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"Vai a farti fottere Styles."

"Ti svelo un segreto. Preferisco fottere, che farmi fottere, Louis."


Queste le ultime parole che i due si erano scambiati poco prima di uscire dal Golden Lion e, da quel momento, tra loro regnava il silenzio più totale. Harry, perso nei suoi pensieri, era più che soddisfatto della risposta che aveva dato a Louis e a dirla tutta sperava anche che quest'ultimo avesse capito l'antifona: lo voleva, voleva sentirlo, voleva averlo, stringerlo e possederlo fino a portarlo al limite.

Il riccio aveva deciso che si sarebbero diretti a casa sua, che era poco distante dal locale dove avevano passato la serata, e per tutto il tragitto il castano aveva tenuto lo sguardo fisso sui suoi piedi seguendo distrattamente il ragazzo che gli faceva strada. Harry un paio di volte aveva provato ad iniziare una conversazione, domande banali ovviamente, come dove abitasse, cosa facesse nella vita e addirittura se si fosse divertito durante l'incontro, e si, quell'ultima domanda avrebbe pure potuto risparmiarsela dato che ricevette in risposta un'occhiataccia che lo fece raggelare all'istante, ma per il resto Louis non si scompose nemmeno di una virgola, non rispose alle sue domande e continuò piuttosto a camminare standogli sempre un passo indietro.

Sei strano Louis.

Si ritrovò poi a pensare imboccando la via dove abitava.

Non hai negato il fatto di essere attratto da me, non hai negato il fatto di aver sperato che Malik perdesse l'incontro, e quindi la scommessa, per aver così l'opportunità di stare con me, eppure ora mi ignori.

Salì i pochi gradini che portavano alla porta di ingresso della sua piccola abitazione, accertandosi che Louis fosse ancora li con lui, per poi infilare la chiave nella toppa e fare il suo ingresso in casa.

Vero che io non dovrei saperla questa cosa, ma ciò non cambia i fatti. Come devo fare con te?

Tenne la porta aperta per il castano facendogli cenno con la mano di entrare e accendendo contemporaneamente con l'altra la luce del salotto illuminando così la stanza. Non aveva un salotto mega galattico o all'ultima moda, come del resto non lo era tutta la casa, in realtà era più una bettola che rischiava di cadere a pezzi da un momento all'altro, ma a lui piaceva così perché nonostante tutto era il clima che si respirava all'interno a renderla casa con la 'c' maiuscola, era la sua famiglia a renderla tale, erano sua mamma e sua sorella a riempirla con il loro amore per lui e viceversa. E, a proposito di sua sorella, cercò di tendere l'orecchio per capire se fosse in casa o fosse uscita come gli sembrava di ricordare, ma il silenzio assordante che ricevette come risposta gli diede conferma che fosse da Jenny, la sua migliore amica nonché collega di lavoro che viveva in fondo alla via.

Nessuno che rompe le palle stasera per fortuna.

Infatti, oltre a sua sorella che avrebbe passato la notte dall'amica, sua madre Anne aveva il turno di notte all'ospedale dove lavorava come infermiera da sempre e non sarebbe rincasata prima delle otto del mattino successivo.

Sei strano Louis, e solo l'idea che tra poco ti scoperò come se non ci fosse un domani e metterò le mie mani sul tuo bel corpo me lo sta facendo venire duro.

In tutto ciò, mentre lui era ancora una volta perso nei suoi mille e più pensieri e con un erezione che si stava muovendo nei suoi pantaloni della tuta, Louis non aveva esitato oltre e si era fatto avanti osservandosi attorno curioso, fermandosi successivamente con le spalle al muro attendendo che Harry gli dicesse qualcosa. Harry che però, dopo esser tornato con i piedi per terra, non l'aveva degnato nemmeno di uno sguardo mentre si richiudeva la porta alle spalle e si dirigeva al piano superiore borbottando cose incomprensibili e trascinando su per le scale il suo borsone da palestra.

Fucked Heart Boxing Club  ||  Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora