La casa da fuori era come se la ricordava, non era cambiata di una virgola. Solo il tempo l'aveva intaccata, consumandola negli spigoli come gli zigomi di una nonnina montanara. Gli sembrava di sentire ancora la voce di sua madre che lo chiamava dalla finestra perché era pronta la zuppa di legumi. Detestava la zuppa di legumi. Era ormai ora di pranzo e avrebbe voluto tanto mettere sotto i denti qualcosa da mangiare che non fosse il cibo sciapo della prigione. Bussò alla porta. Dopo qualche istante bussò di nuovo. Niente. La casa era vuota e la porta aperta. Spinse per aprirla e il suono stridulo che fece sembrò il lamento di un fantasma, strisciando e fermandosi a metà apertura come se fosse stata inchiodata. La casa non solo era disabitata ma lo era da tempo. Il pensiero che fossero entrambi morti diventò reale nella sua mente. La credenza della cucina conteneva ancora le pile di piatti impolverati, le sedie erano al loro posto come lo era il divano e la poltrona di suo padre. Il camino, il tappeto, il tavolino vicino al televisore. Forse proprio da quella tv i suoi vecchi furono tormentati dalle notizie del figlio, pensò. I giornali scrissero per settimane di quel fatto così grave accaduto in città e di oltre centomila dollari spariti nel nulla. In casa intanto, niente sembrava fuori posto. Tutto era così come lo avevano lasciato. Anche la borsa dei New York Yankees era ancora al suo posto? Fu interrogato a lungo in centrale e poi in prigione per sapere dove fossero finiti isoldi. Abrams sapeva di non aver parlato. Chopper fece lo stesso? Di certo Coyote non parlò. Non era a conoscenza del luogo del nascondiglio e venne giustiziato un mese dopo il suo arresto con una iniezione letale. Fu il solo condannato per omicidio. Avrebbe fatto i conti con il suo passato più tardi. La fame iniziò a farsi sentire. Aveva visto una tavola calda vicino al Ben's Market e decise di andarci, ma prima doveva recuperare dei contanti. Sapeva di essere sotto osservazione della polizia che voleva disperatamente recuperare i soldi rubati, quindi una gita nel deserto, pensò, non era di certo una cosa da fare. Decise di vendere la sua collanina d'oro nel piccolo negozietto gestito da una famiglia storica di rabbini: i Moasha. Avevano sempre vissuto a Tucson rilevando una attività di calzature ormai in fallimento, trasformandola in un banco dei pegni o qualcosa del genere. Da allora fu passata in consegna ai figli dei figli, o almeno così diceva il padre di Abrams. In pochi minuti concluse la trattativa e uscì dal negozio con quaranta dollari. Una miseria rispetto al suo valore reale, del resto non avrebbe potuto chiedere o pretendere di più. Arrivò davanti alla tavola calda e aprì la porta con un drin di campanellino. Un profumo di caffè e ciambelle di mela fritte lo avvolse come una coperta, si guardò intorno e prese posto in un tavolino libero. Sopra il lungo bancone erano esposte fette di torta, biscotti e un cartello con il menù dei piatti del giorno. La cameriera in divisa azzurra catturò la sua attenzione a tal punto che per un attimo dimenticò la fame. Era bella e giovane ed era una donna. Non ne aveva più vista una da vicino da molto tempo. Aveva i capelli castani ricci, gli occhi neri e un sorriso bello come il sole. Il suo petto poco sviluppato sosteneva un cartellino con inciso il suo nome, Emily. Abrams le ordinò una tazza di caffè, salsicce e uova strapazzate, fantasticando sul suo posteriore mentre si allontanava dal tavolo. Era ormai abituato ad aspettare ma l'attesa di quelle prelibatezze gli sembrò interminabile. Si mise a mangiare tutto, i gusti in bocca si mescolavano come una tavolozza di colore di un pittore, poi ordinò ancora caffè e una fetta di crostata alla frutta. Mentre stava per finire, osservò fuori dalla vetrina piena di adesivi del locale e vide un cartello stradale che indicava la direzione del cimitero. I suoi genitori potevano trovarsi li. Pagò e uscì in quella direzione. Il sole aveva ormai scaldato l'aria fresca delle ore precedenti e il pomeriggio era iniziato; con lui, anche la voglia di sapere quel che era successo dopo la sua incarcerazione.

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Sotto l'ombra del cactus
Mystery / Thriller[COMPLETA] Arizona, 1999. Un uomo appena uscito di prigione,deve fare i conti con il suo passato, o con quel che ne rimane. Dei soldi nascosti, vecchie conoscenze e un cactus, fanno da contorno ai fatti di questo racconto. Un thriller dai risvolti i...