Svago

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Victor ebbe una strana reazione quando mi vide, si bloccò e fece un mezzo sorriso, quasi impercettibile. Io lo vidi per la prima volta senza la maglia, ovviamente il mio sguardo cadde sui suoi addominali, sapevo che facesse un po' di palestra per rimanere in forma ma non che fosse così scolpito. Stava uscendo dalla piscina quando lo vidi, il mio sguardo si spostò anche più in basso, mi imbarazzai tantissimo ma scoppiai in una risata nervosa che Monica ed Eleonora capirono immediatamente.

Mentre passavamo da scivolo a scivolo, vidi uno stupendo chiosco messicano, io amo il cibo messicano! Cercai di memorizzare la sua posizione per venire ad acquistare qualcosa più tardi. Facemmo un sacco di scivoli tutta la mattina, così tanti che mi iniziò a girare la testa. Era ora di pranzo ma mangiai solo un panino, dovevo fare una puntura per la cura che mi avrebbe fatto dormire per un'ora intera. Monica ed Eleonora mi accompagnarono a prendere da bere e, finito il pranzo, mi sdraiai sul lettino ed io, mettendo la mano sotto al telo mare, mi feci la puntura alla gamba senza farmi vedere dagli altri. Iniziai a sentire le palpebre pesanti e mi addormentai, non potevo nemmeno abbronzarmi perchè per tutta l'ora non potevo stare al sole.

Mi risvegliai con un paio di persone intorno a me, erano chinate sulla mia faccia a guardarmi dormire. Quando si accorsero che ero sveglia si levarono dal viso e fecero una risata. Le mie amiche avevano giocato a carte e alcuni del nostro gruppo erano andati a fare un bagno. L'unico che mancava era Victor, non l'avevo più visto da prima di pranzare.

"Ehi ragazze, voglio parlarvi di una cosa ma giurate di non ridere!"

"Dicci, dicci, siamo curiose!"

"Ricordate la risata di stamattina? Ecco, quando ho visto Victor uscire dall'acqua ho sentito un certo brivido e lo so che è una persona di merda ma non cosa mi è successo."

"Aha! Lo sapevo, mi dispiace Monica ma hai perso, mi devi offrire una granita!"

"Avete scommesso su i miei sentimenti verso di lui?!"

"Si, in un giorno così caldo una granita è la cosa migliore da vincere!"

"Comunque siamo molto contente per te, dopo la tragedia di Alessandro non avevi provato alcun sentimento per nessuno. Potrebbe riportarti ad una sorta di normalità."

"Lo so, ma tanto la cosa deve passare perché uno stronzo così non lo voglio!"

"Stai tranquilla, la cosa si risolverà in meglio. Ma ora, io ho una granita da ottenere come premio, andiamo?"

Ci alzammo, io feci un po' di fatica a camminare per due minuti, la medicina aveva indolenzito le gambe ma dopo un po' tornarono subito in movimento. Mentre aspettavamo la granita, entrò nel bar Victor che non era solo. Con lui una ragazza con un costume che copriva solo i capezzoli e la sua zona intima e il suo seno strabordava ovunque. Li guardai schifata, Monica si accorse della loro presenza e diede dei piccoli colpetti sulla spalla di Eleonora che si girò. La granita era nelle mani della vincitrice, ne presi una anche io, ora potevamo finalmente andare. Attraversai il bar molto velocemente con le mie due amiche che tenevano il passo dicendomi ogni tanto qualche parola per farmi stare calma. I due erano lì sulla porta, andai a sbattere contro la ragazza e le rovesciai la bibita addosso. Lei iniziò ad urlare e Victor si girò furioso ma, quando si accorse chi avesse davanti, rimase in silenzio.

"Ma che cazzo fai, non lo vedi che questo costume costa un sacco di soldi? Non ne troverò mai un altro uguale, era in edizione limitata!"

"Scusami per averti sporcato il costume, ma almeno ora potrai comprartene uno della tua misura e non andare in giro con un costume per bambini."

Le feci un sorriso falso e lei si infuriò tantissimo.

