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Quando arrivai al campus mi stupii. L'edificio centrale era immenso ed era affiancato da due più piccoli, probabilmente i dormitori. L'università si presentava davvero bene, era circondata da una grande aria verde. C'erano molti alberi e addirittura c'era una piccola struttura dove andare con lo skateboard.

È un ottimo posto per disegnare.

Esatto, mi piaceva molto disegnare. Era una passione che coltivai negli anni in solitudine. Era un bel passatempo, e la mia passione.

Entrai all'interno dell'edificio e la cosa che notai subito erano i centinaia di premi che l'università vinse grazie ai suoi club. Ce n'erano di tutti i tipi: nuoto, basket, canto, ballo, recitazione...e molti altri.

Inoltre c'erano molti ragazzi che parlavano tra di loro nell'atrio.
Decisi di non chiedere indicazioni per la segreteria a nessuno, l'avrei cercata da sola.
Tre corridoi si diramavano da davanti, a destra, e a sinistra.
Guardai in alto la porta del corridoio di fronte a me.

'Aule'  no, non mi serve.

Mi voltai allora a destra.
'Club' gli darò un'occhiata più tardi.

E infine mi girai verso sinistra.
'Segreteria' perfetto.

Entrai nel corridoio e quando trovai la porta della segreteria dei collegiali entrai.

"Buongiorno signorina, le serve qualcosa?" Mi chiese una signora sulla sessantina. Capelli grigi e vestiti sportivi.

"Si salve, sono Nuova, sono venuta qui per chiedere informazione sul mio orario e l'alloggio" dissi, cercando di mostrarmi sicura di me.
Andavo molto contro il mio carattere, ma ormai ero sola e adulta. Non potevo contare più su nessuno.

"Oh certo ragazza, nome?"

"Ayano Aishi"

"Oh non sei di qui vero?"
Mi chiese mentre cercava tra le mille scartoffie sulla sua scrivania.

"No, vengo dal Giappone"
Cominciai a torturarmi le mani. Ero sempre molto a disagio quando chiedevano qualcosa su di me.

"Sei davvero una bella ragazza. Bene," fece una pausa e mi passo una chiave con un foglio.
"La tua camera è la 13 e questo è il tuo orario, davvero interessante ragazza!"

"Grazie, arrivederci e buona giornata" mi voltai e uscii da lì.

Come corsi scelsi letteratura cinese, cinese e storia dell'arte.
Scelsi questi, non solo perché mi piacevano, ma anche perché avevo pensato che non ci avrei trovato deficienti. Ma in fondo mi stavo già rassegnando, è impossibile che non ci sia quel bambino troppo cresciuto in una classe.

Arrivai nel mentre al dormitorio delle ragazze, che si trovava proprio alla parte opposta di quello dei ragazzi. Quando entrai, trovai alcune ragazze a giro nei corridoi, che si preparavano forse alla lezione successiva.
Notai poi sulla parete sinistra una specie di volantino:

Regole da rispettare:
-non uscire dai dormitori di notte
-non stare fuori dopo l'orario prestabilito:
18:30
-non andare nei dormitori dei ragazzi di notte
-non stare nel dormitorio dei ragazzi oltre l'orario prestabilito:
18:30
-non stare in piscina

A parer mio erano regole abbastanza semplici da rispettare. In fondo,quando avrei trovato un ragazzo abbastanza testardo e paziente che stesse con me?
Andai poi verso la stanza numero 13. La donna non mi disse nulla circa una compagna di stanza, perciò potevo stare tranquilla. Feci entrare la chiave nella serratura e girai, per poi aprire la porta.

Un gridolino acuto di gioia mi fece sobbalzare, e senza rendermene conto mi ritrovai appiccicata una ragazza poco più bassa di me con i capelli rosa zucchero filato.

"Sei la mia nuova compagna vero?! Aww! Sono troppo contenta!!" Si mise a saltare per tutta la stanza, sotto il mio sguardo incredulo e sorpreso.
"Mi chiamo Kim Rose piacere!"
Si inchinò velocemente più volte.

"Ayano Aishi...piacere..."
Dovevo ancora riprendermi. Non mi aspettavo una compagna, e tantomeno una che sprizzasse così tanta gioia.

"Entra entra! Questa è anche casa tua adesso!" Mi prese la valigia dalle mani e la poggiò vicino ad un armadio che si trovava a destra della stanza.

La stanza era divisa completamente a metà. La parte sinistra, quella della piccola coreana e stramba Rose era tutta rosa. Rosa pastello, rosa tenda, fucsia...insomma, tutte le sfumature di rosa di cui io non conoscevo nemmeno i nomi.
L'armadio marrone chiaro era decorato con piccoli adesivi di qualche band coreana che non conoscevo... 'EXO'
Il letto era ricoperto da un piumino rigorosamente rosa e da migliaia di cuscini a tema caramelle. Per terra invece, un grande tappeto soffice, ovviamente rosa, che si stoppava quando iniziava l'altra parte della stanza.
A metà precisa, tutta la felicità che Rose emanava era spenta dal grigio del pavimento e delle pareti.
Nella, ormai mia parte, era presente una scrivania, un armadio di color nocciola e un letto senza coperte.

"Aya sei pronta a decorare la tua parte?" Mi chiese Rose sorridendo. Io annuii.

Sarebbe stato un anno duro.

CIAO A TUTTI

Volevo fare un solo capitolo ma dato che questo è lungo 800 parole ho deciso di continuarlo nel prossimo.

Love ya❤️

Dangerous love | PJM ✔︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora