//Margot
Non sento Nathan per circa due settimane.
L'ho intravisto al funerale di Tracy, vicino alla sua auto, ma se ne è andato senza neanche un saluto.
Tutto sembra tornare alla normalità, o quasi: riprendo l'Università e le lezioni mi tengono occupata, non mi danno quasi mai modo di pensare.
Se non fosse che la sera, quando torno a casa, mi ritrovo sola nel mio appartamento e allora i pensieri tornano a galla e rischiano quasi di farmi soffocare.
Così mi tengono impegnata, più che posso.
Quando non ho lezione esco con Michael o con altre persone.
La sera cerco di uscire e un paio di volte mi sono portata qualcuno a casa, qualcuno che è stato cacciato subito dopo il sesso, perché alla fine si è trattato solo di quello, puro e semplice sesso.
E' venerdì sera e Michael ha deciso di portarmi in un locale piuttosto in voga, lo Shattles.
-Ecco qua mon chére- grida passandomi l'ennesimo drink
Ho perso il conto delle cose che ci siamo scolati nel privé, adesso ce ne stiamo seduti, a ridere e bere.
Rido e lo bevo in pochi sorsi, dopo di che mi alzo in piedi cercando di abbassarmi il misero tubino nero sulle cosce.
La testa mi gira, ma non riesco a togliermi il sorriso dalle labbra.
E' così bello non capire.
-Andiamo a ballare- gli grido cercando di sovrastare la musica
Annuisce, prende in mano la bottiglia di Vodka e scendiamo in pista.
Sono euforica mentre ballo, Michael mi versa la vodka in bocca e ride mentre alza le braccia al cielo.
Continuo a muovermi anche quando sento un paio di braccia circondarmi da dietro.
Mi volto e mi trovo davanti un bel ragazzo, alto, con i capelli mori e gli occhi verdi che, forse per l'alcol in corpo, sembra che brillino.
Mi sorride ed è bello.
-Sei bellissima- mi mormora all'orecchio e non posso fare a meno di ridere.
Dopo una manciata di minuti ci ritroviamo nel privé, io a cavalcioni su di lui, con il vestito leggermente alzato.
Sento le sue mani ovunque, la sua bocca accarezza la mia.
Mi bacia sul collo e gemo.
-Vieni a casa mia- mugola sulla mia spalla
-Andiamo da me- replico e lo bacio di nuovo.
Ci alziamo e mentre torno da Michael continua a baciarmi il collo.
Lo trovo attaccato a Jake e sorrido ad entrambi.
-Io vado a casa- gli dico indicando il ragazzo dietro di me
Lui mi fa l'occhiolino e indica con un cenno della testa Jake.
-Ci sentiamo domani- mi dice
Usciamo in fretta e saliamo sul taxi, mentre cerca in ogni modo di togliermi gli slip, facendomi ridere.
Quando arriviamo ed entriamo chiudo la porta alle mie spalle e lo vedo togliersi la giacca con aria sorpresa.
-Sei ricca- esclama
Ridacchiando mi tolgo i tacchi e mi chino per slacciargli la cintura.
-Ricca e vogliosa- replico e lui geme
Mi prende in collo baciandomi e in pochi secondi siamo sul letto.
Non c'è più fretta.
/
Mi risveglio sentendo qualcosa sfiorarmi il viso.
Mugugno infastidita e quando apro gli occhi mi ritrovo il sorriso sbarazzino del ragazzo che ho portato a casa la sera prima.
Mi sfiora la spalla e quando sento un brivido capisco di essere nuda.
E anche lui lo è.
-Credo di non sapere il tuo nome- mormora con voce roca
-Potrei dire lo stesso di te- replico
Sorride.
-Sono Luke. E tu?-
-Margot- rispondo ancora intontita
Si porta sopra di me.
E' decisamente nudo.
-Ricordi cosa mi hai detto ieri sera?- sussurra baciandomi sul collo
Mugugno un 'no' poco convinto.
-Che sei ricca...e vogliosa- dice continuando la sua discesa
Impreco e lui ridacchia facendomi venire la pelle d'oca.
Potrei valutare l'opzione di comprarlo.
Così, per sfizio.-Ora io ti rispondo- un bacio sulla pancia e scende ancora -non sono molto ricco, ma voglioso sì-
Lo tiro su e lo bacio, capovolgendo poi le posizioni.
Che sciocco.
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Stoned
Teen FictionMargot Addens ha due obiettivi nella vita: terminare gli studi in Legge alla NYU e diventare indipendente da suo padre. I suoi piani vengono spazzati via dopo che una persona vicina a lei viene brutalmente uccisa. Nathan Johnson fa parte del distre...