//Margot
Mi cambio e mi guardo allo specchio.
I capelli sono fottuti, così li lego in una coda alta e cerco di sistemare quel poco trucco che mi ero messa.
Quando esco lo trovo seduto sul divano con fascicoli sparsi intorno.
Mi sorride appena prendo posto accanto a lui e vedo il suo sguardo indugiare sulle gambe lasciate scoperte.
-Questa lista?- chiedo divertita
-Oh sì certo- mi passa due fogli con una colonna di nomi ciascuno.
-D'accordo, mettiamoci al lavoro- borbotto sedendomi a terra e poggiandomi al piccolo tavolino al centro.
Prendo una penna e gli leggo a voce alta il primo nome cercando di fare memoria locale.
Dopo quasi un'ora non siamo ancora giunti a nulla., anche se c'è un nome che continua a risuonarmi in testa: Logan Carson.
Boh.
-Pausa?- mi chiede stiracchiandosi
Mi stropiccio gli occhi e annuisco mentre lui si alza e sparisce in cucina.
Torna qualche minuto dopo con due calici e una bottiglia di vino.
-Vuole farmi ubriacare agente?- gli chiedo sedendomi sul divano
Lui ride e mi passa un bicchiere per poi sedersi accanto a me.
Mi versa il vino e non posso non notare il modo in cui mi guarda che mi fa salire piacevoli brividi lungo la spina dorsale.
//Nathan
Al secondo bicchiere le dico che è bella, come nessun'altra può essere.
Al terzo mi poggia una mano sul petto e inizio a non capire più nulla e a sentire i pantaloni stringere.
Al quarto la vedo troppo vicina a me, sento il suo respiro sulla pelle perciò poso i calici sul tavolo e la bacio, con urgenza.
Nel momento esatto in cui poso le labbra sulle sue sento una scossa addosso che mi porta a tirarla più vicina, a sedere a cavalcioni su di me.
Sento lo stomaco in subbuglio e il desiderio di lei è impellente.
Dio, è come un frutto afrodisiaco.
Il sapore che ha, con un retrogusto di vino; il suo profumo e la sua voce, che geme mentre le bacio il collo.
Sento le sue piccole mani farsi strana sotto la mia maglietta e sfiorarmi la pelle.
Potrei morire in questo istante e saprei di aver scelto il modo più delizioso per farlo.
Le sfilo la felpa e rimane con i miei pantaloncini e un reggiseno bianco.
E' meravigliosa.
-Nathan- mi richiama
Alzo gli occhi dal suo petto e la guardo
La coda le si è sciolta, le labbra rosse e lo sguardo offuscato.
Impreco e la bacio nuovamente.
-Toglila- mugugna strattonando la mia maglietta
La sfilo per poi tornare a baciarla.
Con un colpo di reni mi alzo, tenendola in collo mentre lei scende a torturarmi il petto.
Appena varco la soglia della mia stanza mi rimprovero di non averla messa in ordine, ma quando scende e mi sfila i pantaloni il pensiero viene accantonato velocemente.
Mi sdraio sul letto portandola sopra di me mentre la imito, lasciandola con la biancheria.
E' la creatura più bella che abbia mai visto.
Soffoca una risatina prendendo in mano un paio di mutande con topolino, regalo di mamma.
La bacio ancora e ancora e ancora.
Una droga.
-Stiamo per...- mormorò quando le tolgo il reggiseno
Oddio.
-Fare dell'ottimo sesso?- chiede con un sorrisetto
Strattona i miei slip con prepotenza e la aiuto a togliermeli mentre il mio desiderio di lei diventa ancora più evidente.
-Vuoi fermarti?- le domando
Quando si china scendendo in luoghi ignoti gemo incontrollatamente.
Direi di no.
-E tu?- mormora
Porca puttana.
-Mai-
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Stoned
Teen FictionMargot Addens ha due obiettivi nella vita: terminare gli studi in Legge alla NYU e diventare indipendente da suo padre. I suoi piani vengono spazzati via dopo che una persona vicina a lei viene brutalmente uccisa. Nathan Johnson fa parte del distre...