3. Esci da casa mia!

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L'ultimo venerdì sera prima dell'inizio del semestre autunnale alla Brown.

L'ultimo venerdì sera che offre l'opportunità di divertirsi.

L'ultimo venerdì sera libero fino alle vacanza invernali.

L'ultimo venerdì da passare con la nuova ragazza di Quent. Sì, esatto: ragazza. A quanto pare le cose tra loro stanno iniziando ad ingranare.

Mi sistemo meglio gli shorts prima di uscire dal bagno. Ho la sensazione che sarà anche l'ultima volta in cui potrò indossare dei pantaloncini per uscire la sera; non siamo più in estate, e la sera si sente il cambiamento di temperatura.

<<Questa sera dobbiamo dare il massimo, e anche cercare di far lasciare Quent con quella>>, ridacchio entrando in soggiorno, aspettando una risposta da Lottie.

<<Lottie?>>

<<Sono in camera. Corri! SOS!>>, sbraita dalla sua camera.

Attraverso il corridoio più veloce di quando una ragazza vuole schiaffeggiarmi perché ho baciato il suo ragazzo. Spalanco la porta e mi fiondo dentro alla stanza, dove mi aspetto di trovare Lottie in una pozza di sangue, ma in realtà la trovo in piedi davanti allo specchio con un paio di occhiali da sole in una mano e un altro paio identico nell'altra mano.

<<Oh, sei qui, fantastico>>, mi viene incontro correndo con dei tacchi ai piedi che sono più alti di me.

<<Hai bisogno?>>, le chiedo con un tono preoccupato; anche se ho già paura della risposta.

<<Allora,- sospira -, ho bisogno di un consiglio: secondo te, sono più adatti questi paia di occhiali da sole rosso magenta oppure questi color carminio?>>

<<Carmine? Cosa c'entra il portiere del nostro palazzo?>>

<<Carminio, rosso carminio. Non Carmine il portiere.>>, precisa lei, spazientita.

<<Be', questi sono più carini. Però non so a cosa ti servono dato che fuori è buio, e penso che neppure in discoteca ti serviranno>>, rido uscendo esasperata dalla stanza. Mi segue in salotto.

Penso sia proprio ora di trovare un terzo coinquilino, almeno Lottie può torturare lui.

<<Aelyn devi darmi una risposta sincera>>, ringhia seguendomi per tutta la stanza con i due paia di occhiali.

<<Si da il caso che io te l'abbia già data: portarsi degli occhiali da sole in una discoteca a mezzanotte è una cosa inutile.>>, ribadisco senza neppure voltarmi verso di lei.

<<Fra cinque minuti Quent e quell'idiota della sua ragazza->>

<<Intendi Nora?>>, interviene.

<<Esatto. Comunque saranno qui a momenti, e giuro su mia nonna che se ti porti anche quegli occhiali ti lasciamo qui!>>

Annuisce.

<<Ma tua nonna non è morta?>>, domanda mentre si veste.

<<Dipende da quale. Sono sicura che una delle due è ancora viva, solo non ricordo quale. Forse nonna Isabel; dovrei farle uno squillo.>>, gesticolo in aria come una pazza.

<<Quella viva si chiama Jennifer, nonna Isabel è mia nonna!>>, scoppia a ridere scuotendo il capo testa.

E' strano sentirla ridere.

L'ha fatto più raramente da quando Damen... be' da quando lui non c'è più.

Fra Lottie e Damen c'è sempre stato qualcosa, sin dal primo istante in cui in si sono incontrati. Io e Quent abbiamo sempre cercato di indagare su di loro, ma non abbiamo mai avuto delle prove concrete che fossero più che semplici amici.

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