"Questo costume era perfetto per il mio fisico, non sono mica una bambinetta come te, ora lo dovrò sicuramente buttare perchè, non so se la tua mamma te l'ha detto, ma la granita macchia tesoro." - aveva una faccia compiaciuta come se pensasse di avermi ferita, ma ora avrei colpito a mia volta e non sarei stata affatto gentile.

"Mi dispiace che lo dovrai buttare ma se vuoi un consiglio lo butterei nella plastica insieme alle protesi del tuo seno e del culo. Ah e stai attenta se vai nelle acque bollenti che lí la plasticaccia che hai addosso si accartoccia. Bye bye tesoro e buona nuotata!"

Uscii dalla porta lasciandole il bicchiere di granita vuoto in mano, lei si mise ad urlare ma ero troppo lontana per sentire le sue cazzate. Monica ed Eleonora erano euforiche al massimo, non si aspettavano certo che avrei rovesciato una granita e che le avrei risposto senza esitare.

Passeggiammo ancora molto, riuscii a prendere qualcosa dal negozio messicano e mangiammo nel mentre. Stavamo tornando agli ombrelloni e, affianco a noi, c'era Victor con quella tipa che lo stringeva e lo toccava. Iniziai a sentire un dolore allo stomaco mischiato con il mal di testa non ancora passato e il sole molto forte, mi fecero stare male e svenni.

Non so che cosa successe dopo ma mi risvegliai sulla mia sdraio. Avevo intorno della gente, alcuni erano i miei amici, altri non sapevo chi fossero. Monica si accorse che ero sveglia.

"Ehi ciao, come stai? Hai preso una bella botta sul cemento ma non ti sei fatta male, per fortuna sei solo svenuta."

"C-Cosa è successo?"

"Penso sia stato il sole e la rabbia repressa dopo il mitico scontro della granita."

"Dov'è Victor?"

"Dopo che hai picchiato la testa è corso da te, ti ha accarezzato il viso e ti ha dato dei colpetti per svegliarti ma non reagivi. Ti ha messo sul lettino e ti stava aiutando ma è arrivata la Barbie e l'ha trascinato via, ora non sappiamo dove sia finito. Gli abbiamo ricordato che alle sette dovrà presentarsi nel parcheggio per tornare a casa."

Mi sentivo molto più triste rispetto a prima, mi aveva soccorso e continuavo a sentire quel brivido dentro di me, ma lui non teneva a me nello stesso modo, potevo anche morire lì ma tanto a lui importava solo di stare con un'altra.

Erano le sette, salutai tutti i miei amici con un grande abbraccio dicendogli che li avrei voluti rivedere al più presto. Io e Monica salimmo sul pullman, i posti erano gli stessi dell'andata, mi misi le cuffie e guardai fuori dal finestrino mentre la mia playlist aveva iniziato a riprodurre le mie canzoni preferite.

Monica capí il mio stato e non mi parlò per tutto il viaggio di ritorno. Decise semplicemente di girarsi e parlare con Federico.

"Ehi Fede! Ho un'idea, se mi siedo accanto a te e Victor và davati potrebbero parlare e chiarirsi per quello che è successo oggi, non mi piace vederla così."

"E' una buona idea, ma non si incazzerà terribilmente?"

"Ma va, sta ascoltando la musica quindi dovrebbe essersi tranquillizzata e poi con me non se la prende!"

"Ehi Victor, devo parlare di una cosa molto importante con Federico perchè non facciamo scambio di posto?"

"Basta che non fate i piccioncini vomitosi."

"Vai davanti e stai zitto, noi non siamo piccioncini!"

Si sedette accanto a me ma non me ne accorsi, quando ascolto la musica guardo solo fuori dal finestrino o ho gli occhi chiusi.
Convinta di avere vicino Monica iniziai a parlare senza neanche togliere le cuffie.

"Monica , io sarei meno attraente di quella bambola gonfiabile di oggi? Sai, non capisco perchè mi ha abbandonata lì in quella situazione di emergenza andandosene con lei. Lo so che stare con me è difficile perché sono una persona di merda ma non capisco perché non gli possa interessare nemmeno minimamente. Sinceramente non mi interessa ma non pensavo di essere così sbagliata per il mondo."

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