37 NEMICO

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Conosco perfettamente questo posto. Sono nella libreria, del castello che ho sognato l'ultima volta.

Ero qui con il nemico, è da tempo che non lo sogno più. Mi sono chiesta molte volte come mai, ma poi sono arrivata alla conclusione, che forse la mia lucidità era tornata durante il ricovero.

In quei giorni, non l'ho mai sognato a parte i primi.

Non mi hai sognato, perché i medicinali ti offuscavano la mente. Ma adesso eccoti ed eccomi.

Mi volto Nemico è dietro di me, indossa un vestito molto elegante di color canna di fucile. Mi piace! Ha anche un taglio di capelli, che non ricordavo. Mi sembra in piena forma.

Ti vedo molto bene, mi spiace che non ho più potuto parlarti. Ci sono novità!

Si, so a cosa ti riferisci, al tuo intervento. Abbiamo già messo una squadra in attacco.
《 Rilassati, mica siamo in guerra! 》 Scoppio a ridere.

《 Amelia, come sei ingenua. Certo che lo siamo. Tu cerchi di vincere la tua battaglia, proprio come io faccio con la mia. 》

Sarà come dici tu, ma non ho voglia di parlare di questo adesso.

Ho unidea, mi sembra folle, ma anche parlare con il Nemico, non si direbbe da meno. Tanto vale! Questo è il mio sogno? Bene allora diamo forza alla fantasia! 《 Allora, Nemico, cambiati mettiti scarpe da ginnastica e una tuta. Hai una tuta? 》

Appena finisco di immaginare come dovrebbe essere vestito, eccolo che si trasforma in ciò che volevo. E io stessa sono in abiti comodi. Magari fosse così nella vita reale, pff, e tutto si materializza.

Cosa vuoi fare Amelia?

Niente, di terrificante, voglio farti conoscere il mondo. Quello che tu vuoi a tutti i costi devastare. Vedrai... fidati di me.

《 Non servirà a niente.》dice
《 Non servirà a farmi cambiare idea. E poi, tu non hai visto nessun mondo, hai sempre fatto una vita molto limitata. È questo il mondo che vuoi farmi vedere? Le mura di casa tua, e i paesini attorno? 》

《 E qui ti sbagli, ciò che voglio mostrarti, è ben diverso. È vero io non viaggio, non faccio nulla si può dire, ma a parte che le cose stanno cambiando, ho un'arma a mio favore. 》

Nemico ride, e io mi giro verso la libreria e prendo un libro a caso. Il libro è un classico di Ken Follet, uno dei primi libri che ho letto. I pilastri della terra. Un bel mattone di 1000 pagine, se non di più, ma mi era piaciuto tantissimo.

《 Ecco Nemico, la mia arma! Forse il nostro abbigliamento non è proprio adatto, ma penserò a qualcosa dopo.》  Alzo il libro.

Nemico, ride ancora di più. 《 Amelia, quella sarebbe la tua Arma? be' se me lo lanci addosso di sicuro un graffio me lo fai! 》

《 AH AH AH! 》 Faccio una smorfia, mimando la sua faccia. 《 Ma come siamo simpatici, ti ho proprio idealizzato bene eh! Anche se stupido, ma questo credo tu lo sia a prescindere da come ti ho immaginato. Comunque, questa è la mia arma, per viaggiare! Oggi andiamo a vedere come si costruisce una cattedrale, vivremo nel lontano passato nel 1135. >>

Amelia, che palle, ci sono già vissuto.

Hai altri impegni? No? Bene allora facciamo come dico io!

Lo prendo per mano e lo trascino fuori, camminiamo per dieci minuti, anche se non so se realmente il tempo passa nello stesso modo di quando si è svegli.

Ci troviamo davanti a Tom il costruttore, mentre cerca di salvare la moglie Agnes e poi quando incontra il priore Philip e gli affida il suo bambino, il cattivissimo conte William Hamleigh e alla madre più crudele del figlio Regan Hamleigh a tutti i personaggi che ho vissuto leggendo il libro. Che bello! Viviamo, la caduta del regno, gli abusi sulla principessa Aliena e il coraggio che infonde al fratello Richard per farlo diventare Conte della contea di Shirring, sottratta da un tradimento al defunto padre. Le lotte per il potere, la pesta le pandemie e la carestia. I sotterfugi della chiesa, la costruzione della cattedrale e la storia di un amore turbolento seguito da disgrazie. Viviamo il libro, pagina per pagina e sembra così reale, che quando finisco l'ultimo capitolo il mio pensiero ci porta nel giardino del castello. Continuiamo a parlare di ciò che abbiamo vissuto, Nemico mi fa domande, sembrerebbe che gli sia davvero piaciuto anche a lui.

Porto Nemico nel roseto, gli faccio sentire tutti profumi di ogni singola rosa. A suo dire, non trova nulla di tutto questo entusiasmante, ma la sua faccia, mi dice che gli piace! 《 Nemico, mi sa che presto ti troverò leggere qualche libro. 》
Non è possibile, non potrei fare una cosa del genere, a me non sono mai interessate queste cose, sono qui per nutrirmi di te, non per leggere! Sciocchezze!

《 Nemico, ma questa è la vita! È fantastico sognare puoi fare tutte le cose che nella realtà non fai solitamente. Proprio come leggere, ti puoi spostare ovunque, pur stando ferma. A costo quasi zero! Anche tu non sei reale, sei un'elaborazione del mio cervello. Posso girare il mondo anche se, solo con la fantasia. Guarda te lo mostro di nuovo. 》Mi basta immaginare? Bene, penso a una vacanza fatta con Meo, allora. 《 Andiamo a Roma, eccoci davanti al Colosseo, grande e maestoso. Alla città del vaticano con la cupola della Basilica di San Pietro, le stanze di Raffaello e gli affreschi di Michelangelo. Percorriamo via della Conciliazione e arrivviamo al Castel SantAngelo, alla fortezza papale e alla Terrazza dell'Angelo. Continiuamo per i vicoli e vie e arriviamo in Piazza Navona. 《 Ecco Nemico, visto che bello!! Lanciamo una monetina nella fontana di Trevi?》 Prendo Nemico per mano, le do una moneta e gli dico come fare.《 Esprimi un desiderio, chiudi gli occhi girati di schiena e lancia dietro di te. Al mio tre! Uno, due e tre! Lancia! 》
《 Ma tu davvero credi che una moneta buttata in una fontana, possa esprimere un desiderio? 》
《Si Nemico, ci credo. Si chiama speranza. La conosci? 》

Nemico mi guarda e dice.

《 Amelia perchè mi fai vedere tutte queste cose?》 Fa una pausa e continua. 《 Voi umani, siete davvero molto strani. Mangiate e non ne sentite il gusto, guardate ma sempre ad occhi chiusi. Hai mai sentito davvero il profumo di una rosa, come quella che volevi farmi sentire a me? Sai perché io non sentivo nulla? Perche tu non hai mai sentito davvero il profumo di una rosa. Hai mai visto quei posti come li hai voluti che guardassi io? Hai mai desiderato, davvero, qualcosa intensamente? 》

Non ho saputo rispondere. Sono rimasta in silenzio e ho immaginato di tornare al castello. Sicuramente ha ragione, ma non credo che il mio tempo sia terminato. Posso fare ancora tutte queste cose.

Mentre salgo le scale inizio a vedere tutto offuscato. Mi sto svegliando. Guardo Nemico e dico. 《 Grazie Nemico, hai ragione. Anche oggi mi hai insegnato qualcosa di importante.
Da oggi farò tutto questo, e anche di più. Non è tutto perso. Tornerò, Te lo prometto. Prima che tu te ne vada del tutto, io tornerò e ti farò innamorare della vita, anzi ce ne innamoreremo insieme. 》

Al di sopra di ogni cosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora