Capitolo 1

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-Siamo ancora in tempo comunque-

Non posso impedire che un sorrisetto mi affiori sulle labbra mentre Michael, accanto a me, distoglie leggermente gli occhi dalla strada inviandomi uno sguardo supplicante.

-Questo è fuori discussione- tuona Tracy dai sedili posteriori

Sento distintamente il suo enorme e vaporoso abito viola frusciare (Armani, sicuramente) e dopo qualche secondo il suo visetto lentigginoso fa capolino.

Fulmina il ragazzo con lo sguardo e lui sbuffa.

-Oh guardate, un McDonald's proprio a cento metri da qui- tenta

-Michael Hitchinson non provarci neanche!- sbotta lei

Vedo la sua mascella irrigidirsi, ma si trattiene continuando a guidare.

Svolta a destra e la villa degli Anderson si mostra imponente e luminosa, con tanto di fontane accese.

Michael ferma l'auto davanti alla grande scala d'ingresso e scendiamo.

Lancia le chiavi al ragazzo che prontamente va a parcheggiare la decappottabile mentre Lucas Anderson ci viene incontro con un sorriso e le braccia spalancate.

Patetico.

-Signor Hitchinson la sua auto è impossibile da confondere- esclama dandogli una pacca sulla spalla -suo padre come sta?- chiede subito

Michael fa una smorfia, come ogni volta che viene nominato il padre.

-Sta bene, si è raccomandato di salutarla- In risposta l'altro batte le mani contento, dopo di che si volta verso di me.

Mi attraversa con lo sguardo e percepisco immediatamente il braccio di Michael che mi circonda la vita.

-Signorina Addens sempre meravigliosa- si esibisce in un baciamano che non ha nulla di confortevole

Rispondo con un breve cenno del capo ma lui non si arrende e torna alla carica.

-Mi è stato riferito che i suoi studi alla NYU procedono per il meglio- sorride lascivo -come vuole suo padre- aggiunge

-Naturalmente. Il meglio per il meglio - replico

Si irrigidisce e una smorfia appare sul suo viso.

Lo supero e salgo le scale con il braccio di Michael che ancora mi sostiene.

-Sei in forma mon chérie - mormora e gli sorrido in risposta mentre Tracy mi affianca scoccandomi un'occhiata di rimprovero

-Sarà una lunga serata- commenta poi facendomi ridere

Entriamo nella grande sala del ricevimento e sono già stufa.

Persone, tante, perlopiù inutili, musica stridente e monotona di sottofondo; abiti che sembrano uova di pasqua e un buffet colmo di tartine e champagne.

Lasciamo i soprabiti all'ingresso e proseguiamo.

-Ci ubriachiamo con lo champagne?- propone Michael indicando con un cenno della testa il sommelier che versa nei calici il liquido ambrato

-Ci sto- mi arrendo

-C'è Meredith! Vado subito a salutarla!- esclama Tracy scomparendo in pochi secondi tra la calca di persone

-Non ti sembra un po' strana ultimamente?- mi domanda Michael mentre afferriamo i calici

-Sì, l'ho notato- mormoro guardandomi intorno -sarà per sua madre-

-O per la sua coscienza- ribatte lui

Gli mando un'occhiata di traverso.
I rapporti tra Michael e Tracy non sono mai stati idilliaci, il fatto che lei sia andata a letto con l'ormai ex ragazzo del primo non ha sicuramente migliorato la faccenda.

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