Ponte Dei Baci

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"buongiorno mondo"
"hey Richie, di buon umore stamattina tesoro?"
"yep"
Rubai una delle fragole che mia madre stava usando per fare una marmellata.
"ti ho visto eh"
"chiamasi occhi"
Mia mamma alzò lo sguardo al cielo e fece un ghigno divertito.
Andai in bagno masticando la fragola e iniziai a cantare davanti allo specchio.
Sei imbarazzante
"davvero? Pensavo di essere Richie.."
Non fai ridere a nessuno
"non conosco questo Nessuno. Com'è che fa di cognome?"
Che hai oggi?
"boh"
E mi misi a ridere a caso.
Dopo essermi spazzolato ed elogiato da solo tornai in cucina per fare colazione.
"mamma, cosa sai del ponte dei baci?"
"il mio piccolo orsacchiotto ha una fidanzatina?"
Mi diede un pizzicotto sulla guancia.
"mamma... No. Smettila"
Si mise a ridere leggermente.
"é un ponte dove gli innamorati incidono le proprie iniziali oppure agganciano un lucchetto per far si che la loro relazione duri per sempre.."
Lo sguardo di mia mamma si fece vuoto.
"tutto ok?"
Si risvegliò dai suoi pensieri e mi sorrise, probabilmente con un sorriso finto, e continuò.
"si tesoro. Stavo dicendo.. Ah si, si trova fra Kansas Street e....."
Nel frattempo avevo già smesso di ascoltarla.
"ok ok mamma, capito. Grazie"
Andai verso l'appendi abiti e mi infilai la felpa.
"dove vai?"
"esco"
"tesoro sei in pigiama.. "
Mi guardai le gambe. Ero ancora in mutande e con la maglietta del pigiama.
"meglio mettersi qualcosa dici?"
Annuì divertita mentre continuava a tagliare le fragole.
Mi vestii di fretta e bevvi un bicchiere di caffè-latte.
"ok ora vado"
"ok, ma dove v-"
Non fece in tempo a finire la domanda che avevo già chiuso la porta.
Mi misi a correre verso Kansas Street tastando continuamente la tasca sinistra dei miei pantaloncini per assicurarmi che ciò che mi ero portato dietro non cadesse.
"c-ciao Rich!"
Era Bill che mi salutava dalla finestra.
"hey Billina! Passo dopo ok?"
Rimase confuso a guardarmi correre via.
"bah. Certo c-che un amico normale me lo potevo t-t-trovare eh"

Mi fermai e mi appoggiai con le mani sulle ginocchia sfinito.
"eccoci qui"
Dissi fra un profondo espiro e un altro.
Tirai fuori dalla tasca ciò che mi ero portato. Un coltellino svizzero con sopra incise le iniziali di mio nonno: N.T.
Cercai il posto giusto e mi inginocchiai. Appoggiai la lama sul legno del ponte, rimasi un attimo a riflettere, poi iniziai convinto a incidere.
"voilà. Più perfetto di così c'è solo il mio faccino"
Mi alzai in piedi e controllai se qualcuno mi avesse visto, dopodiché mi incamminai verso casa mentre giocherellavo con il coltellino svizzero e con un sorriso idiota stampato in faccia.

"ciao mamma sono a cas-"
Vidi mia mamma seduta sul divano con il mascara colato sulle guance.
Il mio sorriso idiota svanì e rimasi immobile sull'uscio.
Mia mamma si asciugò le guance e venne verso di me.
"bentornato amore"
E sfoggiò il sorriso più finto che avessi mai visto.
Iniziò a giocherellare con una ciocca dei miei riccioli corvini.
".. devo dirti una cosa"
Annuii.
"ne parliamo sul divano mentre mangi un po' di caramelle ok? Ho preso le tue preferite"
Mia mamma non mi lasciava mai mangiare le caramelle.
"o-ok"

Dopo cena quella sera iniziai a tirare fuori i miei vestiti dall'armadio con lo sguardo spento ma gli occhi lucidi.

my dirty little secret  //Richie Tozier//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora