✎﹏﹏19

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Izuku deglutì a vuoto.

A differenza di quello che si era detto la sera prima, aveva deciso di andare all'"appuntamento".

Per tutta la mattina non aveva fatto altro che pensare alle domande che avrebbe potuto fare ad X.
Fra poco sarebbe arrivato e lui non sapeva assolutamente cosa chiedergli!

Strinse il banco su cui era seduto, dondolando le gambe al vuoto.
Sorrise leggermente: era passato un anno e si era alzato solo di due o tre centimetri, quindi non toccava terra.

Quel piccolo momento di tranquillità però venne interrotto da tre colpi alla porta.

L'ansia s'impadronì di Izuku, che chiuse gli occhi di scatto, stringendo le palpebre.

A quel punto poteva affidarsi unicamente all'udito.
Sentì infatti la porta aprirsi pian piano, per poi venir chiusa con un piccolo tonfo. Sentì dei passi che si facevano sempre più vicini e poi un fruscio: Mister X si era seduto sul banco davanti al suo.
Infine sentì un lieve calcio allo stinco... probabilmente era un invito a parlare.

«E-emh... ciao... e-ecco...» Izuku balbettò, imbarazzato.
Il fatto di non poter vedere chi aveva di fronte lo metteva un po' a disagio, tuttavia non voleva perdere la fiducia di X.

«Hai detto che ti piace la montagna... vai a fare escursioni o qualcosa di simile?»

Toc toc toc.
"forse"

Izuku pensò. Una volta era andato in montagna con un gruppo di compagni.
«Siamo mai andati insieme?» gli chiese, quindi.

Un attimo di silenzio e poi...

Toc toc toc.
"forse".

«Umh... sei fan di All Might?»

Toc toc toc.
"forse".

Izuku ridacchiò. «Vuoi rispondere a tutte le domande con un "forse"?»

X gli diede un calcio, per poi battere una volta sul banco.
"no".

«Va bene, scusa.» disse il verde sorridendo. «Fammi pensare... il tuo nome inizia per M?»

Toc.
"no".

«T?»

Toc.
"no".

«...K?»

Nessuna risposta.

Izuku attese paziente, che ci avesse azzeccato?
Tuttavia, dopo qualche minuto di silenzio, aggrottò le sopracciglia confuso. «Quindi-»

Improvvisamente una mano gli coprì gli occhi già chiusi e sentì l'altro avvicinarsi a lui.

«C-cosa?» domandò agitato.

«Ssh.» lo intimò X, avvicinandosi ancora di più.

Il ragazzo misterioso appoggiò la mano libera sulla guancia del verde, che sussultò al contatto. Le sue guance lentigginose si colorarono di un rosa tenue, che diventò sempre più accentuato man mano che lo sentiva sempre più vicino.

Il ragazzo si avvicinò ancora, Izuku poteva sentire benissimo il suo fiato sulle labbra. Prima di smettere di respirare, sentì il suo profumo: era un odore mascolino, frizzante... quasi scoppiettante.

X osservò il verde, non aveva distolto lo sguardo dalle sue labbra da quando era entrato nell'aula. Erano così invitanti, talmente tanto che non aveva resistito. Sfiorò quella bocca carnosa con la sua, Izuku sussultò ancora e fu in quel momento che si rese conto di cosa stava effettivamente succedendo.
Il ragazzo arretrò, fino a creare una distanza di 50cm tra loro, per poi andarsene chiudendo la porta dietro di sé.

Solo quando Izuku fu sicuro che se ne fosse andato aprì gli occhi.
Si mise una mano sul petto, sentendo il cuore battere a mille. «C-cosa...?»

➤ 𝐋𝐄𝐓𝐓𝐄𝐑𝐒 • » 𝘉𝘢𝘬𝘶𝘥𝘦𝘬𝘶 . . .Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora