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La sua ricerca era finita. I suoi genitori non erano morti o per lo meno non a Tucson o nelle vicinanze. Riflettendoci, sarebbe stato informato anche in prigione della loro dipartita o di quella di uno solo dei due. Queste cose non si negano neanche al peggiore dei criminali, pensò. Ma allora dove erano finiti? La casa era disabitata e gli oggetti al loro posto sembravano fare da spettatori alla più rocambolesca delle fughe, oppure erano semplicemente andati via per la vergogna di avere un figlio come lui? Anche questo era possibile. Chopper invece era morto. Non sapeva in che modo poteva essere successo. In cella gli era giunta voce di un suo trasferimento dalla prigione di Phoenix a quella di Yuma, poi aveva perso i contatti con lui. Chopper doveva scontare più anni di Abrams per l'aggravante di possesso di arma da fuoco durante la rapina. Presumibilmente morì in prigione dove la vita non è proprio una passeggiata. Le risse e le aggressioni sono all'ordine del giorno, spesso sono violente e sanguinose, a volte mortali. Il cimitero stava ormai per chiudere i battenti e quella visita aveva rivelato una verità del tutto inaspettata. Uscì oltrepassando il grande cancello, poi verso il market per comperare qualcosa per la cena. Non aveva molti soldi con se ma potevano bastare. Le giornate si erano accorciate notevolmente rispetto al mese precedente ed il cielo stava per accendersi di un rosso arancio che ormai aveva dimenticato. Per qualche istante si fermò ad ammirarlo.

Adesso era un uomo libero.

Nel market comprò del pane, uova, delle scatole di fagioli, dei fiammiferi, latte e birra. Di certo non era niente di che pensò, del resto poteva permettersi solo quello. Rientrò nella casa ormai quasi completamente avvolta dall'oscurità, recuperò dal cassetto della cucina delle candele usate, le accese insieme al camino con la poca legna rimasta sotto di esso. Le ombre ondeggianti create dal fuoco lo fecero sentire meno solo in quella casa. Le camere da letto erano infondo al corridoio dopo il soggiorno ma il grande divano sarebbe stato un'ottima alternativa per quella notte. Dopo aver cenato con del pane e dei fagioli direttamente dal barattolo, continuò a curiosare per casa. Sua madre era sempre stata una donna ordinata. Le coperte piegate, i bicchieri allineati e tutte quelle cose messe lì con criterio lo dimostrava anche dopo molti anni. Nei cassetti della credenza c'erano oggetti apparentemente inutili ai suoi scopi; un blocchetto di carta ingiallito, una matita, un tappo di sughero, cucchiai, spago e altre cose sparse qua e la. In realtà nemmeno Abrams sapeva cosa stava cercando e dove cercare. Pensò che tornare l'indomani alla tavola calda poteva essere una buona idea, per il semplice fatto che qualcuno poteva avere informazioni sui coniugi Mitchell e sui loro spostamenti. Per la borsa nel deserto avrebbe dovuto aspettare ed agire nell'oscurità. Si stese sul divano impolverato, coprendosi con una coperta marrone trovata in una camera da letto, stappò l'ennesima birra bevendone una grande boccata e guardando il fuoco scoppiettare, si addormentò.

Sotto l'ombra del cactusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora