Capitolo 6

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Era passata una settimana da quando era svenuta, stava rispettando gli ordini del capo, aveva mangiato e bevuto regolarmente.
Adam era un cuoco eccezionale, non le faceva mancare mai niente.
Le aveva dato dei consigli utili, come per esempio, sgranocchiare del sedano la mattina.
"Il sedano è composto d'acqua e aiuta a drenare, Signorina".
Le aveva detto una sera che era andata da lui, ogni tanto, quando non poteva portarle la cena, la chiamava e andava lei a prenderla, e così si mettevano a parlare per un po' di tempo.

Una mattina, mentre era intenta a sgranocchiare il suo sedano, fatto a pezzettini, mentre lavorava, entrò nel suo ufficio, una donna bellissima dai capelli rossi, la guardò e disse:
"Dov'è Liam?"
Emma le rivolse uno sguardo da omicida, ma le rispose professionalmente.
"È nel suo ufficio! Chi devo annunciare?"
"TU devi essere l'assistente! Giusto? Bene, vammi a prendere un caffè con panna, senza zucchero. Ah! Vai da Gino a prenderlo!" le disse alzando il mento con tono autoritario.
E tu chi sei, la zoccola di turno? Pensò Emma.

Prima che riuscisse a rispondere la porta dell'ufficio di Liam si aprì e lui uscì dicendo:
"Miss Davidson per favore, mi può chiamare....." si bloccò appena vide la donna dai capelli rossi.
"Paula! Che... che ci fai qui?" chiese sbalordito.
"Tesoroooo! Buongiorno" e si piombò sulle labbra di Liam.
Lui la staccò immediatamente, la guardò di nuovo, poi si voltò verso Emma e imbarazzato le sorrise.
Che cazzo arrossisci! Pensò Emma
Non è colpa mia se ti scopi una così!

Paula riprese a parlare strusciandosi a lui.
"Liam, è dall'altra sera che non ti fai sentire. Eppure mi sembrava che stare a casa mia, ti fosse piaciuto! Oh no!".
Liam se la staccò di dosso e disse severo:
"Non credo, che sia né il momento, né il luogo adatto per parlarne..... sono molto occupato"
"Su dai! Mi accontenterò di alcuni minuti, andiamo nel tuo ufficio" mentre stava per entrare, Paula si voltò verso Emma e le disse in tono superiore:
"Grazie per il caffè!"
"Scusa? Ti sta' andando a prendere un caffè?" chiese allibito.
"Sì caro, è stata gentilissima ad offrirmelo!" rispose Paula sfoggiando un sorriso, se lo stava mangiando con gli occhi.
Brutta stronza, pure bugiarda!

Emma sorrise educatamente.
Liam guardò prima Emma, poi si rivolse a Paula dicendole:
"Ok, aspettami in ufficio, per favore, devo far fare delle commissioni alla Signorina".
Paula non se lo fece ripetere e sculettando entrò nell'ufficio, Liam chiuse la porta, si voltò verso di lei e le disse a bassa voce sorridendole:
"Grazie, sempre gentilissima" lei gli sorrise
Poi sempre a bassa voce le disse dolcemente:
"Prendi per favore un caffè anche a me e anche per te....Emma, e per la cronaca, sei la mia assistente..... non quella di Paula!"
Emma sorrise di nuovo e capì.

Da quando era svenuta, era diventato più dolce, se poteva anche in ufficio si rivolgeva a lei in tono meno formale. Aveva notato che gli piaceva chiamarla per nome.
Probabilmente gli fai pena Emma!
Non voleva la sua pietà, le cominciava a piacere e parecchio, ma cercava di scacciare dalla mente alcuni pensieri, che faceva su di lui.
No! Emma è il tuo capo! Non puoi assolutamente pensare a lui in altro modo!

Liam entrò nel suo ufficio ed Emma si alzò, prese il cappotto e mentre si avviava all'ascensore incontrò Lisa.
"Ehi cara, dove vai?" le chiese
"Ciao, vado alla caffetteria Gino, a prendere dei caffè, è arrivata una rossa, tutta pomposa da Mr. Harrison" rispose facendo una smorfia buffa.
Lisa rise di gusto.
" Vengo con te, la rossa è sicuramente Paula!"
"Sì, mi sembra che si chiami così..... chi è?" fece finta di niente, ma chiese curiosa.
"È la sua ex, anche se non aveva solo lei,lui l'ha lasciata un anno fa, ma lei gli gira sempre attorno, mi sa che non ha accettato il fatto, che lui l'abbia mollata. Per me ha fatto bene" disse contenta.
"Perché?" chiese mentre uscivano dallo stabile.
"È odiosa! È appiccicosa! E penso che Mr. Harrison non la sopportare più. Lui sembra altolocato, ma è apparenza a lui piacciono le persone semplici, come noi, non so se mi sono spiegata" disse Lisa mentre le faceva l'occhiolino.

