~ CAP. 1 La Partenza ~

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Sono gli inizi di Giugno, ci troviamo a Londra, due grandi amici, Samuel ed Andrew stanno preparando le valigie con l'aiuto del padre di quest'ultimo per partire per il Giappone, precisamente a Tokyo, per partecipare ad una vacanza studio, in una collaborazione tra la loro scuola e la Sekai High School per imparare la lingua dell'omonimo paese.
Samuel arriva finalmente a casa di Andrew per preparare le valigie, Arnold li aiuta con quelle dei vestiti mentre i due ragazzi preparano le varie cose.
Andrew ricorda a Samuel di portarsi con se il deck, perché la prima regola per essere un buon duellante è portarsi sempre dietro il proprio mazzo, non si sa mai.
Samuel risponde:"È vero! Grazie André me ne ero scordato! Ora torno a casa e lo vado a prendere".
[...]
Arrivato a casa Samuel, che non ha un buon rapporto con suo padre, entra senza salutare, sperando che non lo sentisse, ma non è così, Johansson lo vede e corre da lui.
"Dove sono le tue valigie? Non dovevi partire per il Giappone?!" Esclama con violenza il padre.
"S-Sono da Andrew..." Risponde Samuel.
"Perché non le fai qui? non c'è problema, ah già! hai paura di me, come ne hai sempre avuta, quanto mi sarebbe piaciuto avere un figlio a cui importasse di me nonostante tutto." Risponde Johansson.
"Si, dici così solo ora che devo andare e dovrai rimanere da solo, di me non ti importa, non te ne è mai importato, ma ora che posso fare carriera non mi interessa più, tu fai la tua vita e io la mia." Risponde Samuel prendendo il mazzo e mettendo la mano sul pomello della porta intento ad uscire.
"Senti..." Controbatte Johansson intento a scusarsi ma subito interrotto da Samuel.
"Non mi importa, ora vado." Conclude uscendo e sbattendo la porta.
[...]
Andrew fa trovare le valigie fatte a Samuel che lo ringrazia.
I due caricano le loro borsone sulle spalle e le mettono nel portabagagli della macchina vintage e molto rovinata di Arnold, continuano con le valigie.
Aprono le portiere e si siedono sui sedili posteriori, mentre il padre di Andrew si siede sul sedile anteriore del guidatore, infila le chiavi e mette in moto.
"Siete pronti ragazzuoli?" Chiede Arnold con tono scherzoso.
"Si!" Esclamano i ragazzi in coro.
"Ma guardatevi, siete diventati due uomini che stanno per crearsi un futuro, quando mi sembrava ieri che Andrew bambino aspettava il suo amico Samuel davanti alla porta di casa perché doveva venire a giocare da lui." Dice commuovendosi Arnold.
"Lo sappiamo Arnold, sembra strano anche noi che stiamo per crearci un futuro" Dice con tono ironico Samuel.
Scoppiano tutti a ridere.
Arrivano all'aeroporto dopo circa 20 minuti.
Arnold saluta i due ragazzi con un bacio sulla fronte e poi prende la faccia di Andrew dolcemente mettendogli le mani sulle guance e lo rassicura "Ogni volta che ti senti giù o triste ricorda che io ci sono sempre, puoi chiamarmi ad ogni ora della giornata, anche la notte dato che non dormirò per pensare a te."
Andrew si commuove e risponde "Papà, stai tranquillo, ti chiamerò molto spesso per non farti sentire solo e per vederti."
Samuel ascolta e guarda i due sorridendo pensando al rapporto con suo padre.
Arnold, guardando Samuel disse "Per quanto riguarda te, Samuel, non preoccuparti se tuo padre è un po' insofferente, hai me."
Samuel lo ringrazia e comincia a caricarsi borsoni e valigie sulle spalle dal bagagliaio, lo segue Andrew.
Arnold sale sulla macchina e mentre se ne va li saluta dallo specchietto piangendo.
Samuel, rivolgendosi ad Andrew disse "Che gran padre che hai, magari io avessi un rapporto così con il mio..."
Andrew rispose "Stai tranquillo, non devi stare male per quella sotto specie di umano, tu hai mio padre che ti considera come un figlio così come io ti considero come un fratello."
i due si abbracciano e poi entrano in aeroporto.
Dopo circa mezz'ora chiamano il loro aereo e salgono.
Ci vorranno circa 11 ore dall'arrivo perciò si sono ben organizzati.
I due si siedono su una delle ultime file, Andrew dalla parte del finestrino e Samuel subito vicino dato che quest'ultimo soffre di vertigini.
Andrew, intento a sistemare il proprio bagaglio nella stiva nota qualcuno gironzolante nei paraggi, aveva uno strano cappuccio ed era immerso nel buio dell'angolo della stanza, perciò non si vedeva.
Era come se stesse cercando qualcosa frettolosamente.
Non sapeva se fosse un ragazzo o una ragazza, perciò decise di avvicinarsi e chiedergli cosa stesse facendo.
"Ehi...V-Va tutto b-bene?" Disse Andrew rivolgendosi al misterioso individuo.
"E tu chi sei?! Perché sei qui?" Rispose il misterioso ragazzo con un aria spaventata e disorientata.
"Oh, allora sei un maschio, beh, sai qui di solito ci si mettono i bagagli, dovrei chiederlo a te cosa ci fai qui." Rispose Andrew in modo sarcastico.
"Senti, non sono affari tuoi, vai via e lasciami stare." Rispose il ragazzo incappucciato.
Andrew decise di non controbattere e di andare a sedersi anche perché il volo stava per partire.
Raccontò tutto l'accaduto a Samuel quando il comandante annunciò di mettere in modalità aereo tutti i e cellulari e i pc perché il volo sarebbe partito a momenti.
Si parte, Andrew è già caduto in un sonno profondo mentre Samuel è immerso nei suoi pensieri.
Passano 5 ore serene finché non si sentono dei passi provenire dalla stiva, tutti si girano e notano un ragazzo incappucciato uscire.
Samuel capisce subito che quello era quel losco visto da Andrew, il ragazzo incappucciato urla:"Sto per dirottare l'areo! Datemi tutte le vostre cose più preziose o morirete...!" Samuel spaventato sveglia di fretta Andrew che si alza di soprassalto.
Samuel gli dice:"Ti sei svegliato! Ci stanno per dirottare l'aereo! Non è lo stesso ragazzo che avevi visto tu nella stiva?" Andrew lo guarda bene e risponde:"Si! è proprio lui, cazzo, ora mi sentirà." Samuel, fermando l'amico con le mani sul suo petto:"Fermo! Ha un fucile" ma lui preso dall'adrenalina supera Samuel e spinge a terra il malfattore facendolo cadere.
Quest'ultimo si rialza pian piano e comincia ad impugnare più forte il fucile e a puntare ad Andrew, che da un calcio contro l'arma da fuoco lanciandola via.
Il ragazzo urla:"Cosa vuoi fare?!" ed Andrew controbatte con un tono di voce deciso:"Non ti permetterò di dirottare l'aereo che porterà una nuova vita a me e il mio migliore amico!" Samuel sorride e si alza agguerrito dicendo:"Già! Fagliela pagare amico!" il dirottatore risponde tra gli sguardi increduli di tutti i passeggeri:"Risolviamola alla vecchia maniera - alzandosi - ti sfido a duello!" Tutti i presenti cacciano un grido di sorpresa.

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