Capitolo 6

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Zia Clara è al settimo cielo, ha perfino indossato l'apparecchio acustico, quindi questo dovrebbe spiegare appieno il livello di importanza che ha conferito a questa cena.

Siamo tutti seduti al tavolo in soggiorno, e lei sta spiegando a Diana quanto è felice che Corrado abbia trovato una brava ragazza come lei, e insiste con mio fratello a presentarmi a uno dei suoi amici e colleghi della palestra.

"Zia, guarda che sono qui! La smetti di voler accoppiarmi con tutti?" mi alzo un po' scazzata, andando verso la cucina. Ci avevo già provato, ad uscire con gli amici di Corrado, per provare ad essere normale, esperienza che ho deciso di non rifare mai più...

"Claudia" sento il mio nome e alzo gli occhi, strappata fuori dai miei pensieri, è lei, la ragazza che ha occupato la mia mente negli ultimi 5 mesi... ora il mio umore è sotto il pavimento, non ho la forza di essere gentile, ma ci devo provare...

"Quindi, Diana... da quanto tempo tu e mio fratello state insieme?" le chiedo più per riempire il silenzio, che per reale interesse.

Mi guarda seria, poi abbassa gli occhi "un paio di mesi... ma sono venuta qui per parlare di te, stai bene? Ti ho vista alzarti dal tavolo un po' sconvolta... non l'hai ancora detto alla tua famiglia?"

I miei occhi si allargano per il terrore che avesse detto qualcosa finché me ne andavo "no... non l'ho detto e non lo dirò mai... tu non hai...?"

"No, tranquilla... non sono affari miei... mi spiace, non sapevo fosse tuo fratello..."

"E come potevi? È stata solo una sfortunata coincidenza..."

"Sfortunata, già..."

Ci guardiamo per qualche secondo in silenzio, poi lei distoglie lo sguardo e se ne va.

Il mio stomaco è sottosopra, non ho più fame... torno di là, e accampando la scusa del mal di testa, saluto tutti e mi chiudo in camera per il resto della serata.

***

Sono stesa sul mio letto a pancia in giù, il sonno non mi ha ancora preso, quindi al momento sto disegnando qualcosa sul blocco degli schizzi. Non ho molto talento per l'arte, mi serve solo per distrarmi un po' prima che la mia testa imploda.

Zia Clara lo sa, quindi quando entra in camera mia e mi vede, salta subito alle conclusioni "Claudia, qual è il problema?" Non c'è tono di accusa nella sua voce, solo una sincera preoccupazione.

Io mi giro per guardarla e sospiro "Niente, un po' di mal di testa..."

"Si, questo è quello che hai detto... ma il vero motivo qual è?"

Scuoto la testa senza dire nulla, così lei continua, cambiando discorso "Sai, mi ha detto tuo fratello che si sono incontrati in palestra, e per lui è stato un colpo di fulmine! Da quel giorno le ha fatto una corte serrata, finché lei non ha ceduto"

Ascoltare la loro bella storia d'amore mi dà una morsa allo stomaco "Perché me lo stai raccontando, zia? Non è che mi interessi molto..."

Ma è come se non avessi parlato, tanto che controllo con un colpo d'occhio se ha ancora l'apparecchio acustico... sì, eccolo lì...

"Lo sai che Diana lavora al forno, dove vai sempre tu? Vi sarete incontrate qualche volta, non hai mai fatto caso a lei?"

-Oh, sì che ho fatto caso a lei...- "mah, può essere..."

"Eppure nemmeno lei sembrava ricordarsi di te, strano, no?"

Stringo un po' gli occhi -dove vuoi arrivare, zia?- "Vedrà tante persone al negozio, e può darsi che quando ci vado io lei non ci sia..."

"Le ho chiesto se al lavoro ha qualche bel collega, mi ha risposto che oltre a lei c'è il fornaio e sua moglie..."

"Può darsi che io incontri sempre il fornaio..."

"E fai gli occhi dolci a lui?" Mi guarda con un sorrisetto sornione.

Mando giù con fatica il groppo che si è formato all'improvviso in gola "co-come? Di che stai parlando? Quali occhi dolci? Zia, ti sbagli!"

"Ah, certo, sicuramente sbaglio... dove ho la testa?... Buonanotte tesoro, grazie della chiacchierata"

"Buonanotte anche a te zia..." -e grazie per avermi fatto passare definitivamente il sonno!-

UNA SETTIMANA ANCORADove le storie prendono vita. Scoprilo ora