Emma sorrise e le raccontò che Paula era piombata nel suo ufficio e aveva chiesto di Liam. Lisa sgrano' gli occhi e disse:
"Coosa? Perché è passata dal tuo ufficio? Di solito passa dalla porta principale"
Emma alzò le spalle.
"Non lo so, sinceramente"
"Per me, lei è gelosa, ha saputo di te e voleva vederti, scusa la domanda Emma, ma c'è qualcosa tra te e Mr. Harrison?" chiese sorridendo.
"Lisa! Cosa? Assolutamente NO! Perché mi fai questa domanda?"
"Ho notato che rimanete fino a tardi in ufficio ultimamente, e avvolte ti chiama per nome" spiegò.
"Sono la sua assistente, lavoriamo ad un progetto molto grosso, e poi sono sicura che chiami altre persone per nome" cercò di spiegare Emma, cercando di evitare il discorso.
"Mr. Harrison è sempre formale con tutti, eccetto te!" le fece notare Lisa e le fece l'occhiolino.
Figurati, mi ha scelta perché sono l'unica che non si scoperebbe! Le avrebbe voluto dire Emma.
"Ti garantisco che non c'è niente tra noi due. C'è solo una stretta professionalità" le disse risentita.

Lisa fece spallucce, entrarono in caffetteria, ordinarono i caffè e tornarono in ufficio.
Lisa prima di ritornare al suo posto di lavoro le disse:
"Emma, sei dolce e la tua dolcezza non è passata inosservata al capo"
"Smettila Lisa, non è interessato a me e io non sono interessata a lui" rispose spazientita.
Prima di raggiungere la porta dell'ufficio di Liam, Paula uscì arrabbiata nera, guardò Emma, le prese il caffè dalle mani e se ne andò.

Non fece in tempo a rendersi conto di quello che poteva essere successo, che Liam la chiamò:
"Emma!"
Lei guardò Lisa che era rimasta lì dopo l'uscita di Paula, le sorrise facendole di nuovo l'occhiolino.
L'aveva di nuovo chiamata per nome.
Emma le sussurrò "Smettila!" ed entrò in ufficio con la faccia risentita.
"Sì Signore?" disse porgendogli il caffè.
Liam la guardò e capì che c'era qualcosa che la turbava e chiese:
"Che succede?"
"Niente, Signore"
"Emma, qualsiasi cosa sia, dimmela subito!" si stava alterando.
Ma come fa a capirmi così bene?

Emma sospirò e disse tutto d'un fiato:
"Preferirei che mi chiamasse Miss. Davidson, Signore"
"Scusa perché?....Emma"chiese con tono da presa in giro e con le braccia incrociate al petto.
"Non voglio essere trattata diversamente dagli altri, Signore" spiegò tranquillamente "Sono la sua assistente e non sono diversa dagli altri" finì di dire.

Liam si alzò, le andò davanti e le disse guardandola intensamente:
"Sì, lo sei, lo capisci!?"
"No, Signore, non lo sono e non lo capisco" disse seria.
Lui sospirò e calmandosi rispose:
"Adesso devo uscire, ma riprenderemo questo discorso, so che hai capito anche se non lo vuoi ammettere..... Miss Davidson"
Emma lo guardò perplessa, ma si limitò solo a dire prima di uscire dall'ufficio:
"Grazie, Mr. Harrison"

Si precipitò nel suo ufficio, si sedette e ripenso' alla discussione con Liam.
Le era sembrato, che le volesse fare capire che tra loro c'era qualcosa di diverso.
Pensò a quello che le aveva detto Lisa.
Forse Liam provava veramente qualcosa per lei?
Lisa vedeva qualcosa che lei non vedeva?
O forse Liam aveva parlato con Colin, visto che erano amici e sicuramente gli aveva raccontato di loro due.
Forse voleva solo divertirsi con lei, scoparsela, come aveva fatto Colin.
Tanto erano tutti uguali! Lei era solo buona per il sesso e basta!

Riprese un po' di lucidità, si alzò per andare in bagno, aveva bisogno di sciacquarsi il viso.
Uscì dall'ufficio mentre Liam usciva dal suo, si guardarono e lui disse:
"Ci vediamo dopo, Signorina"
"Sì, Signore" e si affrettò verso il bagno.

PS
Bene è scappata fuori anche una ex Paula!
Emma è sempre più presa da Liam.
Liam sembra attirato da lei, lo sarà veramente?
Nel prossimo capitolo succederà qualcosa che sconvolgerà tutti e due.
Lasciate i commenti e se vi è piaciuto il capitolo una stellina!

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