Risposta

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Non capivo cosa gli avesse dato tutto questo disagio che lo aveva portato a correre via. Magari era rimasto troppo scottato dalla sconfitta da farlo andare via in fretta. Salutai la mia insegnante e uscì per andare a fare una doccia. Monica era allibita quanto me, nemmeno lei sapeva per quale motivo se ne fosse andato così.

Monica ebbe una delle sue "idee geniali" del cavolo, decise di andare da Victor e invitarlo in piscina con noi, mi sembrava un'idea folle ma mi costrinse ad accompagnarla, sapevo benissimo che tanto non avrebbe accettato quindi ero tranquilla. Non avevo mai fatto così tanta fatica per trovare una persona in un posto così piccolo. Quel ragazzo era come un fantasma, ogni tanto ti appariva davanti e quando lo cercavi tu era impossibile da trovare. Chiedendo a diverse infermiere scoprimmo che la sua camera, dove stava tranne che per mangiare, era in un corridoio al piano inferiore con un'altro paio di persone. Certo Monica non aveva intenzione di fermarsi e raggiungemmo il piano di sotto. Era terribile, malandato e vicino a lui solo due altre camere occupate. Tutto il corridoio era imbrattato di scritte, muri rotti, pezzi di mattonelle ovunque, sembrava che nessuno andasse lì a trovare quelle pesone da un sacco di tempo, a parte le infermiere.

Gli altri due pazienti là sotto non erano per nulla come Victor, erano molto violenti e non portavano rispetto per nessuno. Ci fecero un sacco di commenti osceni e provarono pure a tirarci nei loro "nascondigli" ma riuscii a difendere sia me che la mia amica.

Ma nessuno ha mai pensato di mettere delle sbarre per contenere questi pazzi? L'unica stanza che rimaneva era sicuramente quella di Victor quindi entrammo lì. Era molto sorpreso di vederci, era sdraiato sul letto che guardava il soffitto.

"Mi stupisce come siate riuscite a raggiungere questo piano e a superare quei due pervertiti vicino a me. E vorrei sapere come avete fatto a scoprire che io viva qui."

"Una maga non rivela mai i suoi segreti, ma io e Francesca siamo quì per chiederti altro. Sabato ci sarà una gita in piscina, ho saputo che la fanno tutti gli anni, noi vorremmo andare e abbiamo pnsato di coinvolgere anche te."

"So benissimo di starvi sul cazzo, o almeno alla ballerina, quindi ditemi cosa vi serve senza questi convenevoli."

"Direi che ci hai beccato, per poter partecipare sarebbe meglio che un paziente con grave patologie sia accompagnato da tre persone sane o almeno vicino alla guarigione e, oltre a te, non conosciamo nessuno che possa accompagnarci. Ci hanno già detto che hai praticamente finito le tue cure e che saresti idoneo ad accompagnarci."

"Non posso aiutarvi, non vado mai a questo genere di cose e non voglio certo iniziare ora."

Non era solo stronzo ma era pure sarcastico, una accoppiata sicuramente letale. Ma che razza di persona è?! Ero stata anche troppo zitta e ora toccava a me fare con lui una "chiacchierata".

"Senti, io non avevo intenzione di chiedere a te di venire, in fondo non è obbligatorio portarsi una terza persona ma lei voleva coinvolgerti perchè sei sempre qui da solo. Io vado comunque, che tu ci sia o no non me ne frega un cazzo, puoi anche rimanere a marcire in questo buco tanto a me non fa differenza. Ora mi sono anche rotta, non ho intenzione di rimanere un altro minuto qui a parlare con i muri quindi ce ne andiamo."

Avevo tirato fuori tutto quello che avevo da dire in quel momento, era da tanto che non mi sfogavo in quel modo ma lo trovai rilassante. Tirai Monica per un braccio e tornammo di sopra. Lei era euforica perchè avevo risposto a quello con i giusti toni.

