//Nathan
-Allora Nathan- mormora Hitchinson -che ci fai qui?- mi chiede
Vorrei fargli presente di non avergli concesso il permesso di darmi del tu, ma dalla sua faccia è palese che lo abbia fatto apposta.
-Devo parlare con Margot- sottolineo il nome della ragazza e un'espressione infastidita compare sul suo volto.
-Ti ha già detto tutto ciò che sa- replica freddamente
-Come fai a saperlo?- chiedo sorridendogli
-La conosco-
-Allora magari dovrei parlare con te, Michael?- gli domando
Assottiglia lo sguardo e mi indica il posto davanti al suo.
-Parliamo- risponde incrociando le braccia al petto
Mi siedo e lo guardo.
-Quali erano i tuoi rapporti con Tracy Davies?-
Dritto al punto, bravo Nathan.
-Eravamo amici, la conosco ormai da un paio di anni-
-Come vi siete conosciuti?-
-Suo padre è entrato in affari col signor Addens, il padre di Margot, così loro si sono avvicinate e l'ha presa sotto la sua ala protettiva-
Non posso fare a meno di notare il sarcasmo velato nelle sue parole.
-Nessun tipo di astio tra voi?-
Mi guarda e capisco immediatamente che lui sa che io so.
E io so perché Meredith Sanders ha cantato come un uccellino, subito dopo averci provato spudoratamente con me.
-Niente di serio. E' stata con il mio ex ragazzo, sono passati ormai dei mesi, non mi interessa più da molto-
-Sicuro?- -Sì-
-E perché non me lo hai detto subito?- insisto
-Non mi sembrava rilevante- ammette e pare sincero
-Dove eri nel momento in cui Tracy è morta?-
-Te l'ho già detto, ero con Margot- mormora
-Risposta sbagliata- replico sogghignando -Margot mi ha detto che eri con un amico di tuo padre- continuo
Si gratta la nuca e sospira.
-Non è così-
-E dove eri?-
-Io mi vedo con una persona, ero con lei. Margot non lo sa, volevo parlargliene ma le cose mi sono sfuggite di mano- ammette
Mi irrigidisco.
-Quindi suppongo tu non glielo abbia detto per non ferire i suoi sentimenti- dico e non posso controllare il tono leggermente disgustato
Tradirla sotto al suo naso e poi dormirci insieme la sera stessa.
-Cosa?- chiede confuso guardandomi -perché dovrebbe ferire Margot?-
-Voi due- indico la camera da letto nella speranza che capisca e lui in risposta scoppia a ridere
-E' come se fosse mia sorella, la conosco da un'eternità- risponde scuotendo la testaAlzo un sopracciglio e lui mette le mani avanti.
-Ammetto che la scena di prima poteva essere fraintendibile ma no, non è come pensi. Avevo bisogno di stare con la mia famiglia, e lei è l'unica a farne parte- risponde
-Perché non glielo hai detto?-
-Ha tanti problemi, non volevo farle carico anche delle mie stupide avventure, soprattutto se queste mi creano non pochi problemi con la società a cui appartengo-
-Capisco- mormoro
//Margot
Dopo una doccia veloce cerco di rendermi presentabile, ma quando mi guardo bene allo specchio capisco che il trucco non è riuscito a sistemare le pesanti occhiaie.
Sbuffando lego i capelli in una treccia bassa e indosso un paio di jeans e una camicetta.
Prendo la borsa ed esco dalla stanza, ciò che vedo mi lascia a dir poco sorpresa.
Michael e Nathan parlano e ridono.
Ridono insieme.
Mi prendo qualche secondo per osservare l'agente e deve accorgersene perché volta la testa verso di me e mi sorride alzandosi.
-Ti piace ciò che vedi?- sogghigna
-Ho visto di meglio, Nathan- replico e lui ridacchia
Michael scuote la testa con un mezzo sorriso sulle labbra.
-Rimani quanto vuoi, spero di tornare per l'ora di pranzo- gli dico mentre indosso la giacca
-Ci vediamo quando torni, non credo di avere voglia di andare dai miei- risponde
Annuisco e faccio cenno all'altro di andare.
-Beh ci vediamo- lo saluta il mio amico
L'agente alza la mano della sua direzione e sparisce oltre la porta d'ingresso.
Lo seguo e quando entriamo in ascensore cala uno strano silenzio.
-Non era con un amico di suo padre- dice dopo poco
Cerco di non mostrarmi sorpresa, ma lo sono.
Mi ha mentito.
-Suppongo vorrà raccontartelo lui- continua
-Quindi ha un alibi?- domando
L'importante è che gli succede nulla.
A prescindere.Rimane interdetto e mi guarda
-Non dovresti farmi questa domanda- dice e nel suo tono sento un leggero rimprovero
Mi giro completamente verso di lui.
-Ma te la sto facendo- lo guardo negli occhi
-Ce l'ha. E tu?- mi chiede
Sorrido leggermente ma non rispondo ed esco dall'ascensore.
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Stoned
Teen FictionMargot Addens ha due obiettivi nella vita: terminare gli studi in Legge alla NYU e diventare indipendente da suo padre. I suoi piani vengono spazzati via dopo che una persona vicina a lei viene brutalmente uccisa. Nathan Johnson fa parte del distre...