Si alzò in piedi e rimase un momento a osservare il corpo esanime di Friederika Krüger. Ora sembrava semplicemente una ragazzina, come se l'orrendo incantesimo che l'aveva trasformata in un mostro fosse stato finalmente spezzato.
Ma quella non era una favola. Non c'erano incantesimi da spezzare né fanciulle innocenti da salvare. La possessione demoniaca poteva essere debellata solo dalla fede e dalle fiamme e quella che giaceva ai suoi piedi era una strega. Non una vecchia megera che offre frutti avvelenati, ma una giovane donna che volontariamente aveva fatto entrare il maligno dentro di sé e che viveva per spargere la corruzione morale come una pestilenza tra le anime.
Fece scorrere lo sguardo sulla ragazza. Le gambe sottili, le terga esposte, la schiena che portava il segno della lama come fosse stato un ferro rovente. Le grazie che non erano più quelle innocenti di una bambina ma non ancora le forme piene di una donna.
Le labbra del Cacciatore si arricciarono in una smorfia di disgusto. Stando alle voci che l'avevano condotto lì la piccola Frieda doveva essere solo una di un nutrito gruppo di streghe. Quante giovani si erano date al mercimonio con le potenze infernali? E quanti uomini erano già caduti nella perdizione attraverso di loro?
Saul Klinge scosse la testa. No! Per quanto fin dall'alba dei tempi la natura semplice del maschio l'aveva indotto a cedere alle melliflue seduzioni della femmina, non poteva sminuire la colpa di chi si era lasciato corrompere.
Un gemito lo strappò dai suoi pensieri. Lanciò un ultimo sguardo alla fanciulla per assicurarsi che fosse priva di sensi. Sapeva cosa fare con lei. Poi si voltò verso l'uomo che giaceva in terra, morente ma non ancora morto.
«Aiutami,» Bär Krüger lo guardava disperato, «ti prego.»
Rinfoderò la spada corta e si poggiò la lama più lunga di traverso su una spalla avvicinandosi al moribondo che tendeva un braccio verso di lui come se stesse annegando e chiedesse di essere tratto in salvo.
«Stai morendo.» Osservò laconico il Cacciatore. «Non c'è salvezza per la tua vita, ma solo per la tua anima.»
Gli occhi del locandiere si fecero lucidi e l'uomo prese a singhiozzare come un infante. Klinge dovette frenare l'istinto di prenderlo a calci per quella odiosa dimostrazione di debolezza. Al contrario piegò un ginocchio per essergli più vicino e gli posò una mano sulla spalla.
«Ascoltami.» La sua voce cercava di essere rassicurante ma risultava comunque ruvida come legno non lavorato. «Ti rimane poco tempo ma puoi rimettere la tua anima nelle mani misericordiose di Dio.»
Krüger lo guardò attraverso le lacrime.
«È vero quello che ha detto tua figlia?»
L'uomo tirò su con il naso ma non rispose.
Klinge trasse un sospiro. «Il mio compito è portare il castigo di dio agli inqui, non il suo perdono,» lasciò le parole pesare nell'aria per un momento mentre sceglieva come proseguire, «ma in situazioni estreme ogni uomo devoto al Signore può amministrarne i sacramenti. »
Lo sguardo di Bär era privo di comprensione.
Il Cacciatore si chinò ancora di più su di lui. «Qualunque fedele può assolvere un uomo in punto di morte.» Il concetto sembrò penetrare la corazza di dolore e paura che avvolgeva la mente del locandiere. Klinge lo guardò fisso. «Se confessa i suoi peccati.»
Le lacrime rigarono ancora più copiose il volto lurido del moribondo, scavando solchi nello sporco, perdendosi nella barba irsuta. «Io... non volevo... non credevo...»
«La ragazza ha dunque detto il vero?»
L'uomo scoppiò in singhiozzi, una bava rossastra gli usciva dalla bocca mentre balbettava «Mi dispiace... mi dispiace...»
Saul Klinge ritirò la mano che gli teneva sulla spalla e si alzò in piedi abbassando la lunga spada. Come risposta gli era sufficiente.
Bär Krüger si sforzò di sollevare il viso verso di lui. «Assolvetemi...»
Il Cacciatore alzò gli occhi al soffitto, come se attraverso le travi potesse scorgere il cielo, poi lo riabbassò. Il suo sguardo percorse la lama bluastra ricoperta di rune e oltre la sua punta incontrò gli occhi spaventati del locandiere. «No.»
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HEXENJÄGER - Il Cacciatore di Streghe
HorrorGermania, diciassettesimo secolo, un piccolo villaggio circondato dalla grande foresta. Chi è l'uomo che giunge all'imbrunire portando con sé due spade? Qual è il suo nome? Quale la sua missione? E perché la locanda del paese è completamente deserta...