Avevamo già cenato quando tornammo in camera, non mi ero ancora potuta lavare dopo il pesante allenamento ma avevo la doccia in camera e la feci subito. Monica rimase ad aspettarmi perchè voleva fare una sorta di pigiama party e aveva organizzato un sacco di cose divertenti da fare. Ci guardammo un film d'amore, scommettemmo sul passato di Victor e facemmo una lista delle cose che avrei dovuto recuperare prima di sabato. Poi ci addormentammo.

La mattina dopo mi alzai di nuovo presto, feci le mie lezioni e discutemmo per il corto.
Mangiammo con Federico che, dopo il pasto, venne con noi in cortile per tutto il pomeriggio. Era così bello avere il sole sulla pelle, sentire i fili d'erba tra le dita; poteva sembrare strano ma non uscivo da quando mi avevano ricoverato lì dentro.

Facemmo merenda sul prato e rimanemmo al sole fin quando non caló. Rientrammo, cenammo e andammo a letto. Non avrei mai pensato che la mia vita sarebbe stata così noiosa pure in un posto come il manicomio. L'unica cosa diversa era che, dovendo andare in piscina, quella settimana avrei saltato le cure e le avrei riprese la domenica. Passò così tutta la settimana.

Era la mattina di Sabato, ero così eccitata per la piscina che mi svegliai alle sette, nonostante la partenza fosse stata alle dieci. La mia borsa da spiaggia con tutto il necessario era arrivata un paio di giorni prima direttamente da casa mia, ero euforica.

Mi misi il costume e ricontrollai la borsa, era tutto pronto! Alle 9:30 Monica e Federico si presentarono in camera mia. Ero già pronta quindi ci incamminammo verso il gruppo di persone che aspettavano davanti al bus. Erano davvero tante, i pazienti non si lasciavano certo sfuggire un'occasione per stare fuori da qui una giornata intera.

"Non pensavate di andare senza di me spero."

Sentii dire dietro di me, era Victor, non so perchè abbia deciso di venire ma spero vivamente che Monica non sia tornata là sotto da sola per sprecare altro tempo a parlare con lui. La guardai ma lei alzò le spalle.

"Allora hai deciso di alzare finalmente il culo dal letto e di venire con noi?!", gli dissi dopo un lungo e imbarazzante silenzio.

"Si, ho ripensato alla proposta, ci saranno tante ragazze in costume da bagno e non voglio certo perdermele!"

Alzai gli occhi al cielo e gli diedi le spalle, un'affermazione così volgare poteva uscire solo dalla bocca di un cretino come lui. Non volevo farmi rovinare la breve ma divertente vacanza. Fui una delle prime a salire sull autobus e mi sedetti con Monica in alcuni posti sul fondo. Salì Federico e con lui anche Victor, essendo con noi si sedettero insieme proprio dietro i nostri sedili. Finchè stava buono e non mi rompeva poteva anche stare lì.

Ci mettemmo un sacco di tempo ad arrivare, la nostra struttura era lontana dal mondo per isolarci. Appena arrivai notai quanto la piscina fosse bella, grande, con molti scivoli, tante persone e bambini che correvano ovunque. Ci avviammo verso la zona di ombrelloni prenotati dalla struttura, quando mi corse incontro Eleonora.

"Franci ma allora ci sei veramente, avevo paura che non riuscissi e che non ti vedessi più. Come stai?"

"Me la cavo, l'inizio è stato un po' difficile ma ci si abitua, le cure sono la cosa peggiore."

Ci abbracciammo, poi misi a raccolta i miei accompagnatori.

"A parte Eleonora nessuno sa della mia vera situazione, ho sempre detto che si trattava di problemi di salute e così voglio continuare, capito?"

Tutti annuirono, speriamo che mantengano il segreto. Ci avviammo e salutammo tutti, scegliemmo degli ombrelloni, mettemmo giù le borse e ci preparammo per fare il bagno. Ero abbastanza imbarazzata di rimanere in costume ma presi coraggio e tolsi la maglia. Il mio costume era a due pezzi, azzurro composto da un normale pezzo sopra e un perizoma. I ragazzi erano già andati a farsi un giro quindi li raggiungemmo.

The Mental PrisonerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora