2. quindi, qual è il problema?

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Era il peggior quasi sedicesimo di tutto il regno.
《Vogliono uccidere mio padre e non posso impedirlo. Non possono farlo nemmeno le guardie o i miei genitori, figuriamoci una ragazza che non sa fare niente come me.
Ma perché? È questo che non capisco. Forse per il potere? Per il denaro? Per scopi politici? Forse papà ha fatto qualcosa che non doveva fare.》
Lilly pensava a quello che sua madre le aveva detto a colazione mentre passeggiava per le strade affollate del paese. Il cielo celeste senza nuvole era in contrasto con i pensieri temporaleschi della ragazza.
《Oggi potrebbe essere l'ultimo giorno da "bambina felice", devo crescere e affrontare questa realtà, ma è difficile!》
-Non voglio!- aveva involontariamente urlato. Tutti la guardarono mentre le scendeva una lacrima che cercava di ritirare dentro.
《L'ultimo giorno insieme.》
-Scappa!- gridò una bambina,
-Corri, c'è l'uomo paglia!-
-Forza, corri!- urlarono altri bambini mentre le prendevano il braccio quindi lei si mise a correre, fuggendo da questo fantomatico "uomo paglia".
-Eccolo!-
-Sta venendo, attenti!-
Lilly si voltò e inciampando fece cadere alcuni bambini.
-Oh scusate ragazzi- disse con un velo di tristezza, ripensando ancora a suo padre. Quei bambini giocavano così allegramente che per un attimo la coinvolsero del tutto, fu come un salto nel tempo. Era quasi strano considerare che fino alla sera prima anche lei avrebbe potuto essere come quei bambini, allegra e spensierata. Mentre si rialzavano il malvagio uomo paglia li raggiunse. I bambini erano sia spaventati sia divertiti da quell'essere perché erano stati proprio loro ad impagliarlo. Quando fu davanti a loro, il mostro gettò il carico di paglia restante del suo carretto sopra di loro come vendetta.
-Ha! Ora vediamo chi è il bambino impagliato qui!-
-Sempre tu- rise una bambina a quella risposta suggerita da Lilly.
-Ma come ti permetti piccola...- l'uomo paglia sollevò la gamba che secondo lui era della bambina dispettosa ma con molta sorpresa scoprì che apparteneva ad una ragazza.
-Scusami? Potresti lasciarmi la gamba?- chiese ironicamente lei cercando di tirar fuori la testa.
-Lilly! Cioè principessa Heilyn, scusami- si corresse subito arrossendo l'uomo paglia.
-Principessa?- i bambini sorpresi uscirono da quel mucchio di paglia e il nostro uomo paglia si ripulì.
I bambini non l'avevano riconosciuta con quel modesto vestito e il velo sulla testa, abiti per confondersi tra i popolani.
-Cedric! Ma, ma che sorpresa!- balbettò Lilly e si sistemò i capelli imbarazzata.
-I...io non pensavo... insomma, che tu... Oh meglio che ci siamo incontrati, volevo augurarti buon compleanno!-
-Cosa? Allora buon compleanno principessa!- le urlarono i bambini.
-Beh, grazie. Non, non sapevo che te ne saresti ricordato...anche se in realtà è domani- imbarazzata Lilly abbassò un po' lo sguardo, poi la sua espressione cambiò improvvisamente.
-C'è qualche problema?-
-Uhm, no niente- rispose con la testa ancora bassa.
-Ne sei sicura?-
-In realtà non lo so- confessò.
Intanto i bambini se n'erano andati, correndo e giocando verso la piazza.
-Vuoi fare una passeggiata Lilly?-
-Va bene- rispose mentre il ragazzo le metteva il braccio al collo e lei arrossiva.
Camminarono per un po' fino al lago vicino alle montagne, non troppo lontano dal castello, ma la ragazza era molto silenziosa.
-Che bel sole! Sarai fortunata a festeggiare il compleanno se anche domani sarà una giornata magnifica come questa!-
-Già.-
‐Anche questo posto è magnifico, non credi?-
-Forse.-
-Quindi, qual è il problema?- chiese dolcemente ma non ottenne risposta. -Beh magari è il fatto che stai crescendo, devi iniziare ad essere più adulta, ad assumerti delle responsabilità, fare scelte difficili.-
-Non è quello- affermò lei.
-Allora cosa? Dimmi, c'è qualcuno che ti tratta male, che magari ti minaccia o vuole farti qualcosa di brutto?-
-Non a me, a mio pa...- sussurrò Lilly mentre iniziava a piangere e Cedric cercò di consolarla.
-Minacciano tuo padre e forse... vogliono uccidere il re?- esclamò sorpreso.
-Si ma è un segreto, nessuno deve saperlo-
-Ho capito. Prometto che farò tutto il possibile per aiutarti.- Lei ancora piangeva ma ora era un po' più felice: era davvero grata di avere l'appoggio di Cedric, era un ragazzo fantastico.
-I...io, Cedric, Grazie- riuscì a dire solo queste parole e lo abbracciò su quello sfondo naturalistico, che rendeva la scena magica e romantica.
Tornata a casa, o meglio a palazzo, anche Lilly come, a suo dire stava facendo suo zio, si mise ad escogitare un piano per salvare se, sua sorella e sua cugina. Ai suoi genitori ci stava pensando zio Cesare, un vero e proprio stratega, no? Passò gran parte del pomeriggio cercando di farsi venire qualche idea pensando come farebbe un comandante militare...
-Allora, se i nemici sono stranieri non conosceranno il castello come me e le bambine, potrei trovare un nascondiglio sicuro fino a domani, quando suppongo i nemici se ne saranno andati e avranno abbandonato la mia terra, spero.-
... Ma non ebbe tanto successo. Le idee che le erano venute fino ad allora, beh non erano proprio grandi idee.
-La nostra terra, vuoi dire!-
-Didi, che ci fai qui?- esclamò la ragazza alla comparsa della cuginetta.
-È un posto tranquillo e mi piace disegnare qui, si proprio qui, in questo punto.- esclamò la ragazzina pestando la terra in una parte di prato sotto un albero, dove era seduta la cugina.
Lilly non andava spesso in quel posto ma anche lei aveva bisogno di tranquillità e lì, su quel prato, sotto quell'albero, vicino a quel fiume, Heilyn finalmente aveva trovato un po' di pace ma a quanto pare non era servita a farle venire piani di salvataggio per tutte e tre.
-Ora capisco perché vieni qui-
-Che stai facendo, Lilly? Uh, che gioco è?- la bambina si spinse un po' avanti osservando gli insoliti disegni della cugina,
-Gioco?- ovviamente la ragazza non capì al volo ma poi si ricordò delle parole della madre 《Non dire niente né a tua sorella né a Meredith, sono ancora piccole e potrebbero mettersi in pericolo.》
-Ah questo! Ehm... non dirlo a nessuno ma parteciperemo una caccia al tesoro.- sussurrò Lilly a Didi che sorpresa ed entusiasta prese a saltare urlando quanto era felice finché la ragazza non le disse di fare silenzio, così la bambina si sedette vicino a Lilly e iniziò a disegnare.
-E tu invece che stai facendo?-
-Sto disegnando me che trovo il tesoro...-
-Uh interessante!-
-... e te che che sei arrabbiata perché hai perso.-
-Ehi! -
Lilly rise spontaneamente e le piaceva.
《Ah, Didi... tranquilla, troverai il tuo tesoro. Ma certo, un tesoro! E se offrissimo qualcosa ai nemici? Magari qualcosa che non si trova nel loro regno, qualcosa di unico! Si ma cosa? Forza Lilly, pensa!》
-Che stai guardando?-
-Uh? Ah no, niente! Pensavo, tu continua a disegnare.-
《Magari mi viene in mente qualcosa camminando un po'.》Si alzò e avvisò la cugina che voleva fare una passeggiata da sola anche se più che camminare, si mise a correre.
《Cibo no, vestiti? Al massimo un segno di potenza, che so, un mantello... forse un qualcosa di diverso... oppure un gioiello, ma si! Un gioiello! Magari un gioiello importante, che rappresenta un ruolo come... come un re. Ci sono, si! Un amuleto con un bellissimo ciondolo da re. Chiunque lo indosserà sarà riconosciuto come l'assassino di mio padre, sul quale mi vendicherò.》
Un po' lunatica la nostra Lilly!
Finalmente ebbe l'illuminazione e corse da Cedric.

La corona del re [in pausa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora