La Coppia Di Terribili

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CAPITOLO 7

Sto girovagando da mezz'ora tra i tunnel bui della residenza. Tutti e tre i miei amici hanno chiesto aiuto per le loro punizioni. Ma dal momento che a pulire i bagni sono già in 14 e in mensa sono in cinque, volevo dare una mano a Cassie che, durante la cena, è stata stranamente silenziosa. Suo fratello ha detto che era la stanchezza, ma per quel poco che la conosco, quello non può essere un motivo sufficiente per farla essere così pensierosa.

Finalmente scorgo, a pochi metri da me, una porta in acciaio, al cui centro è incollato un cartello giallo fosforescente con la scritta nera "poligono di tiro". Un grande sospiro di sollievo lascia le mie labbra ed il mio corpo si rilassa lievemente. Prima che io possa mettere la mano sulla maniglia, essa si abbassa velocemente e la porta si apre all'improvviso. Faccio uno scatto all'indietro, giusto in tempo per schivarla mentre i miei muscoli tornano tesi. Emetto uno sbuffo di fastidio nel vedere il mio incubo vivente apparire davanti a me. Questo posto è enorme, possibile che debba sempre incontrarlo io?

"dove pensavi di andare? non puoi stare qui dopo gli orari di allenamento" mi rimprovera severo il capofazione.

"volevo solo..." inizio a dire, ma la voce mi muore in gola non appena vedo un'altra persona arrivare al suo fianco. I miei occhi si scontrano con quelli azzurri del ragazzo e il mio cuore inizia a battere all'impazzata mentre il fiato si fa corto. Non riesco a muovermi, sono come pietrificata.

"Faith..." sussurra lui che pare nella mia stessa situazione.

Sbatto più volte le palpebre per riprendermi e abbasso lo sguardo. Ispiro per recuperare il mio battito normale e torno poi a guardarlo "è passato molto tempo...".

Lui mi sorride lievemente avvicinandosi. Porta una mano all'altezza del mio volto e mi sposta una ciocca di capelli dietro all'orecchio "troppo..". Sorridiamo entrambi e in un attimo mi trovo la vita circondata dalle sue braccia. I miei piedi si staccano momentaneamente da terra e una risata sorpresa fuoriesce dalle mie labbra. Mi mette giù staccandosi un secondo dopo, senza però smettere di guardarmi. Dio solo sa quanto mi sia mancato.

Due colpi di tosse ci riportano alla realtà e ci allontaniamo di qualche passo. Mio fratello getta uno sguardo indecifrabile al biondo e poi ricomincia a parlare "devo andare ora, ci vediamo nei prossimi giorni". Si avvicina un'ultima volta lasciandomi un bacio sulla fronte, per poi allontanarsi di fretta.

Una smorfia di rammarico si disegna sul mio volto. Ho aspettato per tanto tempo questo momento. Per anni ho atteso con ansia il giorno in cui mi sarei trasferita nella stessa fazione della persona più importante della mia vita, facendomi bastare le poche volte che riuscivo ad andarlo a trovare. Credevo che avrei avuto più tempo per salutarlo come si deve e per farmi raccontare tutto ciò che non ci siamo ancora detti in questi 4 anni di lontananza. Ma a quanto pare è tutto rimandato.

I miei occhi si puntano su quelli del biondo che si trova ancora alla mia sinistra. Le sue braccia sono incrociate al petto e la sua posizione è estremamente rigida. Mi sta studiando con sguardo severo, quasi di rimprovero, cercando anche di captare qualcosa a me sconosciuto. Una sensazione di disagio mi pervade. Ad un tratto sembra ricordarsi qualcosa, e con fare disinvolto si avvia nella stessa direzione in cui era sparito mio fratello, senza proferire parola.

Non appena lo vedo svoltare, mi rilasso enormemente appoggiandomi per qualche istante alla porta da cui erano usciti. Sospiro lievemente per poi riposizionarmi con la schiena dritta. Impongo a me stessa di rimanere su di morale: se Cassie ha davvero qualcosa che non va, dovrò far ricorso a tutto il mio positivismo per aiutarla.

Apro la porta con energia ed entro con un ampio sorriso sul volto "allora, come sta andando la punizione della mia biondina preferita?" domando allegramente.

Dauntless - Il Cuore Del CoraggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora