The sees will be ours

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-Hai scelto il posto giusto.- commentò Alice, prendendo un martello, così da tagliargli le manette di netto.

Il luogo era deserto, senza contare il proprietario ubriaco e puzzolente che stava dormendo su una sedia.

Quel momento, la porta si aprì e nessuno dei due fece in tempo a nascondersi.

Si trattava di un ragazzo con i capelli mori elegantemente legati in un codino e con le vesti altrettanto rispettabili.

Con uno scatto, sia lui che Jack estrassero la spada.

-Siete quelli che tutti stanno cercando...I pirati.- disse egli, puntandogli l'arma.

Jack lo guardò bene in faccia.- Hai un aspetto familiare, ti ho già minacciato altre volte?-

L'altro digrignò i denti.- Vado molto famoso per la mia poca familiarità con i pirati e non ho intenzione di lasciarvi andare.-

Allora i due iniziarono a prendersi a sciabolate, mentre Alice si sedette vicino al camino, trovando un piatto pieno di uva che iniziò a mangiucchiare, godendosi lo spettacolo.

-Hai intenzione di restare a guardare?!- le chiese Jack, evitando un colpo.

-Mi insegni come usare la spada, ma non vuoi mai darmene una!- esclamò lei, alzando le spalle.

Il ragazzo diede un pugno a Jack, che cadde su una cassa piena di spade appena fatte.-Chi le forgia queste?-

-Io! E ci faccio esercizio 3 ore al giorno!- rispose egli, pestandogli un piede.

-Devi trovarti una ragazza, amico!- replicò Jack, zoppicando.- Oppure ti eserciti 3 ore al giorno perché ne ha già trovata una, ma non sei stato capace di conquistarla.-

-Io mi esercito perché semmai vedessi un pirata, lo ucciderei!- spiegò, prima che Jack gli tirasse sul volto un cumolo di cenere dal camino.

Il ragazzo perse tempo a pulirsi la faccia e venne disarmato. -Giochi sporco!-

Jack ridacchiò.- Pirata.-

Ma l'attimo prima che Jack potesse davvero ucciderlo, Alice si mise tra i due.- Aspetta!- esclamò, squadrando bene il volto di quel tipo. Guardandolo negli occhi color nocciola, lo riconobbe.- Oh Mio Dio, Will!-

Toccandole i capelli biondi, anche lui la riconobbe.- Alice!-

I due presero a ridere e schiamazzare, mentre Jack li guardava con la testa piegata di lato, confuso.

-Non ci posso credere, quanto tempo è passato da quella notte?!- continuò Will.

-13 anni.- rispose Alice, sorridendogli.- Sei cresciuto, sei cambiato tantissimo.-

A quel punto, Will divenne serio.- Anche tu, perché ti aggiri con questo pirata?-

Proprio mentre ne stavano parlando, l'uomo ubriaco si alzò e ruppe la bottiglia che aveva in mano sulla testa di Jack, stordendolo.

In quell'istante, entrarono nella locanda anche Norrington con le sue guardie.

-A quanto pare ricorderemo questo giorno come il giorno in cui Capitan Jack Sparrow è QUASI scappato.- commentò il commodoro.

-Che ne facciamo della ragazza?- gli chiese una guardia.

Norrington la guardò, pensando che fosse solo una ragazzina piccola ed innocente, ma dopotutto era stata sua complice.- Non possiamo fare sconti.-

***

Entro sera, Jack ed Alice si ritrovarono in cella, nella stessa prigione dove un gruppo di uomini cercava di corrompere il cane che in bocca aveva le chiavi, con un pezzo d'osso.

The curse of Black Pearl (Rivisitata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora