6.

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Louis aveva accettato senza nemmeno pensarci, senza chiedere cosa fosse il posto dove erano diretti e cosa dovesse fare, anche se il nome non poteva non dargli qualche idea su cosa lo attendesse di li a poco. Aveva detto si e basta, sorprendendo Harry ancora una volta. Così, dopo che entrambi con un unico sorso ebbero finito le loro birre, il riccio recuperò la sua borsa da palestra che aveva lanciato in un angolo sotto il tavolo e uscirono da lì per tornare verso il Golden Lion in modo da recuperare la macchina del maggiore, mezzo con cui si sarebbero recati al luogo dell'incontro dato che distava troppo per poterlo raggiungere a piedi.

Tutto il tragitto in macchina fu silenzioso, le poche parole che si erano scambiati erano le indicazioni stradali che Harry aveva dato a Louis per raggiungere il quartiere in cui si sarebbe tenuto l'incontro e qualche domanda da parte del ragazzo più grande in merito a dove si trovassero dato che non aveva mai visto quelle parti della città.

Furono i venticinque minuti più lunghi e tormentati della vita di Harry.

La strada sembrava non finire mai e l'ansia da prestazione montava in lui rendendolo agitato e facendolo borbottare tra sé e sé nello stesso modo in cui la moka che aveva in cucina gorgogliava quando preparava il caffè e questo era quasi pronto. Non l'avrebbe mai ammesso, era ovvio, ma quel posto l'aveva sempre inquietato e forse per questo non c'era mai stato prima di quel momento, e un'altra cosa che avrebbe negato fino alla morte era il fatto che in quel momento più che mai avesse giusto un filo di paura: il suo avversario di quella sera era il temutissimo Undertaker, già il nome parlava da solo, conosciuto per la sua fama nell'intero South Side, nonché campione indiscusso e imbattuto da quando aveva iniziato a far parlare di sé. Insomma non si trattava di un incontro come i soliti, questa volta era qualcosa di più grande e, ora che ci pensava seriamente, forse non ne era pronto, forse accettare quella proposta era stato frettoloso da parte sua.

Se mi sentisse Niall mi prenderebbe a calci in culo.

Già, se Niall fosse stato li con lui e l'avesse sentito anche solo ipotizzare una cosa del genere l'avrebbe gonfiato di botte in meno di un minuto sostenendo quanto fosse idiota da parte sua sminuirsi in quel modo nelle occasioni importanti come quella e facendogli presente quanto invece fosse dotato di furbizia e intelligenza oltre che di qualche bel muscolo. Se Niall fosse stato con lui probabilmente si sarebbe sentito un po' più tranquillo o comunque avrebbe avuto meno timore nell'affrontare quell'uomo di cui aveva tanto sentito parlare ma che non aveva mai visto con i suoi occhi, sarebbe stato più sereno perché avrebbe avuto al suo fianco l'unico in grado di farlo ragionare e di dargli la carica e la motivazione giusta per stravolgere il match. Semplicemente sarebbe stato in buone mani, nelle migliori.

Ma Niall non c'era.

Al suo posto c'era Louis.

Non che ne fosse dispiaciuto, assolutamente, ma ciò significava doversi arrangiare e contare solo sulle sue forze, aveva chiesto al liscio di accompagnarlo li come supporto morale, come stimolo affinché potesse dare il meglio di sé in modo da impressionarlo con le sue abilità, ma sicuramente non avrebbe saputo aiutarlo se si fosse trovato in difficoltà. E non perché non potesse esserne in grado, ma semplicemente perché non lo conosceva, non sapeva che punti toccare, non sapeva su cosa far forza per farlo reagire, in sostanza non sapeva nulla di lui. Ripensandoci ora non sapeva se aveva fatto la cosa giusta chiedendo al ragazzo che se ne stava concentrato alla guida di accompagnarlo verso morte certa. In ogni caso non poteva tirarsi indietro, non poteva perché così facendo avrebbe fatto una figura peggiore e soprattutto perché in palio c'erano davvero una montagna di soldi e lui doveva almeno tentare tutto ciò che era a sua disposizione per vincere e portarseli a casa.

Speriamo vada tutto bene, si ritrovò poi a pensare ironicamente mentre aveva lo sguardo perso fuori dal finestrino senza guardare realmente ciò che gli passava davanti agli occhi.

Fucked Heart Boxing Club  ||  Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora