Pioveva a dirotto. Pioveva sui tetti, sulle strade, sui cruscotti delle macchine... Pioveva sul mio viso già bagnato dalle lacrime salate. Perché nessuno mi credeva? Perché nessuno voleva ascoltarmi? Sembravo veramente così folle? Come facevano a non capire che io l'avevo visto... io c'ero stata, lo avevo vissuto!
Volevo strapparmi i capelli, strapparli e poi bruciarli, oppure bruciare la mia pelle. Volevo prendere un coltello e ficcarmelo nel petto, rigirarlo nella carne, nel profondo del cuore. Volevo buttarmi giù, giù da un ponte, da una torre o dal decimo piano di un edificio. Volevo fare qualsiasi cosa, qualunque disperata azione mi portasse ad estinguere i miei pensieri. Perché era andato tutto storto? Com'era potuto succedere?
Di quel giorno ricordo poche cose: la pioggia, la luna piena e... una cabina telefonica. Quella cabina telefonica rossa in una delle larghe vie di Londra, messa lì a disposizione dei turisti. E io, accovacciata sotto la cornetta del telefono ormai in disuso, con la schiena contro la parete fredda e la testa nascosta tra le braccia. Poi, una voce debole. Infine, un paio di occhi color nocciola.
Copertina by Skadegladje 🖤
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Endline
FantasyAngelica è sempre stata una ragazza un po' strana, spesso fraintesa dagli altri. Fa, pensa e dice cose fuori dal comune, cose che nessuno si aspetterebbe da una ragazza dagli occhi così dolci. Poi, un giorno, incontra Evalyn... e qualcosa di inspieg...