Giorno 1

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Si sa che i bambini sono molto curiosi, bisogna stare attenti ogni minuto della giornata, altrimenti non sai cosa possa succedere.

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Quel giorno, stranamente, Pan e Lu si svegliano presto, addirittura prima della sveglia dei tre proprietari. Lu afferra il suo peluche a forma di unicorno prima di uscire dalla stanza, mentre Pan si stringe la sua copertina blu attorno al corpo. In silenzio entrano nella stanza, dove i tre uomini stanno ancora dormendo, si fermano accanto al letto a fissare la posizione del trio. “La mamma ha detto che non stanno insieme” sussurra Lu. “Ha detto che non stanno ancora insieme” risponde Pan.
Al centro del letto c’è Junhee, perché ha ancora paura del mostro sotto il letto, ma lui dice che ha paura di cadere mentre dorme, Donghun è alla sua sinistra e gli circonda il busto con un braccio, mentre Chan è stretto tra le braccia di Junhee. Tutti e tre sono girato sul fianco destro e sembra che non vogliano svegliarsi. All’improvviso la sveglia suona così forte che le due bambine sussultano, ma continuano a fissare i tre. Per un secondo Chan apre gli occhi lamentandosi, ma poi li richiude subito, mentre Donghun e Junhee iniziano a stiracchiarsi. “Hyung, le due cose continuano a fissarmi” Chan borbotta nel sonno coprendosi il viso con la coperta. “Sono bambine, Chan e cosa stai dicendo?” Donghun rimprovera Chan, alzandosi dal letto e accorgendosi della presenza delle due bambine nella stanza. “Prima di uscire dalle coperte vestitevi” il maggiore si schiarisce la voce facendo cenno alle bambine di seguirlo, non accorgendosi che solo Pan decide di farlo.
Lu resta a fissare Chan e Junhee mettersi i pantaloni e poi le magliette. La bambina poi segue Chan fino in bagno senza entrare, quando lui sta per abbassare i pantaloni e le mutande si gira verso la porta notando Lu immobile a fissarlo. “Hyung quella cosa mi sta fissando mentre faccio pipì!” urla Chan, in panico.
Di corsa compare Junhee che prende in braccio la piccola Lu, portandola in cucina.
Donghun cuoce i pancake per la colazione, mentre Junhee riscalda il latte e prepara il caffè. Chan si siede al tavolo della cucina, sotto l’occhio vigile di Lu che sembra non volerlo perdere mai di vista. “Junhee, oggi resterai con le bambine a casa. Io e Chan andremo ad aprire il bar. D’accordo?” Junhee annuisce non avendo la forza di ribattere alle sette del mattino. La colazione prosegue con i versi di apprezzamento delle due bambine e i sorrisi inteneriti dei più grandi.

“Ho lasciato sui fornelli la pentola con il ramen, nel frigo c’è del pollo se vogliono un secondo piatto. Non bruciare la casa o le bambine, per favore non ucciderle. Puoi farcela Junhee?” Donghun è abbastanza preoccupato, ma lui non può assentarsi dal lavoro altrimenti quei due insieme farebbero saltare in aria il bar. “Non preoccuparti hyung, tutti i bambini mi amano quindi andrà tutto bene” e con un sorriso che non convincerebbe nessuno, Junhee chiude i due fuori dall’appartamento. “Noi siamo qui dall'altra parte della strada, se hai bisogno” la voce di Chan è attutita dalla porta ma fa scappare un sorriso a Junhee.
“Bene bambine! Che cosa volete fa… Dove sono finite?” Pan e Lu non sono più sedute al tavolo della cucina e così Junhee inizia la ricerca tra le stanze.
Nel frattempo, le bambine hanno deciso di curiosare in giro per la stanza dove hanno dormito. Tutti i cassetti sono aperti, alla ricerca di chissà cosa. “Nella valigia non c’è, forse l’hanno messo da qualche altra parte” Lu ha riversato il contenuto della valigia a terra. “Perché avrebbero dovuto mettere il tuo album da un’altra parte?” risponde Pan rovistando nella cassettiera. “Lu, vieni a darmi una mano che non arrivo al primo cassetto” Lu avvicina una sedia al mobile aiutando la sorella a salirci sopra. Pan inizia a scavare, sposta le mutande e i calzini fino a trovare un particolare oggetto. “Che cosa ci fa un bastone in un cassetto?” chiede Lu mentre Pan si abbassa per farlo vedere anche a lei. Accidentalmente, Pan preme il bottone che sta alla base e il bastone inizia a vibrare e la punta a girare. Le due bambine osservano rapite questo oggetto misterioso che non avevano mai visto.
“Che state facendo?” Junhee non dimenticherà mai la scena delle bambine con uno dei suoi vibratori in mano, si sentirà sempre in colpa per aver sporcato la loro innocenza, anche se loro non sanno cosa stanno toccando. Yume lo ucciderà.
“Oppa, a cosa serve questo bastone?” chiede Pan avvicinandosi a Junhee con occhi curiosi. “Ehm… Serve per pulire. Sì, serve per pulire. Non si gioca con questo” risponde veloce, prendendo il vibratore per spegnerlo e posarlo nel cassetto. “Che ne dite di fare un gioco?” sorride alle bambine, portandole in soggiorno. “Voglio giocare con la creta” Lu batte le mani felice, mentre Pan annuisce sorridendo.

La giornata passa così, i tre creano le più svariate cose con la creta. Lu ha creato un piccolo vaso con un piatto sotto, Junhee ha provato a fare un cagnolino ma sembra più una pallina con le gambe che ha fatto ridere le bambine, mentre Pan ha deciso di riprodurre l’oggetto da lei scoperto quella mattina. Junhee ha deciso di farlo sparire prima che tornino Donghun e Chan, ma Pan non lascia incustodita la sua creazione.
“Domani le andremo a cuocere così potete dipingere le vostre creazioni” in silenzio, Junhee, ringrazia che Pan abbia fatto anche un orologio quadrato, così può sbarazzarsi della riproduzione del suo vibratore.
Nel tardo pomeriggio, dopo il sonnellino pomeridiano di Junhee insieme alle bambine sul divano, Yume avvia una videochiamata su skype. Il computer sul tavolino di fronte al divano suona, avvisando della chiamata. Pan e Lu sono comodamente addormentate su Junhee, mentre lui è in una posizione scomoda, ma non osa muoversi per non svegliare le bambine. La prima chiamata non riceve risposta e Yume inizia ad immaginarsi i peggiori scenari, decidendo di chiamare fino a ricevere una risposta.
Al terzo tentativo, Junhee si sveglia insieme alle bambine. Si siedono a terra accettando la chiamata. Appena l'immagine delle sue figlie riempie il suo tablet, Yume sospira di sollievo. “Perché le mie bambine sono sole con un deficiente come te?” è la prima domanda che la donna fa a Junhee dopo aver sorriso alle sue figlie. “Sempre così spietata” Junhee mette il broncio, sapendo di far andare in crisi la donna. “Smettila! Piuttosto bambine, come state? Lo so, Junhee potrebbe essere un po’ noioso e stupido ma vedrete che la mamma torna nel più breve tempo possibile” le bambine scoppiano a ridere al battibecco dei due. “Mamma! Oggi abbiamo giocato con la creta, ti facciamo vedere quello che abbiamo fatto!” Junhee non riesce a fermarle che subito portano i loro lavori davanti alla webcam. Il problema non è il vaso di Lu, ma il bastone realizzato da Pan lo preoccupa fin troppo.
“Lu ma è un vaso stupendo! Pan, amore, che cosa hai in mano?” ovviamente Pan non poteva mostrare il suo bellissimo orologio, ma il bastone. “Ti piace mamma? Dovremmo comprarlo anche noi, oppa ha detto che si usa per pulire. Ah! Quasi dimenticavo, vibra e ruota contemporaneamente. Non è stupendo?” Yume guarda storto Junhee, avendo un’idea di quello a cui allude la figlia. “Bambine andate a lavarvi le mani adesso. Io devo parlare con questo deficiente” le bambine lasciano un bacio su entrambe le guance di Junhee, sapendo che quando la loro madre usa quel tipo di tono ci sono guai in vista.
“Park Junhee adesso mi spieghi perché mia figlia mi abbai appena descritto un vibratore!”

“È una storia parecchio bizzarra, ma vedrai che lo dimenticherà”

“Park Junhee, cazzo!”

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