Capitolo 4

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Mi svegliai verso le nove e mezza di mattina.
Rimasi a letto per un altra ventina di minuti per riflettere su cosa avevo da fare quel giorno.
È il mio compleanno..., pensai.
Me ne ero completamente dimenticata, e quella sera c'era la mia festa.
Mi alzai e mi infilati subito la tenuta; la doccia l'avrei fatta prima della festa.
Mi pettinati i capelli e scesi per fare colazione. Dormivano tutti.
Mi cucinai del porridge davvero disgustoso e andai ad allenarmi con il mal di stomaco.
Presi una balestra e cominciai a tirare frecce.
Jace entrò, ma non lo vidi subito, così tirai un'altra freccia e per poco non lo presi in faccia.
"Per l'Angelo!" gridai. "Oh...scusami, non ti avevo visto..." gli corsi incontro e lo abbracciai.
"Tranquilla, e comunque, sarebbe un onore essere colpito da te" mi disse guardandomi negli occhi. "Tanti auguri amore mio!"
"Grazie Jace" lo baciai velocemente.
Prese due spade e me ne porse una.
"Dai, vediamo cosa sai fare" mi stuzzicó.
"Ok" gli dissi io mettendomi in posizione d'attacco.
Attaccai prima io e lui si difese con una facilità estrema. Dopo un po' lui molló la spada. Si inginocchiò.
"Ti prego, abbi pietà di me!" mi disse ironicamente.
"Solo perché sei più forte di me non vuol dire che mi devi prendere in giro!" gli andai in contro e lo baciai.
"Ti amo"
"Ti amo"

Dopo l'allenamento andai da Izzy; aveva già cominciato a prepararsi per la mia festa nonostante mancassero delle ore.
"Che ci fai qui?" mi chiese mentre si metteva una maschera al carbone, nera come la pece.
"Non ne ho idea" le dissi, ed era vero, non avevo niente da fare in quel momento e allora ero andata da lei.
"Che ne dici se ora ti vai a fare una doccia? Dopo facciamo pranzo, ok?"
"Va bene" tornai in camera mia strofinandomi gli occhi per la stanchezza.
Penso che sposerò il mio letto, pensai.
Entrai nella doccia e mi lavai, uscii e mi asciugai i capelli.
Mi misi una tuta sportiva e scesi insieme a Jace per mangiare.
"A che ora comincia la festa?" gli chiesi.
"Verso le nove di sera, penso" mi rispose mentre scendeva me scale.
"Come, penso?" gli domandai perplessa.
"È Magnus che organizza tutto, ci chiamerà quando sarà tutto pronto" disse indifferente.
"Oh, fantastico"
Arrivammo in cucina, Izzy e Alec erano lì ad aspettarci.
Isabelle mi corse incontro e mi abbracció. "Tanti auguri amica mia!"
Alec mi fece un piccolo sorriso, subito dopo tornò serio e impassibile.
"Cosa c'è da mangiare?" chiesi affamata.
"Alec ha ordinato una pizza" mi disse Izzy.
Appena arrivò il cibo cominciammo a mangiare e a chiacchierare del più e del meno, com'erano andati gli allenamenti, cosa avevamo fatto...cose così.
Alec guardò il cellulare. "Magnus ci aspetta a casa sua alle nove e mezza"
Isabelle sembrava molto nervosa.
"Per l'Angelo! Devo ancora cominciare a preparare Clary" disse allarmata.
"Tranquilla Izzy, sono le tre" cercai di calmarla, ma lei non tradiva preoccupazione.
"Infatti! Clary, appena finiamo di lavare i piatti andiamo in camera mia e cominciamo" disse lei.
"Come vuoi"

Dopo aver sistemato in cucina io e Isabelle salimmo in camera sua.
"Ma come ti sei lavata i capelli Clary, con l'olio?" mi rimproverò lei.
"Ehm...direi di no" le risposi io arrossendo.
"Ok, te li lavo io i capelli" e due minuti dopo io ero inginocchiata davanti alla doccia con Izzy che mi palpava la testa con il suo shampoo.
Mi pettinó e asciugò i capelli, corse in camera mia a prendere il vestito, le scarpe e tutto il necessario per l'outfit della mia festa.
Io ero in accappatoio, Isabelle mi fece sedere su una sedia e cominciò a truccarmi. Mi mise un ombretto blu leggero sulle palpebre, del mascara e un filo di eyeliner. Per finire mi applicò un rossetto rosso come i miei capelli e mi aiutò a infilare il vestito.
"Ogni volta che lo vedo mi sembra sempre più bello!" mi disse.
Mi infilai la collana e le scarpe, Isabelle mi arricció i capelli.
Lei cominciò a prepararsi subito dopo aver finito con me, mentre io la restavo a guardare.
A dirla tutta ci abbiamo messo davvero tanto a prepararci, infatti tra una chiacchierata e l'altra erano arrivate le nove.
"Bene, possiamo scendere" Izzy era davvero stupenda, come sempre d'altronde.
Scesimo le scale (io con un po' di difficoltà per i tacchi) e trovammo Jace, Simon ed Alec ad aspettarci. Erano tutti e tre in smoking nero. Simon corse da Isabelle e la baciò, io guardai Jace che ricambiava il mio sguardo. Aveva un sorriso stampato in faccia. "La mia ragazza è stupenda. Non è vero Alec?" chiese al suo parabatai.
"Non c'è male" rispose lui con uno sguardo indecifrabile.
"Ti ringrazio" gli dissi.
Magnus ci aprì un portale dal suo loft e ci entrammo tutti.
Appena arrivammo, Alec diede un leggero bacio a Magnus che ci fece accomodare.
Era fantastico, c'erano musicisti, cibo e soprattutto bevande. Erano tutte alcoliche.
"Sai che io sono astemio, vero?" chiese Simon, sconcertato a Magnus.
"Oh, vedrai che dopo questa festa non lo sarai più" disse allora lui.
Mi avvicinai a Simon e lo abbracciai.
"Mi sei mancato" Simon non viveva in istituto, ma con la sua famiglia a Brooklyn, nonostante noi  non dovessimo stare separati per il nostro legame parabatai, ho comunque accettato la sua decisione di vivere con sua madre e sua sorella, ma viene comunque ad allenarsi regolarmente e alle missione.
"Anche tu Fray" mi disse in tono affettuoso.
Dopo una decina di minuti arrivarono mia madre e Luke, mi abbracciarono e cominciammo a mangiare snack e a bere.
Mi cantarono "Tanti auguri" e mangiammo la torta, era buonissima, al cioccolato, come piace a me.
Mamma e Luke mi regalarono un set di matite per dipingere, Izzy mi aveva già regalato il vestito e le scarpe, Alec e Magnus mi regalarono una collana molto carina, Simon uno dei miei libri preferiti e Jace un bellissimo anello con al centro una runa angelica.
Li ringraziai tutti e ricominciammo a divertirci.
Magnus si avvicinò. "Spero ti piaccia la festa, biscottino"
"È stupenda, come farei senza di te?" gli chiesi ridacchiando. Non mi sentivo più le gambe e ridevo senza motivo, probabilmente ero un po' sbronza.
"Me lo chiedo anch'io" mi disse allora lui, divertito.
Io, Jace e gli altri invitati facemmo qualche altro brindisi con lo champagne.
Il problema è il dopo...non mi ricordo più niente di quello che successe dopo.

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Spazio autrice

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