferrare la sua, non dico nulla, ho la bocca secca, dentro sto gemendo -merdamerdamerda... di tutte ragazze, proprio lei?-
Si, proprio lei, la ragazza del forno.
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UNA SETTIMANA ANCORA
ChickLitClaudia è una ragazza di 26 anni come tante altre, conduce la sua vita con la solita routine: casa, lavoro, e spiare lei, la ragazza per la quale ha una cotta. Ma un giorno il fato ci mette lo zampino.