Capitolo 3:

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Porca puttana, mi ero completamente perso.

Avevano ragione i miei compagni, soltanto uno sfigato senza amici, che meritava di restare da solo per sempre.
Fui accecato dalla rabbia, volevo vendicarmi di tutto, ma alla fine rimasi fottuto come sempre.
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Non avevo nemmeno tempo per pensare, dovevo assolutamente trovare una via d'uscita, se la torcia si fosse scaricata, sarei rimasto nel buio totale.

Il mio cuore batteva molto forte, facevo fatica a respirare, camminavo ma volevo correre... Tutto sembrava un grande incubo... anzi, lo era.

C'era tanta confusione nella mia testa, non avevo la minima idea di dove andare e come uscire.
Troppe direzioni, e sembravano tutte uguali.
Era stata creata dal diavolo quella maledetta fogna in cui ero rinchiuso...

Improvvisamente, sentì uno strano scricchiolio...

Pensai subito ai miei compagni, magari erano arrivati in ritardo.

"Ragazzi, siete voi?" Chiesi guardandomi intorno.

Qualche secondo di silenzio tombale.

"C'è qualcuno?!" Esclamai inquietato.

"Per favore, rispondete!" Urlai terrorizzato sperando di ricevere una risposta.

Niente, nessuno parlò.

Cambiai nuovamente direzione, stavo girando a caso pregando di trovare qualcosa di utile.
La situazione peggiorò quando iniziò a venirmi fame... Non avevo portato del cibo, lo zaino era troppo pieno di stupidi oggetti per preparare la peggior vendetta del mondo.

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Mi sdraiai a terra esausto.
Decisi di aspettare la luce del giorno, nella speranza di trovare la via del ritorno.

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