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Arrivammo finalmente nel vialetto della casa dei genitori di Jimin dopo circa un'ora.
Era una bella casetta a due piani e si presentava davvero bene, evidentemente sua madre ci tiene molto a queste cose.

"Sei pronta mh?"
Chiese Jimin, spegnendo il motore.

"Si, credo di si"
Risi per smorzare la tensione. In realtà ero agitata perché avevo paura di non piacere.

E se non piacessi a sua madre?

O a suo padre?

"Hey, sei perfetta, piacerai sicuramente non preoccuparti"
Disse come se mi avesse letto nella mente e mi diede un bacio casto, per poi scendere dall'auto, e io lo seguii.

Mise delicatamente una mano dietro alla mia schiena e ci avvicinammo alla porta principale.
"Ti ameranno"
Disse ancora Jimin per darmi sicurezza, per poi suonare al campanello.

Dopo neanche una decina di secondi una donna alta più o meno come me aprì la porta.
"Tesoro! Quanto sei bella! Entrate!"
Esclamò unendo le mani per poi entrando in casa.
"Tesoro! Vieni, sono arrivati!"

"Vedi? Ti ama già"
Mi sussurrò Jimin mentre entravamo in casa.

"Voi andate in salotto, io preparo del the intanto"
Disse la donna con fare gentile.

"Oh grazie signora ma non ce n'è bis-"
Cercai di dire, ma mi fermò.

"Nono tranquilla"
Sventolò le mani davanti la faccia.
"Sei una di famiglia adesso, torno subito"
Disse, e se ne andò.

Jimin ci condusse poi in salotto, e dopo qualche secondo si presentò un uomo, simile a lui.
Mi alzai dal divano su cui ci eravamo seduti e feci un inchino.
"Salve signor Park"

"Oh tranquilla, accomodati. Comunque il piacere è mio. Ayano, giusto?"

"Si"
Mi riaccomodai affianco a Jimin, che mise il braccio attorno al mio bacino, avvicinandomi ancora a lui. Lo guardai per qualche secondo, aveva un sorriso raggiante, il più bello che io abbia mai visto in tutta la mia vita.

"Allora, come ma-"

"Eccomi eccomi eccomi!"
Esclamò un ragazzo, a primo impatto identico a Jimin.
Feci una faccia sorpresa e guardai Jimin, che roteò gli occhi.

"Oh tu devi essere Ayano, piacere"
Disse passandosi le dita tra i capelli e avvicinandosi, tendendomi la mano.

Jimin gliel'abbassò velocemente.
"Si non fare il figo Jihyun, che non lo sei"

"È così che mi hai conquistata, facendo il figo che non sei"
Dissi, guardando il mio ragazzo.

Jihyun scoppiò a ridere.
"È anche simpatica!"
Disse sedendosi su una poltrona.
"Se ti stancassi di lui ci sono io"
Aggiunse.

Potrei divertirmi un po', e vedere Jimin geloso.

"Oh grazie, ci penserò"
Risposi, mi beccai una brutta occhiataccia da Jimin ma questo non mi fermò.
"Siete praticamente identici! Sono felice di averti conosciuto così presto Jihyun"
Gli sorrisi cordialmente.
"Avete anche gli stessi modi di fare"

"No, intanto non è vero che siamo uguali"
Annunciò Jimin per prima cosa.
"E poi, mi copia, non è che 'abbiamo gli stessi modi di fare'"

"Ma che ti copio! Guarda che questo"
E si passò le dita fra i capelli,
"Fa più colpo quando lo faccio io che quando lo fai tu!"

In tutto questo, il padre si era alzato e era andato probabilmente in cucina da sua moglie, stanco di sentire i battibecchi tra i due figli.

"Ok, piccola, se ci vedessi per strada, e tutti e due ci provassimo con te, chi sceglieresti per un appuntamento?"
Chiese Jimin, allontanandosi leggermente e voltandosi verso di me.
Jihyun alle sue spalle si indicava e il mio ragazzo era convinto che avrei scelto lui.

"Ma che domanda è?"
Dissi sconcertata.
In fondo se ero fidanzata con Jimin era più che ovvio che avrei scelto lui no?

"Scegli."

E mentre Jihyun continuava a indicarsi, Jimin si leccava le labbra e mi guardava con sguardo a dir poco illegale.
Quando vide la mia esitazione nello scegliere, mi mimò 'se sceglierai lui, stasera te ne pentirai' e si morse le labbra.

Credete che non sapessi cosa volesse farmi? Oh si che lo sapevo, e lo immaginavo anche.
Ma dato che i fatti sono meglio dell'immaginazione...

"Jihyun"
Dissi improvvisamente.

"AH! Ben ti sta Jiminoo"
Il più piccolo scompigliò i capelli al maggiore, che se li fece risistemare da me.

"Jihyun vieni un secondo!"
Urlò la madre dalla cucina, e il fratello ci lasciò da soli nel salotto.

"Credi che non sappia che lo hai fatto di proposito a scegliere lui?"
Sussurrò Jimin a pochi centimetri di distanza dal mio viso, mentre finivo di sistemargli i capelli.

"Potrei averlo fatto di proposito, sì"
Sorrisi e allacciai le braccia attorno al suo collo.

"Te ne farò pentire stasera lo sai mh"
Infilò una mano sotto la mia maglietta e accarezzò un fianco.

Sospirai al contatto.
"E tu sai che non potrai perché ci sono i tuoi mh"

Ci interruppe poi sua madre seguita dal marito e dal figlio più piccolo, che entrò nel salotto con un vassoio, con sopra delle tazze di the e biscotti.
"O-oh mi dispiace...non volevamo disturbarvi"

Io e Jimin ci staccammo, io più imbarazzata di lui.
"Nono tranquilla mamma"

Si sedettero anche loro e prendemmo ognuno la sua tazza di the.

"Oh, volevamo avvisarvi che stasera noi tre non ci saremo"

Dangerous love | PJM ✔︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora