Capitolo 3

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Draco:

Quando bussai alla porta di casa, dopo pochissimi istanti, Theodore venne ad aprirmi e in un attimo Nott mi avvolse fra le proprie spire.

I miei occhi grigi come il ghiaccio erano totalmente lucidi e Theo a quel punto mi fece entrare, preparandomi poi una tazza di the bella calda.

In quel momento ne avevo proprio bisogno!

Dopo che il mio migliore amico mi portò quella tazza fumante, io ne bevvi un sorso.

"Ascoltami tesoro mio, Caramell è una testa di cavolo, lo sappiamo, ma tu devi mantenere la calma, ok?"

"Come faccio?!" Urlai disperato.

"Harry è ad Azkaban e..."

"Troveremo il modo per tirarlo fuori di lì! Blaise ed io non ti lasceremo da solo!"

A quel punto Zabini mi guardò con attenzione ed io nel frattempo, mi asciugai una lacrima che era sfuggita dal mio controllo.

"Puoi fidarti!" Continuò Theodore con voce dolce.

"Mi fido di voi. È che non ho proprio idea di chi possa essere stato." Dissi con aria affranta, ma determinata nel sapere e scoprire la verità.

Nel pensare a tutto ciò, in un secondo, vidi che Blaise per un secondo trattenne il respiro e dunque Theo ed io lo guardammo con aria sorpresa e tanta confusione.

Ma a cosa stava rimuginando il mio migliore amico? E perché stava facendo quella faccia così preoccupata?

Harry:

Erano passate soltanto due ore dal mio arrivo in questo posto schifoso e già non lo sopportavo più!

Quando pensai che per me non ci fossero più speranze, anche a causa di quei maledetti Dissennatori, la porta della mia cella si aprì e inaspettatamente entrò l'ultima persona che pensavo di vedere: il mio ex preside scolastico: Albus Silente.

A quel punto tutta la mia attenzione fu calamitata su di lui. "Preside. Che cosa ci fa lei qui?! Come ha saputo?!"

L'uomo, un signore con la barba lunga e bianca, una persona davvero speciale e buona come pochi, mi sorrise intensamente e nei suoi occhi azzurri come il mare vidi un scintillio di luce positiva: una cosa di cui avevo davvero bisogno in quel preciso momento.

"Harry, ragazzo mio!"

Disse per poi stringermi una mano, gesto che io ricambiai immediatamente.

"Beh, dovresti saperlo bene che tutto quello che mi interessa lo scopro in fretta."

Sorrise alchè io ebbi un momento di smarrimento, anche se poi ripensando al fatto che era il direttore di Hogwarts oltre ad essere il mago più potente al mondo lui poteva tutto.

"E poi tutti i giornali parlano di te."

Ecco, lo sapevo.

"Non credo a una sola parola di quello che dicono, puoi credimi figliolo e sono dalla tua parte!"

"Grazie signore. Mi fa bene saperlo."

Silente a quel punto mi fissò per un breve istante e poi alla fine disse: "Sono riuscito a parlare con Caramell riguardo l'accaduto e anche se non ci sono del tutto riuscito, credo di averlo fatto ragionare."

"Quello mi odia, lo ha sempre fatto e continuerà a farlo signore. Si ricorda al mio quinto anno quando Voldemort era tornato e lui assieme alla Umbridge non mi voleva credere? E tra le tante cose, quell'arpia cercò anche di espellermi da Hogwarts!"

All'improvviso, un ricordo limpido di quel lontano periodo, l'anno in cui ero da poco diventato un quindicenne si fece strada in me, tempestandomi di mille emozioni negative e tante rimuginazioni.

<<"Ciao, Harry. Accomodati." Con un sorriso.

Mi misi a sedere su una delle sedie posizionate davanti alla sua immensa scrivania.

"Harry ti ho fatto venire qui perché quello che devo dirti oltre ad essere importante ti riguarda."

"Che cosa succede signore?"

L'ansia aumentava.

"Ricordi quando sono venuti da te i dissennatori e hai dovuto combattere contro di essi?"

"Come scordarlo."

"È stata la Umbridge a ordinare questo complotto. Voleva espellerti dalla scuola e ci era quasi riuscita."

Il battito cardiaco si fermò.

Tutto questo, tutte le mie ansie e i miei problemi erano causati da quella strega! Non era possibile!

"È stata lei?!" Dissi alzandomi di scatto.

"Si, Harry." Disse con calma.

Incominciai a tirare calci ovunque: a sfogare la mia rabbia con tutto quello che avevo a tiro.

"Non ho dimenticato assolutamente niente di quell'anno e so anche quanto eri, o meglio sei legato ai Weasley. Tu non faresti del male ad una mosca, figliolo, figuriamoci a Ginny Weasley! E..."

"E cosa signore?"

"Forse non mi crederai Harry."

In quel momento il preside fece una breve pausa, poi però per fortuna si rimise a parlare.

"Ma in queste lunghe ore in cui io e Caramell abbiamo parlato, discusso e sono riuscito ad ottenere un accordo con lui e in pratica anche se ho dovuto faticare e molto, perché lui è una testa dura, fra poco tempo, anche oggi stesso. Otterrai gli arresti domiciliari e quindi fra poche ore, al massimo domani, potrai finalmente riabbracciare tuo marito Draco e Lily Narcissa!"

Drarry ~ La Talpa - Sequel di Ossigeno Puro [MPREG]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora