Io Ci Sono

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Corsi per un lasso di tempo che mi sembrò infinito. Gli occhi mi stavano ancora lacrimando.
Di solito non ci rimani così male per gli insulti Rich, che ti succede?
"non lo so cosa cazzo mi succede!"
Senza che me ne accorgessi stavo urlando. Non piangevo da tanto tempo per un insulto, eppure oggi qualcosa aveva colpito un punto debole.
Richie, non pensarci nemmeno, non dirl-
"E se fossi davvero una checca?"
Ero quasi arrivato a casa, quando qualcosa attirò la mia attenzione
"R-Rich! Ciao amico!"
Mi girai spaventato. Era solo Bill. Bill abitava 9 case prima della mia. Era il mio migliore amico.
E Eddie? Eddie non era il tuo migliore amico?
Bill era l'unico che conoscevo da sempre
Anche Eddie lo conoscevi da sempre Rich. Perché Eddie non era il tuo migliore amico?
"Ah ciao Bill, mi hai spaventato"
"M-ma stai p-p-piangendo?"
Bill balbettava molto spesso, soprattutto da quando suo fratello era morto o, come diceva lui, scomparso.
"No"
"S-sei sicuro? Perché s-sembr-"
"ho detto che non sto piangendo, ora devo andare"
"tutto o-ok R-Rich?
"ho detto che devo andare"
Mentre parlavo con Bill non mi ero nemmeno voltato verso di lui, mi ero solo limitato a rallentare la corsa. Mi spiaceva liquidarlo così, ma non potevo permettere che mi vedesse piangere. Arrivai davanti a casa, entrai e camminai velocemente verso camera mia con una mano sul viso, sperando che mia mamma non mi vedesse in faccia. Tolsi le scarpe con furia e le lanciai contro l'armadio. Lo scontro provocò uno schiocchio abbastanza rumoroso
"tutto ok piccolo?"
"si mamma, tranquilla"
Mi sdraiai sul letto con la faccia immersa nel cuscino. La tristezza si stava trasformando in rabbia, ma quando provavo ad esprimerla uscivano solo lacrime. Alzai lo sguardo e lo diressi sul mio comodino. Lo avevo arredato con cura, in modo che prima di dormire potessi vedere tutte le cose che preferivo. C'erano cinque fumetti impilati un po' disordinatamente, una lampada semplice, il porta occhiali e una foto. Presi la foto.

Era una stupida immagine di me e il mio amico Eddie scattata con la polaroid di quest'ultimo

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Era una stupida immagine di me e il mio amico Eddie scattata con la polaroid di quest'ultimo. Eddie era fastidioso, irritante e ossessivo, ma lo adoravo. Era l'unico che mi faceva sentire bene. Per quanto poteva essere insopportabile non so come avrei fatto senza di lui.
"è davvero carino"
Mi resi conto di quello che avevo appena detto
"la foto, la foto è davvero carina"
Sei un caso perso Rich
Mi sentii ancora più frustato di prima.
"non volevo dire quello!"
Sappiamo tutti che volevi dire proprio quello Richie
"stai zitto! Tu cosa ne sai!"
Richie e Eddie si voglion sposar, lui dice si, lui dice si e con un bacio la festa finí
"stai zitto! Non è affatto vero!"
Lanciai la foto, ma andai subito a riprenderla assicurandomi che non si fosse danneggiata.
"Richie, tesoro? Ma c'è qualcuno in camera con te? Sento parlare"
"no mamma ci sono solo io. Sto solo ripetendo storia"
"bravo tesoro"
Sospirai.
"devo smetterla di pensarci"
Così presi un fumetto dal comodino e iniziai a sfogliarlo. Ad un certo punto sentii bussare alla porta
"avanti"
Risposi prontamente.
"hai visita"
Mia mamma mi invitò quindi a seguirla, così io andai verso la porta di ingresso assieme a lei
"Ciao R-Rich"
"ciao Bill"
"vi lascio soli ragazzi"
"ok mamma, grazie"
Mia mamma tornò in sala e io fissai il mio amico per qualche secondo, poi lo portai in camera.
"Scusa per prima, non volevo liquidarti"
"f-fa nulla"
Ci fu un momento di silenzio, ma non uno di quello imbarazzanti.
"qual buon vento ti ha portato qui Bill?"
"volevo s-solo dirti una c-c-cosa"
"dimmi"
Mi buttai a pancia in su sul letto e ripresi in mano il mio fumetto.
"ti ascolto, dimmi pure"
"Io ci s-sono per te Rich. Lo s-sai vero?"
Alzai gli occhi dal fumetto e mi misi seduto
"certo che lo so, sei il mio migliore amico"
"allora, t-ti va di r-raccontare al tuo migliore amico cosa è s-s-successo s-stamattina?"
E così cominciai a descrivere i fatti accaduti, tralasciando ovviamente ciò che riguardava la fotografia.
"... E ora sono qui a parlare con te"
Trassi un sospiro profondo e poi finii la frase
"fine"
Perché non gli dici di Eddie Rich?
"perché no"
"hai d-detto q-qualcosa Rich?"
Avrei voluto urlargli tutto quello che mi passava per la testa in quei giorni, della foto, di Eddie e della strana sensazione che provavo a guardarlo negli occhi. Ma non ci riuscivo. Qualcosa mi impediva di dirglielo.
"No. Ti va di rimanere a pranzo?"

my dirty little secret  //Richie Tozier//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora