𝗍𝗐𝖾𝗇𝗍𝗒 𝗍𝗐𝗈

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Dopo il momento di passione che io e Yoongi ci eravamo concessi per la prima volta, abbiamo cominciato a frequentarci sul serio.
Ho scoperto che Yoongi è una macchina del sesso.
Non avevo mai visto questo suo lato.
So che è strano essere fidanzato con una persona che fino a qualche giorno fa ritenevi tuo fratello però quando sono con lui il mio battito accelera e nella pancia sento le farfalle nello stomaco.
Sono seduto nel divano e sento arrivare Yoongi.
"Che ne dici di andare a fare una vacanza,solo io e te."
Mentre me lo dice spalancò gli occhi e comincio tossire a causa dei pop corno andati di traverso.
"Una vacanza? I nostri genitori non si potrebbero fare qualche domanda strana." chiesi.
Yoongi si avvicina a me e mi da un bacio nel collo.
Lo respingo e gli do un bacio nelle labbra.
Mi stacco e riprendo il discorso.
"Voglio andare alle Hawaii oppure in America. Se andassimo in Italia? Ho sentito che a Londra."
Non finisco neanche la frase che Yoongi mi tappa la bocca con la sua mano che puzzava di formaggio a causa delle patatine che stava mangiando fino a due minuti fa.
"Andremo dove vuoi tu."
Non ho mai fatto un viaggio all'estero.
Gli unici che viaggiano nella nostra famiglia sono i nostri genitori.
"Non vedo l'ora. Quando partiremo?" chiedo entusiasto.
Mentre il ragazzo più grande cerca di rispondermi, sentiamo il campanello suonare.
"Vado io."
Mi alzo dal divano e apro la porta.
"Sei Jimin?"
Mi ritrovo davanti un uomo alto,pelato e con degli occhiali scuri.
L'ultima volta che ho aperto la porta mi sono ritrovato davanti mia madre, spero che questo non sia mio padre.
Mi incanto al pensiero quando lo sconosciuto mi porge un bigliettino.
"Tua madre, Soojin,si è sentita male. È in ospedale e voleva che ti dassi questo bigliettino con il suo numero di telefono. Recati subito in ospedale."
Neanche il tempo di rispondere che l'uomo misterioso se ne va senza neanche salutare.
Probabilmente mia madre l'avrà mandato qui per farmi sapere che fosse in ospedale.
Potevano chiamarvi attraverso il telefono invece di far venire un uomo spaventoso a casa mia.
Vado verso Yoongi preoccupato e senza dirgli niente mi metto le scarpe ed esco fuori dalla porta.
"Cosa è successo?"
Yoongi mi ha preso per il polso e,sinceramente,fa un po' male.
"Mia madre si è sentita male. Portami in ospedale." gli chiedo preoccupato.
Dopo dieci minuti siamo subito in ospedale e mi reco nel reparto di mia madre.
"Yoongi tu resta qua."
Il ragazzo annuisce e mi lascia la mano sudata dalla preoccupazione.
"Mamma."
Vado verso di lei e l'abbraccio.
Non la conosco ancora bene però non posso trasmetterle amore.
"Jimin,non sto molto bene. Molti anni fa mi hanno diagnosticato un tumore al seno che per fortuna guardi grazie ad un intervento. Stamattina ero in hotel e sono svenuta. Hanno paura che il tumore sia ritornato."
Comincio a piangere e ad abbracciarla.
"Jimin so che quello che ti starò per chiedere sarà un colpo forte per te. Per le cure dovrò ritornare a Tongyeong,dove sei nato e dove vivo attualmente. Vuoi venire con me?"
"Mamma."
"Puoi pensarci,tranquillo. Hai un mese di tempo. Puoi anche non venire e telefonarmi ogni volta."
Voglio stare con mia madre.
Non l'ho vista per tutti questi anni e,adesso che c'è l'ho a dieci centimetri di distanza, la mia voglia di starle vicino è alta.
L'unico problema è Yoongi. Non voglio lasciarlo da solo.
Tra due mesi comincerà l'università a Seoul,proprio vicino alla sua, vecchia e attualmente la mia,scuola superiore.
Da Seoul a Tonyeong ci sono 328 chilometri di distanza.
Non posso lasciare mia madre da sola.
Quando si è presentata davanti la mia porta mi ha raccontato che mio padre è scomparso due anni dopo la mia nascita.
E in tutto questo i miei altri genitori non sanno che Soojin mi abbia trovato.

𝐢𝐬 𝐭𝐡𝐢𝐬 𝐥𝐨𝐯𝐞?//𝗒𝗈𝗈𝗇𝗆𝗂𝗇Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora