Capitolo 9

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//Margot

Non sento Nathan per circa due settimane.

L'ho intravisto al funerale di Tracy, vicino alla sua auto, ma se ne è andato senza neanche un saluto.

Tutto sembra tornare alla normalità, o quasi: riprendo l'Università e le lezioni mi tengono occupata, non mi danno quasi mai modo di pensare.

Se non fosse che la sera, quando torno a casa, mi ritrovo sola nel mio appartamento e allora i pensieri tornano a galla e rischiano quasi di farmi soffocare.

Così mi tengono impegnata, più che posso.

Quando non ho lezione esco con Michael o con altre persone.

La sera cerco di uscire e un paio di volte mi sono portata qualcuno a casa, qualcuno che è stato cacciato subito dopo il sesso, perché alla fine si è trattato solo di quello, puro e semplice sesso.

E' venerdì sera e Michael ha deciso di portarmi in un locale piuttosto in voga, lo Shattles.

-Ecco qua mon chére- grida passandomi l'ennesimo drink

Ho perso il conto delle cose che ci siamo scolati nel privé, adesso ce ne stiamo seduti, a ridere e bere.

Rido e lo bevo in pochi sorsi, dopo di che mi alzo in piedi cercando di abbassarmi il misero tubino nero sulle cosce.

La testa mi gira, ma non riesco a togliermi il sorriso dalle labbra.

E' così bello non capire.

-Andiamo a ballare- gli grido cercando di sovrastare la musica

Annuisce, prende in mano la bottiglia di Vodka e scendiamo in pista.

Sono euforica mentre ballo, Michael mi versa la vodka in bocca e ride mentre alza le braccia al cielo.

Continuo a muovermi anche quando sento un paio di braccia circondarmi da dietro.

Mi volto e mi trovo davanti un bel ragazzo, alto, con i capelli mori e gli occhi verdi che, forse per l'alcol in corpo, sembra che brillino.

Mi sorride ed è bello.

-Sei bellissima- mi mormora all'orecchio e non posso fare a meno di ridere.

Dopo una manciata di minuti ci ritroviamo nel privé, io a cavalcioni su di lui, con il vestito leggermente alzato.

Sento le sue mani ovunque, la sua bocca accarezza la mia.

Mi bacia sul collo e gemo.

-Vieni a casa mia- mugola sulla mia spalla

-Andiamo da me- replico e lo bacio di nuovo.

Ci alziamo e mentre torno da Michael continua a baciarmi il collo.

Lo trovo attaccato a Jake e sorrido ad entrambi.

-Io vado a casa- gli dico indicando il ragazzo dietro di me

Lui mi fa l'occhiolino e indica con un cenno della testa Jake.

-Ci sentiamo domani- mi dice

Usciamo in fretta e saliamo sul taxi, mentre cerca in ogni modo di togliermi gli slip, facendomi ridere.

Quando arriviamo ed entriamo chiudo la porta alle mie spalle e lo vedo togliersi la giacca con aria sorpresa.

-Sei ricca- esclama

Ridacchiando mi tolgo i tacchi e mi chino per slacciargli la cintura.

-Ricca e vogliosa- replico e lui geme

Mi prende in collo baciandomi e in pochi secondi siamo sul letto.

Non c'è più fretta.

/

Mi risveglio sentendo qualcosa sfiorarmi il viso.

Mugugno infastidita e quando apro gli occhi mi ritrovo il sorriso sbarazzino del ragazzo che ho portato a casa la sera prima.

Mi sfiora la spalla e quando sento un brivido capisco di essere nuda.

E anche lui lo è.

-Credo di non sapere il tuo nome- mormora con voce roca

-Potrei dire lo stesso di te- replico

Sorride.

-Sono Luke. E tu?-

-Margot- rispondo ancora intontita

Si porta sopra di me.

E' decisamente nudo.

-Ricordi cosa mi hai detto ieri sera?- sussurra baciandomi sul collo

Mugugno un 'no' poco convinto.

-Che sei ricca...e vogliosa- dice continuando la sua discesa

Impreco e lui ridacchia facendomi venire la pelle d'oca.

Potrei valutare l'opzione di comprarlo.
Così, per sfizio.

-Ora io ti rispondo- un bacio sulla pancia e scende ancora -non sono molto ricco, ma voglioso sì-

Lo tiro su e lo bacio, capovolgendo poi le posizioni.

Che sciocco.

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